Capitolo 25

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Perfect

Ed Sheeran


Dylan mi guarda e mi prende il telefono di mano, lasciandomi confusa.

"Che fai?" Domando con l'ansia a mille e le mani ancora davanti a me.

"Ascoltami..." inizia, mettendo il telefono dalla parte del suo comodino. "È la tua vita e rispetto qualsiasi decisione tu voglia prendere."

È tutto scuro nella stanza ma con il chiarore della luna, vedo il colore azzurro dei suoi occhi.

"Per me è meglio se non guardi il messaggio ora, almeno fino a quando non torniamo."

"Perché? Cosa cambia?" Chiedo, mordendomi il labbro inferiore.

"Niente. A me l'unica cosa che importa è che tu stia bene. Ti ho portata qui perché volevo ti sentissi bene e senza pensieri."

Ci rifletto un attimo. So che ha ragione ma non so se con questo messaggio non continuerò ad avere paranoie. Lo guardo. Amo e odio il potere che riesce ad avere su di me. Da una parte muoio dall'ansia per vedere cosa c'è scritto in quel messaggio, ma dall'altra non posso fare a meno di dargli mentalmente ragione. Ci starei male anche se già mi sento così.

Annuisco e lui accenna un sorriso. Si rimette sotto le lenzuola e mi invita con le braccia a seguirlo. Mi distendo e mi abbraccio al suo corpo. Il mio cuore ha tanti battiti che non riesco nemmeno a contare mentre lui è calmo e vorrei che riuscisse a trasmettermene un po'.

La mattina seguente fa ancora più caldo del giorno precedente tanto da avere la fronte completamente sudata.

"Dylan svegliati" Lo scuoto con una mano. È rivolto di spalle e non lo biasimo. Mi sono mossa un sacco di volte durante la notte per cercare la parte meno calda.

"Mm" Si lamenta e torna a dormire.

"Svegliati, non vorrai sprecare mezza giornata dormendo."

Striscio fino alla fine del materasso e mi alzo. Mi stiracchio e sbadiglio come non mai. Entro in bagno a farmi una doccia veloce per iniziare la giornata bene; tanto con questo caldo so che ne farò un'altra la sera. Mi sento proprio appiccicosa.

Esco dal bagno e indosso un vestitino che mi ero comprata prima di partire. Solitamente non mi fanno impazzire i vestitini ma questo è molto carino e comodo, soprattutto in una giornata calda come questa. Mi metto le converse ma Dylan è ancora a dormire.

Mi metto di fronte a lui con le mani sui fianchi e decido di togliere di getto il lenzuolo dal suo corpo buttandolo per terra.

"Ma ti alzi?!" Alzo la voce. Fa un lamento, apre mezzo occhio, guardandomi.
"Perché stai urlando? Ti ho sentito." Gira la testa dall'altra parte, abbracciando il cuscino.

Tolgo anche quello in modo brusco e finalmente apre entrambi gli occhi scioccato.

Si alza stroppicciandosi gli occhi. "Sei violenta stamattina."

Alzo un sopracciglio "Se non ascolti non è colpa mia. Sbrigati perché io ho fatto."

Si alza completamente dal letto, mi dà un bacio sulla fronte. "Non mi mettere fretta." Mi avvisa avviandosi in bagno.

Non mi dà il tempo di lamentarmi che chiude la porta del bagno a chiave facendomi sospirare.

Approfitto per truccarmi un po'. Odio mettere il trucco in Estate, ho la sensazione che mi si sciogli in faccia. Uno leggero non darà noia, comunque.

Dylan fa tutto con calma e a me fa girare solo le scatole. Mi guardo intorno e vedo il mio cellulare sul comodino di Dylan.

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