Capitolo 23

7.6K 475 130
                                    

Dreaming of you

Cigarettes after sex

La luce del sole è molto intensa anche con le tende completamente chiuse e io inizio a sentire abbastanza calore. Dylan dorme pacificamente al mio fianco e penso proprio che non si sveglierà. Ho dormito si e no un'ora scarsa e mi sento ancora più a pezzi di prima. Mi alzo stiracchiandomi bene e scendo giù dal letto.

La prima cosa che faccio è spostare leggermente un tenda e aprire la porta-finestra. Il sole è ormai bello sorto e davanti ho la vista di un sacco di case una messa accanto all'altra. Ci sono due tavoli a cerchio e un paio di sedie per ciascuna.

Dylan sembra ancora voler dormire, dunque rientro e mi metto un paio di pantaloncini e una canotta. Indosso un paio di infradito e prendo le chiavi per uscire. Faccio attenzione ad aprire la porta dato il sonno suscettibile di Dylan e mi avvio al piano di sotto con l'ascensore.

Una ventata di aria fresca è quello che mi ci vuole e io voglio esplorare questa zona. Quando sono scesa dal taxi, ho sentito un buon odore di pane e dolci, quindi deve esserci qualche panetteria qui nei dintorni.

Il ragazzo alla reception mi dà il buongiorno per la seconda volta nella mattinata.

La via, ora, è decisamente più piena di gente ma ancora abbastanza presto per essere affollata.

Mi incammino con un sorriso e un umore strabiliante. Mi guardo intorno, felice e grata di essere qui.

Seguo l'odore buono di pane fino ad arrivare effettivamente ad una panetteria a pochi metri dell'hotel.

Entro, trovando solo un signore anziano a chiedere una varietà di tipi di pane e aspetto il mio turno.

Solo solo due parole in Italiano e spero di non fare una figura di merda a farmi spiegare e comunicare.

Il signore mi chiede cosa voglio e con i gesti indico le due Brioche che hanno catturato il mio sguardo già quando stavo guardando e aspettando il mio turno.

Il signore a malapena parla inglese ma è stato paziente e nemmeno difficile farmi capire senza apparire una stupida.

Contenta dei miei acquisti, continuo fino alla fine della via per poi concludere che accanto abbiamo tutte le necessità, se vogliamo: panetteria, farmacia, svariati negozi di vestiti, un piccolo minimarket e un ferramenta.

Ritorno in Hotel con le mie brioche ancora calde nel sacchetto e salgo al mio piano.

Quando entro nella nostra stanza, trovo Dylan in terrazza a torso nudo.

"Ciao." Mi faccio notare.

Su gira guardandomi e poi guarda il sacchetto marrone.

"Dov'eri?" Chiede sbadigliando.

"A prendere queste." Gli scuoto il sacchetto davanti.

"Non hai perso occasione a setacciare il posto." Sorride.

Scuoto la testa, mettendomi a sedere rischiando di bruciarsi dato che le sedie sono fatte si ferro.

"Ma che caldo fa." Commento.

Alza le spalle. "Non fa tanta differenza rispetto a L.A."

E invece sì. Qui il mare non c'è quindi il calore è ancora più afoso. Non mi lamento comunque, sono a Roma e non può andarmi meglio.

Mangiamo entrambi le nostre brioche e ci facciamo portare anche un paio di cappuccini.

Non abbiamo la minima idea da dove iniziare a girare ma sono davvero tanto emozionata e non vedo l'ora.

Make it worth it (DISPONIBILE IN LIBRERIA) Where stories live. Discover now