31. EPILOGO

5.3K 193 99
                                    

L'amore è la guida e il cammino

Paulo Coelho

●●●


Quanto ne vale la pena?

Quanto vale la pena impegnarsi in qualcosa che non ci interessa? È veramente possibile trovare la propria felicità facendo il medico o l’avvocato, ottenere tante lauree se poi ti accorgi che non è la tua strada?

Ho sempre avuto il forte dubbio su cosa avrei voluto essere una volta cresciuta per poi avere in testa solo una grandissima confusione. Avevo paura del futuro e delle sue conseguenze. Ho avuto paura di perdere tempo e di arrivare a quarant’anni senza sapere a quale posto appartenessi e quale destino mi aspettasse. I diciotto anni sono sempre il primo passo alle tante situazioni negative dell’essere adulti eppure mi sembrava di essere già in ritardo; forse perché non avevo davvero vissuto come avrei dovuto la mia adolescenza.

Ho pianto sangue e ho avuto il terrore di essere una persona in più a
tutte quante.

Non sapevo dove andare o da dove partire. Non appartenevo tenevo a nessun posto. Non sapevo esattamente se un luogo potessi chiamarlo casa perché per me era la definizione di una sola persona.

Dylan è stata la persona che ha definito quella che sono ora. Mi ha cambiato la vita in meglio e non potrei mai essergli più grata. Lui era la mia casa e avevo solo diciassette anni quando me ne sono accorta.
Ritornando a quei giorni, forse di una cosa mi pento: il fatto di non averli vissuti appieno.

Lui sì che era l’opposto di me. Aveva le idee chiare e sapeva già da dove partire. Sono sempre stata gelosa del fatto che avesse dei progetti ma allo stesso tempo lo ammiravo.
Ha fatto parte della mia adolescenza ed è stato tutto uno scherzo all’inizio.

Ricordo che ho pianto per giorni dopo che se n’è andato all’università di Cambridge. Sì, alla fine ha scelto l’Inghilterra e mi ha pregato in tutti modi di andare con lui.

Sarebbe stata la via più facile per me. Partire con lui mi avrebbe fatto iniziare una vita che non sentivo mia e, per una volta, volevo pensare a me stessa. Volevo dedicarmi del tempo per capire cosa in realtà potesse farmi felice.

Avevamo litigato per questo e se n’era andato senza salutarmi. Qualche mese dopo è tornato per un fine settimana e mi ha riferito che ha pensato molto a noi e alla nostra relazione.

Avevamo deciso di continuare a sentirci e sembrava filare tutto liscio anche se mi mancava un sacco.
Dopo quel giorno orribile non sono uscita di casa per due settimane. Mi ero ritrovata in ospedale nella stessa stanza di Ashley e non ho voluto parlare per l’intero giorno.

Non so dove sia al momento Kyle, probabilmente avrà già scontato la sua pena ma nemmeno mi interessa più saperlo.
Non pensavo fosse arrivato a tal punto da rovinare la sua stessa vita. Era diventato ossessivo ed era completamente fuori di testa.
In quanto a mio padre, l’avevano trovato mentre camminava tranquillamente per Seattle, ma due anni fa è andato in overdose. Quando me lo hanno detto, non ho provato nulla. Non riuscivo a capire perché la morte di una persona che ha fatto parte della mia vita fin dalla mia nascita non mi facesse male. Non avevo la minima idea che, oltre a ubriacarsi, si drogava anche, ma poco mi importava. Non tutti i genitori riescono ad amare i propri figli e, per crederci ho dovuto provarlo sulla mia stessa pelle.

Non so quanti sacrifici io abbia fatto ma abbastanza da dire che oggi sono me stessa; oggi sono felice e, se va male, domani è un altro giorno per ricominciare.

Los Angeles non la ricordavo così calda. Beh, molto più calda di quando ci vivevo. Non pensavo nemmeno di rimetterci più piede dopo essermi trasferita a Seattle. Ho realizzato che la città dove sono nata e cresciuta è la mia vera casa. Lì mi sono ritrovata e lì mi si è aperto un mondo pieno di opportunità. Con il tempo e con alcune persone che sono entrate nella mia vita occasionalmente mi sono resa conto che ciò che volevo fare nella vita è scrivere. Volevo vivere scrivendo e c'erano stati giorni in cui volevo arrendermi.
Ma il giorno dopo mi alzavo e mi domandavo il motivo, senza ottenere  nessuna risposta valida.
Tutto ciò che volevo io era alzarmi la mattina e dire: non vedo l’ora di andare a lavoro perché oggi sarà una bella giornata. E così è stato.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jun 05, 2019 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Make it worth it (DISPONIBILE IN LIBRERIA) Where stories live. Discover now