Festa e Sorpresa

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Odiavo la fisica!
Farla alle 8 del mattino doveva essere illegale.
Un calciatore imprime ad un pallone che si trova a terra una velocità di 25 m/s...
La professoressa stava spiegando un problema alla lavagna mentre Hannah, la mia compagna di banco, ormai troppo perdutamente innamorata per far attenzione alla lezione, continuava a disegnare cuoricini intorno al nome di Nate scritto sul suo quaderno dove invece avrebbe dovuto prendere appunti.
Io tentavo di seguire ma Hannah mi distraeva dalla lezione.
"Leonora..." sussurrò avvicinandosi quanto bastava da poterla sentire.
"Dimmi."
"Ma è vero che ieri tu e mio fratello siete usciti insieme?"
"Che?" si girò Red che stava al banco davanti al nostro e neanche lei che stava minimamente seguendo la lezione.
"Ehm... Si." Dissi biascicando.
"Quindi tu ieri sera sei uscita davvero con Darcy Blaison?" mi domandò un po' sconcertata Red.
"Ti ha per caso costretto contro la tua volontà?" mi chiese preoccupata Hannah.
"Non proprio." Dissi. "Ho perso una scommessa."
"Ma almeno è andata bene?" volle accettarsi Hannah.
"Sì."
"E che avete fatto?" riprese Red.
"Siamo andati semplicemente al cinema."
"E ti è piaciuto?" domandò Hannah.
"Sì diciamo che il film era carino."
Invece no! Per colpa di quell'idiota avevo dormito a stento 5 ore perché non riuscivo ad addormentarmi.
"No, intendevo dire... com'è stato uscire con Darcy?" riformulò per completo.
"Beh... alla fine... è stato... divertente."
"Che bello! Questo era il tuo primo appuntamento." Si felicitò Red. "Solo che è strano che sia stato con Darcy."
"Già, da quando tra voi c'è qualcosa?" chiese Hannah. "Io ero rimasta a quando vi urlavate contro nei corridoi della scuola."
"Tra noi non c'è nulla." precisai. "Non deve per forza esserci qualcosa per accettare un appuntamento con qualcuno, può essere anche semplicemente un'occasione per conoscersi di più." esposi la mia teoria.
"Ma come mai Darcy Blaison ti ha chiesto di uscire proprio ora?"
"Ecco..."
"Sssh!" ci azzittì la nostra professoressa facendo tornare a voltare Red ma solo per un breve istante.
Tale velocità risulta inclinata di un angolo di 20° rispetto al suolo...
"Allora?" tornò a chiedere nuovamente.
"Ha trovato la mia lista." confessai.
"La tua lista?" chiesero all'unisono.
"Si, a 13 anni ho fatto una lista delle cose che un ragazzo dovrebbe fare per conquistarmi."
"Sul serio?" chiese Red.
"Perché non ce ne hai mai parlato?" chiese Hannah.
Raccontavo tutto ad Hannah e Red ma non gli avevo parlato della mia lista per il semplice fatto che non la ritenevo importante dato che me ne ero addirittura scordata.
"Perché me ne ero scordata quando poi, non so come, rieccola ricomparire nelle mani di Blaison che mi dice che è intenzionato a farla senza dirmi il perché."
"Chi lo capisce mio fratello."
"È inutile sforzarsi a capire che cosa passa nella mente di un ragazzo."
Scrivere l'equazione cartesiana della traiettoria descritta dal pallone...
"Però questo vuole dire che verrai anche tu." Dedusse non sapevo cosa Hannah.
"Dove?"
"Alla festa!" esclamò. "Nate mi ha invitato ad andare insieme e io ho accettato." disse esaltata.
"La festa?"
"Sì, Lena. La festa di domenica." Mi ricordò con scarsi risultati. "Io non so cosa indossare. Tu cosa metterai?"
Calcolare l'altezza massima e la gittata.
"Credo che non andrò." dissi continuando a prendere appunti sul mio quaderno.
"Dai su, Leonora vieni!" mi incoraggiò anche Red. "Sarà divertente! Ci sarà musica, alcol e tanta gente."
Peccato che in ciò che Red aveva detto non ci vedevo nulla di divertente.
"Hai ragione. Suonava molto più divertente nella mia testa."
"Già, infatti non capisco perché vogliate tanto andarci..."
"Avanti Lena, altrimenti mi toccherà passare la serata da sola dato che Hannah mi abbandonerà per stare con Nate."
"Non è vero!"
Invece sì, era vero.
Non consideravo Nate il ragazzo giusto per Hannah ma a lei sembrava che piacesse, e non poco, quindi non volevo che la mia opinione su di lui la influenzasse in alcun modo.
"Mi dispiace, però domenica proprio non posso." Dissi, ed era la verità.
"Non so perché tu non venga..." sussurrò Hannah. "Ma se fossi in te comincerei a cercarmi una buona scusa."
"Una buona scusa per cosa?"
"Blaison, Ferres, Valentine! Potreste stare in silenzio e prestare ascolto alla lezione?"
Tornai a guardare la lavagna e ciò che c'era scritto mi lasciò più confusa e disorientata dell'affermazione di Hannah.

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