Non sono gelosa!

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"Devi dirmi qualcosa?" fu la prima cosa che Hannah mi chiese in palestra quella mattina.

"No..." risposi senza capire a cosa si riferisse.

"Almeno potevi aspettare che sorgesse il sole."

"Come?"

"Non puoi chiamare i ragazzi per dirgli certe cose ad un orario più normale? Che ne so... dopo le sette del mattino? Per colpa tua Darcy mi ha svegliato alle tre del mattino per raccontarmelo e non mi ha fatto dormire fino alle cinque..."

"Io non..."

"La prossima volta che ti piace un ragazzo aspetta almeno che si alzi il sole per dirgli che ti piace. Perché questo ragazzo potrebbe avere una sorella, che potrebbe tenere sveglia e non lasciarla più dormire."

"Davvero?" chiesi sorridendo inspiegabilmente. Possibile che la mia piccola confessione avesse sconvolto Darcy in quel modo?

Ma non potei investigare ulteriormente che il professore iniziò a parlare.

"Bene, ragazzi. Dato che siete in pochi a giocare, giocheremmo con i ragazzi dell'altra classe."

No, no, non poteva essere vero! Oggi che volevo evitare Blaison a tutti i costi dopo la mia confessione il professore mi faceva questo?

Provai a trovare qualche scusa per evitare di giocare quella partita ma nessuna convinse il professore.

Poi lo vidi avvicinarsi verso di me e cominciai ad agitarmi. Come facevo a comportarmi normalmente dopo quello che gli avevo detto quella stessa mattina?

Sapevo già che sarebbe stata una mattinata difficile ma potevo sempre sperare che lui non tirasse fuori l'argomento.

"Ciao, Ferres." mi salutò Darcy senza smettere di sorridere. "Credo che dovresti chiamarmi alle tre del mattino più spesso."

Niente da fare, sarebbe stata una mattinata molto difficile...

"Smettila, Blaison!" dissi esasperata.

"Perché?"

"Perché mi innervosisci."

Mentre gli altri si concordavano per organizzare le squadre per la partita di pallavolo, data la scarsa adesione di partecipanti, Blaison si divertiva a toccarmi i capelli.

Era una cosa che mi irritava particolarmente e lo stava facendo da così tanto che avevo addirittura imparato i suoi movimenti.

Prendeva una ciocca e se l'avvolgeva al dito, poi la scioglieva e ricominciava, non facendo altro che annodarmeli e credendo che io non lo notassi.

"Sai cosa da fastidio a me?" proferì. "Quella ragazza che non la smette di guadarmi."

Cercai di guardare nella sua stessa direzione e notai che puntava proprio su Kyla che era seduta a terra e aveva usato la scusa del ciclo per non giocare.

"Si chiama Kyla." Lo informai.

"In realtà è che non fa differenza come si chiama." Disse.

"Su ragazzi! Voi da quella parte." Disse Hannah ad un gruppo di ragazzi indicando loro l'altra parte della rete. "Mentre voi..." disse indicando me e Darcy. "Con me." Ordinò così autoritaria da mettere paura.

Non sapevo per quale ragione ma quel gioco esaltava Hannah in una maniera esagerata.

Ci mettemmo nelle posizioni che ci ordinò accuratamente la mia amica. Io e Blaison eravamo in fondo al campo, al centro un ragazzo che non conoscevo, mentre Hannah e altre due nostre compagne erano sotto la rete.

Mr. Player and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora