Episode 3: Home Cooked pt 1

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N/A: Le mamme locali

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N/A: Le mamme locali

Nat

"Mmffhmm hmmnmm-fhm."

"Per l'ultima volta Nat non parcheggerò là, lo spazio è troppo stretto e non voglio rischiare di strisciare la macchina."

"Hmm-nmmm-mhm fff."

"Oh certo, vuoi guidare tu?" mi sfidò Harry voltando di scatto la testa per guardarmi nel sedile del passeggero ed io strinsi gli occhi verso di lui, non riuscivo nemmeno a parlare figurarsi a guidare con le tre piccole buste ripiegate di pasticcini che tenevo tra le labbra e i due vassoi assortiti di caffè e latte.

"No, non penso proprio." disse con tono arrogante, facendo muovere la lingua lungo l'interno della guancia mentre un lento e trionfante sorriso con fossette si faceva spazio sul suo volto quando io non risposi, spostando poi lo sguardo e continuando a guidare sorridente intorno al parcheggio della Long Hill Elementary School, cercando uno spazio dove parcheggiare.

Questi capelli corti lo facevano sembrare una giraffa stronza dal collo lungo snodabile mentre continuava a guidare intorno a questo diavolo di parcheggio da dieci minuti buoni e se solo mi ascoltasse e fosse un pochino più aggressivo e deciso dietro al volante come probabilmente lo era dietro al culo di sua moglie, allora non saremmo in questa situazione.

"Mmphfff!" esclamai tra i denti stretti quando notai lo spazio vuoto del parcheggio. Abbassai in equilibrio un vassoio di carta dei caffè sulle cosce prima sporgermi attraverso l'abitacolo e colpire il petto di Harry ripetutamente, non era il posto perfetto ma era libero.

"Va bene ho capito, ho capito!" esclamò Harry, allontanandosi dai miei colpi con una risata leggera, tornando indietro un po' e calcolando le manovre così... dannatamente... piano.

Spalancai gli occhi, respirando rumorosamente con impazienza e Harry girò il volante, avvicinandosi lentamente allo spazio vuoto prima che una piccola Volkswagon Beetle verde ci tagliasse la strada, guidando più veloce ed entrando nello spazio libero.

"Oh, scusate giovanotti, non vi avevo visto andare così piano." un'anziana signora fece uscire la testa, facendo un sorriso rugoso e ridacchiò prima di ritornare in auto.

"Non c'è problema." sorrise Harry, facendo un gesto con la mano dal finestrino aperto ed io iniziai a sbattere la fronte sul cruscotto accanto a lui.

"Oh dai, si è scusata, ne troviamo un altro libero tra poco." mi motivò con un'alzata di spalle incurante ed io lentamente alzai la testa per fulminarlo con lo sguardo.

"Mmff-hmm-mm nmm fff."

"Io non sono impaziente alla guida."

Mi appoggiai di nuovo al sedile, inclinando la testa di lato per guardare Harry con un'occhiata sfacciata, con gli occhi bene aperti e lui fece lo stesso, sfidandoci a vicenda a chi parlasse per primo.

Clichéd (h.s.) - italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora