Episode 18: Family

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Talie

Haz era mio fratello biologico.

Ed io portavo in grembo suo figlio.

Avevamo usato protezioni, l'abbiamo fatto, ma entrambi sapevamo che i preservatisi sono sicuri solo al 99%.

Solo non sapevamo che saremmo stati noi quell'1%.

Avevo detto ad Haz di essere incinta e lui aveva reagito in modo premuroso e molto di mente aperta, come era sempre, anche se avevamo solo diciotto anni.

Dopo esserci presi un momento per noi stessi, l'aveva accettato e così anche io. Avevo accettato le conseguenze ancora quando avevo preso il test di gravidanza, era successo e non c'era niente che avrei potuto fare se non prepararmi.

Ma niente mi avrebbe mai preparato a questo.

Non riuscivo neanche a guardare Haz, e lui nemmeno, senza che una parola disgustosa riecheggiasse nelle nostre teste.

Incesto.

"Io- io ho bisogno d'aria." ansimai in un respiro tremolante, il mio petto si alzava e abbassava, prima di correre velocemente fuori dalla stanza, disperatamente bisognosa di aria fresca e spazio, e rientrai in casa per uscire dalla porta principale.

Sentivo come se i miei polmoni stessero collassando, il mio cuore batteva rapidamente nel petto, il battito cardiaco pulsava in tutto il corpo e quando la mia vista si offuscò, realizzai che stavo piangendo.

Corsi e corsi, non sapendo in realtà dove stessi andando ma non me ne interessai, continuai a piangere prima di fermarmi con il respiro affannoso e appoggiai la mano contro l'albero vicino per supportare il mio corpo tremante, pensando ad Haz e al nostro bambino.

Haz era mio fratello.

E solo per quel pensiero mi abbassai verso il terreno e svuotai tutto il contenuto del mio stomaco, tossendo con le lacrime che scorrevano lungo il mio viso arrossato.

Forse se non fossi stata così impegnata ad andare in panico e a piangere il mio cuore dolente....

Così impegnata a vomitare, disgustata dai comportamenti proibiti che avevo avuto con il sangue del mio sangue...

Mi sarei accorta del furgone nero che mi stava seguendo solo qualche casa più indietro....








Nat

Noi tre ancora in piedi scioccati, completamente in silenzio da quando Talie se ne è andata, continuando a elaborando quello che era successo.

Haz con le mani tra i capelli, camminava avanti e indietro respirando pesantemente ed io provai ad avvicinarmi.

"Haz-" iniziai, trasalendo indietro la mano quando mio figlio si voltò e tirò un pugno contro il metallo del garage, il forte colpo echeggiò e si espanse nella stanza, poi si girò verso di me.

"Pensavo che questa merda succedesse solo agli zoticoni bianchi che vivono nei parcheggi per roulotte!" esclamò, il suo viso contorto dalla preoccupazione e dalla rabbia mentre le lacrime ricolmavano i suoi occhi verdi lucidi pieni di dolore.

"Voglio dire... beh, ora sappiamo che sei metà bianco perciò..." iniziai e mi avvicinai cautamente.

Fissai il mio povero figlio, non sapendo che cosa dire e provai a stringerlo in un abbraccio solo per vederlo scuotere la testa, sorpassando velocemente le mie braccia aperte e camminò fuori dal garage e dentro casa, lasciando me ed Harry da soli.

Incontrai lo sguardo incredulo di Harry e lui ricercò nel mio viso qualsiasi bugia nascosta o crepa nella mia espressione seria.

"Haz è... lui è davvero mio..." iniziò con voce bassa e irregolare, il suo intero corpo in tensione ed io lentamente annuii per conferma, non spostando lo sguardo dai suoi occhi spalancati, prima che finalmente la realtà lo colpì.

Clichéd (h.s.) - italian translationWhere stories live. Discover now