Episode 6: Hail Storms pt 1

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N/T:

*alleyoop è una giocata estremamente spettacolare della palla canestro, che necessita di una buona coordinazione, doti atletiche e affiatamento tra due compagni. un giocatore effettua un passaggio alto, normalmente non teso, verso il ferro senza tentare di segnare, mentre un compagno salta, afferra la palla al volo e la manda a canestro. non è davvero importante perché non giocheranno sul serio a basket... in ogni caso ci sarà anche una gif.

poi vi ricordo che 'nibbler' è la parola che Haz ha usato per dire 'nigga' nei capitoli precedenti.

buona lettura xx

buona lettura xx

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Nat

C'era una forte tempesta di grandine che tuonava da fuori.

Mi avvolsi nella coperta del nostro letto, camminando nel buio del corridoio con i piedi nudi, seguendo la piccola luce che proveniva dalla cucina, per trovare Harry seduto al bancone con tra le mani il tè bollente, in quella tazza con la rana che gli avevo regalato, mentre si stropicciava gli occhi.

"Ciao." lo salutai dolcemente, la mia voce leggermente rauca per essermi appena svegliata nel mezzo della notte e mi avvicinai a mio marito assonnato, appoggiandogli la testa sull'ampia spalla.

"Ciao." rispose con voce stanca e profonda, appoggiando la testa sulla mia, prima di staccarci, piccoli sorrisi sui nostri volti mentre gli guardavo le labbra.

"Che cosa fai sveglio nel mezzo della notte?" chiesi, guardando Harry allargare leggermente le lunghe gambe sullo sgabello in cui era seduto, così che potessi mettermici in mezzo, e mi ci infilai, mentre lui mi abbracciava da dietro.

"Ti stavo per chiedere la stessa cosa."

Quando i miei occhi caddero sul tè caldo nel bancone, feci un piccolo "ooohhh", prendendolo.

"Caldo, caldo, caldo." mormorai, soffiando sulla bevanda, prima di prenderne un sorso ed Harry mi guardò con un sorriso con fossette, portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Appoggiò un gomito sul bancone, piazzando il mento sul palmo della mano, osservandomi.

"Um scusami, chi ha detto che potevi bere il mio tè?" domandò con voce giocosa ed io mi fermai, come per pensarci.

"Um tua moglie, ovvero io." risposi e lui ridacchiò.

"E' la tempesta di grandine che ti tiene sveglio?" chiesi infine, entrambi alzammo lentamente lo sguardo verso il soffitto, al pesante e ripetitivo suono dei pezzi di ghiaccio che continuavano a picchiettare sul tetto del nostro accogliente appartamento da fuori.

"Già, io solo- io non riesco ad addormentarmi con questo rumore. Lo odio, mi ricorda i film di guerra." ammise, facendo scorrere una mano tra i suoi capelli lunghi, rabbrividendo leggermente, ed io gli misi una mano dietro alla testa, avvicinandolo, fino a baciargli la fronte in modo affettuoso ed i suoi occhi verdi si chiusero lentamente al contatto.

Clichéd (h.s.) - italian translationWhere stories live. Discover now