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Jungkook provò ad aprire la porta, ma invano. Era chiusa a chiave. Aveva bisogno di uscire da lì, tutto quel bianco lo stava mandando fuori di testa.

Ma non fu così, perché si addormentò cercando di trovare dell'oscurità in mezzo a quella luce acciecante.

Si risvegliò a causa di una persona che lo stava scuotendo. Era un tizio.
Non sapeva chi fosse.
Aveva delle spalle larghe e delle labbra a gommoni. Era davvero bello.

«Ehi amico, svegliati.»

«Sono sveglio.» rispose scocciato Jungkook stropicciandosi gli occhi.

«Abbiamo una riunione vieni.»

Si avventurarono in un grande palazzo, chi possedeva questa residenza doveva avere davvero tanti soldi. Ad ogni parete c'erano quadri maestosi con vasi giganti.

«Puoi spiegarmi o..»

«Nessuna domanda.»

«Capisco..»

Arrivarono ad una porta in vetro, bussarono ed entrarono. Forse avrebbe ricevuto le risposte che tanto aspettava.

C'era un tavolo lungo con almeno 12 persone sedute. Tra cui uno di quelli era Hoseok, Namjoon e altri ragazzi. Alcuni sembravano davvero spaventati. Sopratutto uno, un biondino minuto.

«Che piacere riaverti qui, Jeon.»

Tutti si girarono per fissarlo.
Jungkook era scioccato, che significava riaverti?

«Non ti seguo.»

«Hai tante cose da seguire, la prima di queste è quella di sederti e stare in silenzio.» Jungkook obbedì sedendosi vicino al ragazzo biondo, il quale lo guardò per abbozzare un piccolo sorriso. Lo trovò davvero dolce.

Intanto però, Hoseok continuava a fissarlo. Poteva percepire il suo sguardo che bruciava come fuoco sulla pelle.

«Ora che siamo tutti qui. Voglio dirvi un paio di cose, sapete di dover obbedire sempre. Posso uccidere ognuno dei vostri cari e poi mandarvi le foto, o meglio ancora, costringere voi a torturarli.»

Jungkook si girò a guardare il ragazzo che lo aveva accompagnato. Era rimasto in piedi davanti la porta.

«Perciò voglio che sia ben chiaro che qualsiasi chiacchiera, qualsiasi mossa o anche pensata di poter fuggire dalle mie mani sarà inutile. Io so tutto di voi.»

In sala era sceso in silenzio tombale, quel tipo non scherzava.

«Se verrete scoperti, non dovrete mai e dico mai dire il nostro nome o la nostra attività. Dovrete giurare col sangue

Iniziò a crescere un forte mal di testa in Jungkook. Era troppo per lui. E nessuno si degnava di dargli delle risposte.

«Jungkook, per favore rimani qui. Devo vedere fino a che punto ricordi.»

Si alzarono tutti lasciandoli soli.
L'ultimo che gli diede uno sguardo fu il biondino, che tremò per un secondo.

War [[jjk,,kth]] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora