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26

Jungkook fece varie consegne e tornando in quel palazzo, corse giù nei laboratori.

Era ancora mattina, e sperava di incontrare Seokjin.

Ebbe fortuna, perché appena girò l'angolo vide riuniti tutti i ragazzi: Jimin, Taehyung, Yoongi e Jin.

«Tae, sei venuto anche tu?» sorrise Jungkook, non salutando neanche le altre persone presenti. Il biondo gli ricambiò il sorriso. «Sono qui per te.»

Yoongi a quella scena gli pianse il cuore di dolcezza, li adorava. Si meritavano di trovare la felicità che lui aveva perduto.

«Bene, iniziamo..» iniziò Jimin. «Abbiamo già fatto le conoscenze, perciò non ci resta che arrivare al piano.»

Jungkook annuì. «Dobbiamo trovare un modo per fuggire di qui. Lui, -indicando Tae- l'ha già fatto tempo fa, non deve far altro che parlare con la sua gang per ospitarci e far capire che siamo loro alleati. Scappare non è difficile, ma restare inosservati si. Se ci scoprono ci uccidono. Lascerò morire queste persone, per quello che hanno fatto a me e a voi. Senza di me, sono perduti.»

I ragazzi si guardarono, «Taehyung quando puoi parlare con il tuo capo?»

Il biondo ci pensò, «Non ci sono problemi a riguardo, ma vi darò la conferma appena tornerò.»

Yoongi era perplesso, «Io non posso scappare da qui. Come faccio? Voi avete scuse per uscire dall'edificio, io no.»

A interrompere le sue paure fu Seokjin, «A quello ci penso io, ti trasformeremo e ti renderemo irriconoscibile.»

Erano tutti d'accordo sul piano, aspettare il momento giusto che ognuno di loro aveva un momento per uscire dall'edificio, per non tornarci mai piu, e dichiarargli morte eterna.

«Jungkook..» lo richiamò Taehyung.

Il minore si girò verso di lui, «C'è solo un piccolo problema..» gli tremava la voce.

«Cosa Tae?»

«Se tu lasci l'edificio condannandoli a morte, sappi che condannerei anche i tuoi genitori, perché loro si trovano qui.»