War [[jjk,,kth]]

8

Neanche il tempo di ribattere che delle guardie del corpo entrarono e portando Jungkook in un'altra stanza.
Si trovava di nuovo da solo.

Non smetteva di pensare a quelle parole.
Lui non aveva mai vissuto a Busan?
Aveva creato la società?
Era colpa sua?
Ma come..
Come era possibile.
Lui non aveva tutta questa genialità.
Lui non poteva aver creato l'impossibile.

Ricordava sua mamma, o perlomeno, il suo affetto se pur vago.
Ma se ci pensava bene, non ricordava nessun aneddoto scolastico o famigliare.

Davvero tutto quello che credeva fosse accaduto era solo sua immaginazione?
Cosa gli avevano fatto queste persone?

"Fatemi uscire!" urlò iniziando a dare pugni al muro. "Io non c'entro nulla!"

La porta si aprì.
Entro il biondino della sala.
Si avvicinò e si sedè alla sedia.

"Non vedevamo l'ora che tu tornassi."

"Ma cosa significa" parlò scuotendo la testa. Erano tutti a conoscenza di qualcosa.

"Tu sei nato e cresciuto qui. Ma crescendo per te era difficile gestire il tutto perciò ti hanno drogato e usato la tua intelligenza per creare questa società. Ma l'intelligenza è cara. Ci siamo indebitati. Ma tu eri troppo giovane e ti hanno fatto credere di essere vissuto in un'altra città. Non avresti retto il peso della situazione.
Non so dirti dettagli o cose più specifiche, io sono qui da poco. Io creo la droga."

Il ragazzo si chiamava Jimin, aveva un cartellino con sopra scritto il suo nome. Era davvero carino e le guance erano paffute. Mentre parlava non smetteva di guardarsi le mani.

"Aspetta, io che cosa!?" rispose scioccato Jungkook. Non voleva urlare per spaventare il ragazzo, ma non poteva credere a quello che gli aveva detto.

"Io non sono neanche intelligente non potrei mai pensare di creare sto schifo, per cosa poi? Mi fanno schifo le droghe!"

"Eri giovane e facilmente manipolabile."

"E poi chi sono i miei genitori? Chi ha permesso tutto ciò? Io non posso crederci. Non so più cosa sia reale." mormorò.

"Li conoscerai. Ora devi concentrarti, Jungkook. Devi trovare un piano per uscire da questo casino." parlò il biondo.

"Che tipo di casino?"

"Dobbiamo tanti soldi ad un'altra gang. Ma è scaduto il tempo. Stanno venendo a cercarci."