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Jungkook velocemente entrò nell'ascensore cliccando l'ultimo piano nei sotterranei.

Aveva ansia, non era mai sceso in questi posti, e non sapeva cosa aspettarsi.

Appena l'ascensore suonò l'arrivo, Jungkook trattenne il respiro.

Le porte si aprirono, e si rivelò davanti a lui un luogo oscuro.

Non era luminoso come i piani di sopra, qui era tenebroso e cupo.
Non c'erano finestre, sembrava di stare in una specie di grotta.

C'erano numerosi banconi, con elementi chimici sopra, era davvero umido.

Jungkook camminò lentamente insicuro del luogo. Possibile che non c'era nessuno?

Aprì una porta, ma era vuota. Provò a chiamare a bassa voce il nome di Yoongi, ma nulla. Si poteva percepire anche l'eco.

Che razza di posto esiste in questo palazzo? Che diamine facevano qui sotto?

Doveva trovare Yoongi.

«Scusami ragazzino, cosa ci fai qui?» chiese una voce sospettata. Jungkook si bloccò. Si girò per vedere un signore con barba e capelli lunghi, in un camice bianco.

«S-sono..» balbettò. «Mi ha mandato Namjoon per controllare una cosa.» buttò fuori deciso.

Il signore rimase un po' incerto ma alla fine lo lasciò andare.

Jungkook continuò ad aprire le porte, velocizzando il passo. "Yoongi! Perfavore se mi senti fammi un segno."

Un rumore si fece sentire dalla parte opposta, e Jungkook corse in quella direzione. «Ancora!»

Il rumore proveniva da dietro una porta. Ma una mano si posò sulla spalla del piccolo, facendolo sussultare. Jungkook sbiancò. "Psst"

Jungkook col cuore in gola, si girò lentamente ritrovandosi davanti la persona che proprio non credeva di vedere. Una testolina bionda e minuta lo stava osservando con uno sguardo divertito e serio allo stesso momento.

«Ehi Jungkook.» lo salutò.

«Jimin, che cazzo! Mi hai spaventato a morte. Che ci fai qui sotto?» gli chiese scioccato il piccolo e mettendosi una mano sul cuore.

«Tu cosa ci fai qui sotto.»

«Sto cercando Yoongi, quel testa di cazzo l'ha rapito e devo trovarlo. Era un mio caro amico.» disse Jungkook con la speranza che l'avesse visto.

«In realtà...» iniziò. «Namjoon non ha rapito Yoongi.»

Jungkook alzò un sopracciglio. Che significava? «Come scusa?»

«Lui è convinto di si, ma ho messo fuori gioco i suoi uomini. Ora Yoongi è al sicuro.»

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