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Jimin tornò nella stanza dove aveva nascosto Yoongi.

Lo aveva visto mentre veniva portato via stordito, e grazie agli anni di karatè fatti da piccolo era riuscito a mettere fuori quelle persone.

Da sempre aveva desiderato di fuggire da quel posto e finirla una volta per tutte, nonostante avesse da poco ricevuto il lavoro. Ma anche lui, era stato incastrato.

Poche erano le persone che davvero volevano far parte di questo mondo manipolatore e falso.

Doveva aiutare e salvare Yoongi. Gli diede da mangiare e da bere, aspettando con lui finché non aprì i suoi occhi.

Fu difficile calmare il maggiore, pensava che a fargli male fosse stato proprio Jimin. Solo dopo poco, capì che doveva essergli grato.

Ora, avendo capito la situazione poteva solo aspettare la chiamata di Namjoon e cosa avesse intenzione di fare Jungkook.

«Ci salverà?»

«Quel ragazzino deve scegliere di salvare solo noi o il resto di quella gente. È un grande peso da reggere.»

«È sempre stato coraggioso. Farà la scelta giusta. Ma per farla, avrà bisogno di qualcuno.» parlò Yoongi tenendo gli occhi incollati in quelli di Jimin.

«Cosa? E di chi?»

«Jungkook per fare la scelta giusta ha bisogno di Taehyung al suo fianco.»

~

Jungkook tornò alla luce.
Cercò Seokjin.
Doveva trovarlo, sapeva che in lui ci fosse del buono, non vedeva in lui una brutta persona. Doveva salvarlo.

Lo trovò mentre prendeva un caffè, «Seokjin! Scusami il disturbo, posso parlarti in privato?» gli chiese regolarizzando il fiatone.

Seokjin lo guardò, soffiando sul suo caffè. «Stai bene? Sembra tu abbia corso.»

«Diciamo che è così. Posso parlarti?»

Seokjin annuì allungandosi in un posto più isolato. «Dimmi tutto.»

«È forse un po' intima come domanda, ma ho bisogno che tu mi risponda.»

«Proverò ad accontentarti.» gli sorrise.

Un punto in più per lui. «Se tu non fossi entrato a far parte di questo giro, cosa avresti voluto fare?»

Seokjin rimase sorpreso da questa domanda. Di certo non se la aspettava.
Rimase a pensarci per un momento prima di inalare un forte respiro e rispondere. «Mi sarebbe piaciuto andare via dalla Corea per viaggiare nel mondo. Incontrai una persona che mi cambiò la vita, mi amava così tanto che mi sentivo come un piccolo principe. Come ogni fiaba, mi aspettavo il lieto fine con questa persona, ma.. non è stato così. È colpa sua se sono qui adesso. Però non lo incolpo. Sono ancora innamorato di lui, ma ho imparato che in caso di pericolo io lo lascerò andare. So che, sarebbe in grado di uccidermi se lo tradissi.» I suoi occhi si riempirono di lacrime, la sua voce malinconica.

Jungkook ebbe paura di chi fosse questa persona.
Ti prego, non lui.

«Io volevo semplicemente vivere felice con lui. Comprarci una cosa e magari adottare un bambino. Ma non è stato così, si rivelò una persona malsana e cattiva, anche se dentro di se ha un animo buono e gentile che solo a me ha dato l'onore di conoscere.» finì Seokjin non accennando a guardare Jungkook.

Il piccolo osò chiedere, «E chi è questa persona?»

Seokjin come da copione, aspettandosi questa domanda abbozzò un sorriso, rivolgendo a Jungkook uno sguardo impassibile. «Namjoon







Tae arriva.

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