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quando io e Josh fummo pronti e uscimmo da casa, ci ritrovammo davanti ad un pick-up azzurro pieno di coglioni, ovvero amici nostri, con della musica rock sparata a manetta. Brendon era in piedi sulla piattaforma sul retro del veicolo [n.a. non mi ricordo mai come si chiama] stava ballando sulle note di When Did Your Heart Go Missing, più o meno. Patrick e Andy erano sui sedili davanti che ridevano come dei matti, mentre Pete, Gerard e Dallon erano sdraiati sui sacchi di cotone che il pick-up trasportava, a fumare.
-SALITE SULL'ASTRONAVE DEI DESIDERI BASTARDELLI DA OSTERIA, DESTINAZIONE: UNA FESTA A CAZZO
SSSSSSSEEEEEH
non sapevo se scoppiare a ridere o andarmene e fare finta di non conoscere nessuno.
stavo per scegliere la seconda opzione, ma Josh mi prese per un polso di prepotenza e mi trascinò sul retro del bordello a quattro ruote, io andai a sedermi vicino a Dallon.
e partimmo per un fantastico viaggio fatto di sane risate e cose normali.
haha. stavo scherzando.
si prospettava un viaggio orribile.
-CIAO DALL
urlai così che il moro mi potesse sentire, si girò così verso di me
-OH CIAO TYLER, COME VA?
essendo già stanco di urlare, alzai il pollice e lui per fortuna non fece altre domande, troppo occupato a guardare Brendon fare il coglione e ridere.
Sbuffai, girai la testa, feci un cenno di saluto a Gerard e poi sbuffai di nuovo.
avevamo fatto bene ad accettare l'invito?
chinai leggermente la testa all'indietro, mentre la fredda aria della sera sembrava letteralmente schiaffeggiarmi la guancia sinistra.
sembrava strano, ma su un vecchio e malconcio veicolo del giurassico, con dei miei amici mezzi ubriachi ancora prima di una festa e con anche il ragazzo di cui m'ero innamorato, stavo bene.
mi sentivo come se nient'altro in quel momento fosse importante.
furono undici secondi meravigliosi.
fu però molto più interessante lo sguardo che mi rivolse Josh in seguito.
me ne accorsi subito, che mi stava fissando. inizialmente ero titubante, ma mossi la testa fino a far incrociare i nostri sguardi, alla fine. e lì mi ero perso completamente. mi ero perso perché il modo in cui mi stava guardando in quell'istante, era lo sguardo che avevo sempre sognato mi rivolgesse.
arrossì di poco appena vide che mi ero accorto dei suoi occhi fissi su di me e lo trovai maledettamente carino, gli sarei saltato addosso all'istante.
lui si morse il labbro probabilmente senza pensarci e io separai leggermente le labbra, prestando attenzione ad ogni piccolo movimento che faceva, rapito.
...poi Brendon cadde sulle mie gambe e rovinò il momento.
quel maledetto frontone.
-UUUUUUUUUH HAI VINTO SOLO QUESTO ROUND VENTO, SAPPI CHE PICCHIERÒ MOLTO PIÙ FORTE D'ORA IN POI
iniziò a ridere a caso, così rivolsi un'espressione confusa e per metà incazzata a Dallon, che alzò le spalle e disse con nonchalance
-si è anche fumato mezza canna prima di venire qui, lo sai com'è fatto... la battuta non è voluta lo giuro
alzai gli occhi al cielo e guardai di nuovo in direzione di Josh, che non aveva ancora smesso di guardarmi di sott'occhio.

quando arrivammo alla festa, vedevo già persone che vomitavano dietro a dei cespugli, ragazze che ridevano e stavano per cadere e altri ragazzi che stavano toccando il muro con sguardo serio e canna in mano.
-ricordatemi perché ho accettato di venire
a quella mia richiesta, Gerard mi mise un braccio attorno alle spalle e mi guardò con con fare comprensivo.
-amico, te l'ha chiesto Brendon. trovami qualcuno che gli ha mai detto di no.
il ragionamento non faceva una piega, ma la casa davanti a me e la festa a cui stavamo per partecipare mi trasmettevano uno strano stato di ansia, perciò dovevo  sfogarmi su qualcuno.
vidi Awsten salutarci dal giardino, così ricambiai il saluto e con tutto il gruppo mi avvicinai alla casa.
Gerard aveva ancora il braccio sulle mie spalle, ma la cosa non mi dava affatto fastidio. nonostante lui fosse molto rude, amava il contatto fisico e noi c'eravamo ormai abituati.
dopo aver parlato un po' con il padrone di casa, che tra l'altro aveva fatto quella festa solo per mandare indirettamente a fanculo il suo patrigno, entrammo nella tana dei lupi.
gente ubriaca e fatta si dimenava nel salotto, senza freni e senza pudore. nella stanza aleggiava un odore neuseabondo, centinaia di bicchieri erano sparsi ovunque e delle persone pomiciavano sul divanetto. un normale stereotipo di festa per degli universitari.
avevo letto migliaia di volte di queste feste nelle fanfiction e sapevo che non sarebbe successo nulla di buono.
anche perché ero stato solo a tre feste in tutta la mia vita: una di Jack e Alex per la laurea, una di Ray perché gli andava di farla e una, la peggiore. di Brendon.
alla prima festa, un certo Michael mi aveva rovesciato addosso un'intera botte di birra e mi aveva poi vomitato sulle scarpe nuove, le mie stupende scarpe nuove.
alla seconda, mi ero sbronzato come un alpino in osteria e mi ero ritrovato in camera mia con un maialino nano sul comodino e una torta nuziale sulla sedia. (tutt'ora non ho capito cosa fosse successo)
all'ultima, successe la cosa peggiore.
visto che Brendon esagerava sempre con queste cose, aveva pagato una sua amica come spogliarellista. fatto sta che questa fosse la mia ex, così scappai nello sgabuzzino al piano di sopra e dentro ci trovai due tizi che stavano scopando. fu un trauma da cui non mi riprenderò mai.
comunque, mi ero preparato al peggio quella sera, quindi sperati che filasse tutto liscio. la festa di Awsten sarebbe dovuta rimanere una semplice festa senza incidenti.
oh, come ero ingenuo.

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in ritardissimo ma ci sono, restate con me se volete scoprire che diavolo succede alla festa di Awsten (cuoricino mio)

bad poetry;; joshlerWhere stories live. Discover now