23;; (extra)

316 41 25
                                    

volevo dirti che
hai preso tu il mio cuore, Josh.
hai superato
quella gabbia che ci avevo messo intorno
per proteggerlo da ciò
che poteva farmi male
e neanche hai dovuto forzarla,
te l'ho aperta io.
quando leggerai questo,
se mai lo farai
sarà perché ti confesserò
che sei il pensiero
che mi tiene sveglio la notte
e mi porta a guardare le stelle
con sguardo perso, malinconico.
innamorato insomma.
le guardo perché mi ricordano
quando siamo andati a guardarle insieme
ti ricordi?
era estate, Luglio, per essere precisi.
era una di quelle giornate in cui faceva
fin troppo caldo anche solo per pensare, avevamo deciso di dare buca al nostro gruppo
per andare all'osservatorio.
appena arrivammo
scoprimmo che era chiuso,
io mi lamentai per dieci minuti buoni
mentre cercavi una soluzione.
tornammo in auto e tu, senza dirmi nulla, guidasti fino al promontorio dall'altra parte della città.
ero così felice che ti saltai addosso.
ricordo ancora di averti allacciato le gambe alla vita, ricordo le mie mani aggrappate alla tua schiena e le tue braccia che mi sorreggevano.
iniziasti pure a girare, urlavo come una ragazzina e tu ridevi in un modo...
dio, riesco ancora a sentire il tuo profumo e il suono dalla tua risata quella sera.
ricordi poi cosa successe?
ci sdraiammo sul prato, al buio, tu iniziasti a raccontarmi di tutto quello
che ti passava per la testa.
mi parlasti di come avevi convinto i tuoi a comprarti la batteria, anche se quella storia la conoscevo già, per poi cambiare totalmente discorso e iniziare a parlare
di alcune leggende sulle stelle
che avevi sentito.
io ti ascoltavo rapito, non persi una parola.
non so se ti ricordi di tutto questo, tu.
ma per me, sarà per sempre
un ricordo da conservare
come nostro.
perché quella sera le stelle che volevo tanto guardare non erano su nel cielo.
erano nei tuoi occhi.

---
100% soft

per farmi perdonare dell'assenza

bad poetry;; joshlerWhere stories live. Discover now