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guardate l'immagine vo lrego

Josh

bianco, era tutto ciò che riuscivo a vedere. il bianco del soffitto della mia camera, ancora un poco grigio per via del sole che ancora non era sorto del tutto. i soliti piumini di polvere danzavano per la stanza distraendo ogni tanto il mio sguardo, puntato sul soffitto dove il lampadario mancava.
a lato del mio campo visivo però, c'era qualcos'altro, che rendeva il bianco un po' meno monotono.
c'erano i capelli di Tyler, che facevano capolino dalla mia sinistra.
era ancora avvinghiato a me. il suo respiro, calmo e regolare, colpiva docemente la pelle del mio collo facendomi venire i brividi.
avevo girato lentamente la testa poco prima, vedendo il suo volto immerso nel più beato sonno, con ancora la scia oramai secca delle lacrime che aveva versato la sera prima.
era un angelo, un bellissimo angelo e io non ringraziavo abbastanza il cielo per averlo mandato da me.
non riuscivo ad immaginare un'altra vita dove lui non c'era.
ero così fortunato ad avere lui come... uhm... come migliore amico.
eppure, ero titubante anche quando pensavo a quella parola.
i migliori amici facevano come noi? due migliori amici, avevano bisogno l'uno dell'altro in quel modo?
i migliori amici avevano bisogno del contatto fisico così?
è sempre rimasto il nostro modo.
era arrivato però il momento di fare a me stesso una domanda che avevo sempre cercato di evitare.
ricordavo ancora quando Gerard mi aveva fatto quella domanda, una sera che eravamo fuori con la nostra compagnia.

Tyler era così contento quel giorno che aveva messo di buon umore anche me, così per tutta la giornata mi ero assicurato che la sua felicità non scendesse. avevo proposto io di andare sulle rive di un lago vicino, la sera, a fare una sorta di picnic tutti insieme per guardare anche un po' le stelle, cosa che il mio coinquilino amava.
B

rendon e Mikey (il fratello di Gerard) avevano portato due chitarre e avevamo fatto una sorta di piccolo falò di fortuna, sembravamo in un film strappalacrime.
Tyler si era messo tra i due chitarristi a cantare a squarciagola delle canzoni che conoscevamo tutti, anche se gli spartiti nessuno se li scriveva mai.
stavo sorridendo, guardandolo, quando Gerard mi toccò la spalla e si avvicinò al mio orecchio.
-amico, so che dovrebbe essere più una affermazione che una domanda, ma comunque te la faccio... sei innamorato di Tyler?
quel giorno mi bloccai.
cercai di negare ma Gerard non ci credeva mai.
ma dopo gli scorsi avvenimenti, ero costretto a riflettere.

io amavo Tyler?

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henlo

'sup guys, capitolo corto ma va bè

la scuola mi sta facendo uscire di testa, ma per fortuna ho solo un attacco di panico alla settimana.

in più, un essere umano ha iniziato a scrivermi e non voglio farmi troppe pare mentali ma delle persone mi dicono che potrebbe essere interessato a me.

hahah.

sopprimetemi.

non so cHE FARE.

bad poetry;; joshlerOnde histórias criam vida. Descubra agora