Chapter Twelve: Strange

6.6K 387 90
                                    


Jimin e Taehyung tornarono all'hotel al tramonto, un'ora prima della cena.

Entrarono nella stanza, ma quando si accorsero della presenza dei loro compagni, il volto del grigio cambió radicalmente.

Il corvino era seduto sul letto e leggeva un fumetto.

"Oh ma quello è Iron Man!" Disse Jimin.

"Sì, il bambinetto mi ha costretto a portarlo in uno di quei postacci pieni di fumetti e supereroi."

Jungkook non reagì al commento di Yoongi, nè reagì all'esclamazione del biondo. Continuava ad ignorare gli altri tre.

Taehyung ritiró le matite e i pennelli che aveva comprato nel suo zaino.

Nella stanza si era fatto un silenzio imbarazzante.

Taehyung decise allora di mettersi a disegnare:
Si sedette contro la parete, prese il suo blocco e una matita.

La mano di Taehyung era veloce, esperta, quasi avesse stretto amicizia con il foglio.
Sapeva bene cosa stava disegnando, ma non gli importava.

Finito il disegno, la sua mano lasció andare, quasi automaticamente, la matita, che cadde a terra.

Jungkook alzó leggermente lo sguardo. I suoi occhi si scontrarono con quelli del grigio.

Quelli del corvino erano spenti, tristi, quasi come se avessero perso la luminosità che avevano prima. Cosa che, in effetti, era vera.

Taehyung abbassó lo sguardo, non riuscendo più a sostenere quello del minore.

Yoongi e Jimin, dall'altro lato della stanza,avevano osservato la scena.

Il biondo stava ascoltando delle canzoni, ma le fermó e si avvicinó al grigio.

"Che hai disegnato?" Gli chiese.

L'altro non rispose. Jimin allora prese il blocco e guardó il disegno:

Due ragazzi che ridevano sotto ad un albero.
"Whoa! Ogni volta mi stupisco sempre di più delle tue capacità, sai? Quest'albero sembra così realistico..."

Alla parola 'albero', Jungkook chiuse il fumetto, che non stava piú leggendo da quando Jimin e Tae erano rientrati.

"Vado a farmi una doccia, guai a voi se entrate nel bagno." Disse.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

La cena passó lentamente, fin troppo.
Taehyung non mangió molto: dopo quello che era successo, non aveva molta fame.

La confusione regnava sovrana nella sua testa. Non sapeva cos'erano diventati lui e Jimin, non sapeva se Jungkook e Yoongi sapevano di loro, non sapeva perchè Yoongi si era improvvisamente mostrato gentile con lui e non sapeva se uccidere o meno la ragazza che lo fissava da quando si era seduto.

Seriamente, è inquietante. Ma cosa vuole?

La ragazza aveva i capelli nerissimi, più del nero stesso, con alcune sfumature verdi sulle punte.

Tutto di lei era inquietante: certo non era brutta, ma aveva gli occhi grandi e a mandorla che ricordavano il personaggio di un manga.

Ed erano (Taehyung pensava grazie a lenti a contatto) grigio scuro.

Indossava una felpa nera sopra la divisa scolastica. Era una particolarità, visto che praticamente tutte le ragazze al suo tavolo erano vestite di rosa e rosso.

Continuava a fissarlo.
Finita la cena, Taehyung decise di chiederle personalmente il perchè di quegli sguardi.

La cercó con lo sguardo in mezzo alle altre ragazze, ma di lei non c'era traccia.

Allora seguì Jimin che stava andando in camera dei ragazzi, ma all'ultimo secondo la vide scavalcare una finestra e uscire nel retro dell'hotel, dove c'era quella che d'estate era usata come piscina.

Decise di seguirla. Sentiva i richiami di Jimin, ma non lo ascoltó.

Scavalcó la finestra e seguì la ragazza misteriosa, sperando di trovarla.

We gente
Sto iniziando ad odiare wattpad. Il capitolo è uscito in ritardo perchè ho dovuto riscrivere una parte di questo capitolo che questo bellissimo affare ha cancellato.
Anyway...
Grazie ancora per tutto il supporto alla storia💕
Scusate per errori e per il capitolo un po' più corto del solito💟

Melissa

❝ѕтαу❞➴кσσктαєWhere stories live. Discover now