Chapter Seventeen: You Have Me

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I giorni che seguirono non furono ne meglio ne peggio di come Taehyung se li era immaginati.

Tra i quattro ci fu silenzio. Jungkook non era mai nella stanza, era sempre in giro per Kyoto, e tornava solo la sera dopo la cena.

I professori si erano accorti di queste assenze. Continuavano a dire che avrebbero preso provvedimenti una volta tornati a Seoul, ma ciò non sembrava importare al corvino.

Jimin e Yoongi stavano sempre insieme, anche mentre dormivano. Quando Jimin non c'era, Yoongi diventava ancora più nervoso del solito e non sorrideva neanche a pagarlo.

Taehyung continuò a vedersi con Akiko all'insaputa degli altri. In fondo a loro che importava, a malapena si parlavano.

Anche Jimin e Taehyung si erano allontanati parecchio: nonostante si parlassero, non erano più gli stessi amici di prima.

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Taehyung entrò, come ogni sera da una settimana a quella parte, nel sudicio tendone.

Entrato, la prima cosa che vide fu un foglio di carta piegato con sopra il suo nome.

Era una lettera di Akiko, ormai ne riconosceva la scrittura.

Il grigio ripensò ai disegni fatti insieme e sorrise, poi aprí il foglio.

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[ Ehi senti,

Ieri sera quando te ne sei andato io sono rimasta e ho trovato un posto very cool.

È dietro al tendone, dove c'è quel muro. Sali sopra, dovrei aver messo la scala apposta.

Dovresti trovarmi lí in teoria, sempre se quella deficiente di Sun-Hi non mi ha rapita prima per farmi comprare dei vestiti decenti.

Va beh, a parte i miei soliti disagi, ci vediamo lí.
Bye Cute Guy <3 ]

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Tae sorrise. 

Sempre la solita scema, ho un'amica davvero davvero scema.

Pensò.

Ripose il foglio nella tasca del suo cardigan e uscí dal tendone, dalla parte sul retro. Vide davanti a se un muro: non era mai stato in quel punto, e non aveva idea del perchè quel muro fosse lí.

Salí su per la scala che Akiko aveva lasciato lí per lui.

Si ritrovò in una specie di tetto, dalla quale si vedeva molta parte del panorama di Kyoto.

Con il tramonto, i capelli di Akiko sembravano quasi oscurità in mezzo alla luce.

Quando per lui, lei era stata l'esatto contrario.

"Finalmente sei arrivato" Disse girandosi.

"Scusa, ci ho messo un po' a trovare la scala"
Rispose il grigio sedendosi accanto a lei.

Erano al limite del tetto, avevano le gambe a penzoloni sulla città.

"Wow. Avevi ragione nel biglietto, questo posto è spettacolare."

"Già."

Dopo un po' di silenzio, Akiko riprese parola:

"E adesso?"

"Cosa?"

"Domani si ritorna a casa. Cosa succederà?"

"Non lo so KiKi. Non lo so."

❝ѕтαу❞➴кσσктαєDove le storie prendono vita. Scoprilo ora