Chapter Thirty-Seven: Game Over

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Passò un'altra settimana. Il padre di Hoseok finí le indagini, convincendo cosí la polizia ad arrestare il signor Kim, per essere poi processato.

Il giorno del processo sarebbe stato di lí a poco, e la tensione già era alle stelle tra coloro che avrebbero dovuto testimoniare.

La madre di Yoongi si era inizialmente rifiutata di credere a tutto, ma quando le vennero mostrate le prove, fu convinta e si incazzò oltre ogni limite.

Per i ragazzi non era tutto peró: gli esami erano dietro l'angolo, e lo stress lì con loro.

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Bussarono.
La signora Kim andò ad aprire, trovando Yoongi sulla soglia.

"Ciao Yoongi. Taehyung è di là, sta ascoltando la musica. Non l'ho mai visto cosí pensieroso, va avanti da quando lui è stato arrestato. Le ho provate tutte..."

Yoongi le mise una mano sulla spalla e le fece un sorriso comprensivo.

"Non si preoccupi, ci penso io a lui. Per lei è un problema se resto a cena?"

"Assolutamente no, anzi, ne sarei felice. Ah e dammi pure del tu, chiamami Yoora."

Yoongi si inchinò in segno di rispetto e sorrise, poi si diresse direttamente verso la stanza di Taehyung.

Lo vide steso sul letto, con gli auricolari nelle orecchie. Si torturava continuamente i pollici.

"TaeTae."

Il grigio girò lo sguardo, e quando vide Yoongi fece una faccia stupita.

Si tolse un auricolare.

"Ciao...non pensavo che fossi tu, quando ho sentito il citofono."

Il maggiore non rispose. Salí sul letto, accanto a lui. Mise uno dei suoi auricolari, quello che si era tolto, e lo abbracció.

Taehyung si accoccoló al maggiore, appoggiando la testa sul suo petto.

"Grazie. Ne avevo davvero bisogno."

"Shhhh." Lo zittí il maggiore, dandogli un bacio sulla testa in segno protettivo. Iniziò ad accarezzargli i capelli per tranquillizzarlo.

"Sono tornato a quando avevo sette anni, e mio padre giocava con me ai videogiochi. È stato lui a comprarmi la mia prima console...

Non avevo idea di quello che sarebbe successo. È sempre stato un padre presente quando ero piccolo, è stato lui che, insieme a eomma, mi ha fatto accettare me stesso quando ho scoperto di essere gay. Mi manca tanto il mio appa..."

Una lacrima sfuggí dagli occhi del grigio, e anche dagli occhi del più grande.

"Mio padre invece adorava portarmi ovunque. Ogni giorno mi portava in un posto diverso di Seoul, e mi faceva divertire sempre. Il mio posto preferito era il parco.

Quando appa mi spingeva sull'altalena, mi sentivo libero e felice. Poi è successo...
E lui se n'è andato via. Per sempre."

Yoongi non si stava più trattenendo, stava lasciando andare le lacrime. Taehyung lo strinse a sè ed entrambi piansero in silenzio, sotto il ritmo della musica e dell'immensa tristezza che provavano in quel momento.

"Perchè è così difficile essere noi?" Disse Taehyung con la voce incrinata dal pianto, leggero ma triste.

"Non è essere noi, che è difficile. È essere noi di fronte a questo mondo, questo è difficile." Rispose il maggiore guardando il vuoto.

❝ѕтαу❞➴кσσктαєWhere stories live. Discover now