Chapter Fifteen: Please, Go Away.

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"Dovresti smetterla di origliare le conversazioni altrui" Disse Yoongi con la voce ancora impastata dal sonno, addentando una delle fette di pane rimaste.

"Proprio adesso dovevi svegliarti?" Disse Jungkook con l'orecchio ancora attaccato alla porta del bagno.

"Non fare il bimbo, so che ti manco quando dormo." Ribattè il maggiore sorridendo.

"Finiscila." Sibiló l'altro.

"Posso sapere che hai? Ultimamente mi guardi sempre con faccia colpevole, e quando parliamo non scherzi più, sembra sempre che tu debba dirmi qualcosa ma che tu non ce la faccia. Che cazzo ti sta succedendo?!"

Esclamó Yoongi, sedendosi davanti all'amico.

"Sta zitto, ci sentiranno."

"No Jungkook. Non sto zitto. Non mi importa se ci sentono, voglio sapere perchè mi eviti e perchè mi tratti così."

"Lo vuoi veramente sapere? Beh è semplice. Sono una persona di merda che ha maltrattato il suo ex ragazzo per due anni e per vendicarsi di lui è diventato amico del nuovo figlio di suo padre!" Urló il corvino, con gli occhi che erano ormai diventati lucidi.

Yoongi era sconvolto.

"Che c-cazzo s-stai d-dic-cendo?"

Disse cercando di trattenere le lacrime, anche se ormai era tutto chiaro.

In quel momento anche Tae e Jimin uscirono dal bagno. Il grigio, che aveva a quanto pare sentito, fissava Yoongi a bocca aperta.

"Sto dicendo questo, Yoongi. Taehyung, lui è il figliastro di tuo padre. Yoongi, questo è il figlio del tuo patrigno."

Il maggiore tra i quattro aveva già capito tutto dal racconto di Taehyung, quindi non restó molto scosso da questa rivelazione.

Il grigio invece era paralizzato. Non riusciva a muovere un muscolo, il cuore aveva perso battiti e i polmoni avevano smesso di funzionare.

"Yoongi" Riprese Jungkook "So che mi odierai, ma io non posso più mentirti. Non mi hai incontrato casualmente quella sera."

Il maggiore era seduto a terra. Le lacrime avevano cominciato a scorrere, sempre più rapidamente.

"Io dovevo vendicarmi di Taehyung.
Pensavo che lui avesse fatto quello che ha fatto per frustrazione, oppure perchè io...si insomma...lo sai ok?

Beh...è cosí. Sapevo a che ora tornavi dalle lezioni di pianoforte e anche dove si trovava il posto in cui studiavi, cosí..."

"Non dire altro."  Disse Yoongi singhiozzando.

"Ma poi sono cambiato!" Urlò Jungkook inginocchiandosi davanti al maggiore.

"O meglio...ti ho conosciuto. Sei stato la mia ancora, siamo diventati amici..."

"Tu mi hai usato." Fu la risposta.

"Tu per tutto questo tempo mi hai solamente usato per vendicarti di lui, in che modo non si sa. Sei un bastardo. Stammi lontano d'ora in poi. STAMMI LONTANO!"

Yoongi si alzò di scatto, e prese il corvino per la giacca, sbattendolo al muro con forza. Iniziò a prenderlo a pugni fino a farlo sanguinare, poi lo sbattè a terra e lo prese a calci.

Jungkook era inerme, si faceva picchiare come se non riuscisse più a muoversi.

Ad un tratto, delle braccia circondarono la vita di Yoongi prima che tirasse l'ennesimo calcio.

"Smettila. Gli stai facendo male."

"Non più di quanto lui ne ha fatto a me."

Jimin tenne stretto Yoongi. Quest'ultimo, grazie a quel contatto, si fermò.

❝ѕтαу❞➴кσσктαєWhere stories live. Discover now