Chapter Fourteen: Fake Love

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I giorni che seguirono furono tutti uguali per Jimin: le strane smancerie con Tae, che stavano però diminuendo, i musei e templi.

Jungkook invece, era sempre nel suo brodo e non parlava mai con nessuno se non con Yoongi ogni tanto, neanche per prendere in giro Tae o cose simili.

E poi c'era Yoongi. Lui e Jimin avevano legato molto in quel periodo, nonostante inizialmente il maggiore fosse stato un po' distaccato.

Il biondo, inoltre, aveva capito che Yoongi era proprio lo sconosciuto. In realtà l'aveva capito appena aveva sentito la sua voce.

Solo che non aveva ancora avuto l'occasione di dirglielo.

Ma quello che successe quel giorno cambiò tutto.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

La sveglia suonò. Un assonnato Taehyung la spense a fatica, dovendo spostare delicatamente Jimin da sè.

Quando il grigio si alzò, sentí uno strano mormorio e una mano toccargli la schiena.

Vide Jimin, con la faccia ancora immersa nel cuscino, che mugugnava qualcosa.

"Jiminie sveglia" Sussurrò Taehyung scuotendo piano l'amico.

"Taehyung-ah...dormire...cibo..."

Il minore alzò gli occhi al cielo.

Si fece una doccia e si vestí, poi scese nel ristorante dove di solito mangiavano per prendere qualcosa al volo da portare ad un biondo assonnato.

"A tutti gli studenti della scuola ********"

Un annuncio al megafono fece quasi cadere a Tae le fette di pane imburrato.

"Le attività e le visite saranno sospese per oggi data l'assenza della guida"

Il grigio sorrise. Finalmente un po' di pace.
Portò la colazione in camera.

Jimin e Jungkook erano svegli, probabilmente per colpa dell'altoparlante.
Yoongi invece dormiva ancora profondamente.

"Neanche una bomba potrebbe svegliare un koala che dorme." Commentò Jimin mentre addentava un pezzo di pane.

Taehyung rise al commento del biondo.

Jungkook era silenzioso e lanciava occhiate ai due ragazzi, senza peró dire nulla.

Il grigio non ce la fece più: dopo quello che era successo quella notte, il minore non gli parlava più, neanche per prenderlo in giro.

Se c'era una cosa che Tae non sopportava, era proprio essere ignorato.

Senza dire nulla, trascinò Jungkook con sè nel bagno, lasciando Jimin solo e confuso.

"Quindi?"

"Cosa?"

"Perchè fai cosí? Hai detto che ci eravamo chiariti." Disse il maggiore.

"Certo, per te è facile dirlo! Secondo te dopo due anni passati cosí io vengo a sapere la verità e tutto torna a rose e fiorellini?"

"Sai che non volevo dire questo. Insomma non mi aspetto che tutto torni come all'inizio, solo...speravo che potessimo almeno iniziare a parlarci senza urlarci in faccia ogni minuto."

"Beh a quanto pare no, non possiamo."

"Ma qual è il problema?"

"Quel biondo ossigenato è il problema! Tu non lo ami cazzo! Perchè continui a fingere?"

❝ѕтαу❞➴кσσктαєWhere stories live. Discover now