Chapter Nineteen: Monster

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Durante il pomeriggio del giorno dopo, Jimin e Taehyung decisero di vedersi a casa di quest'ultimo.

"Quindi...è veramente successo? Cioè...l'hai veramente baciato?" Chiese il grigio, per la terza volta in un'ora.

"Non è facendomelo ripetere che mi chiarisci le idee." Rispose il biondo.

"Tu sei proprio un genio. Chiedi a me di aiutarti con i tuoi drammi amorosi con quel puffo oscuro. A me."
Disse il minore, indicandosi.

"Puffo oscuro? Ma esiste un altro essere umano capace di inventare cazzate simili o ce l'ho solo io uno cosí?"

Tae gli lanció un cuscino.

Jimin lo prese per un 'grazie' e proseguí.

"Comunque tu al momento sei l'unico a cui posso dirlo. Hai presente l'estrema omofobia di mia madre, e sai benissimo che si prenderebbe un infarto se le dicessi che non sono etero." Continuò poi il biondo.

"Tra i miei problemi, questo non c'è mai stato. I miei accettavano il mio orientamento, qualunque esso fosse."

"Perchè usi il passato? Tua madre ti accetta ancora, vero?"
Il grigio rimase in silenzio.

Jimin si maledì per aver parlato dei suoi genitori e cambió discorso.

"Comunque...chi è quella ragazza? Quella che ti saluta sempre nei corridoi, intendo. È una nuova 'fiamma'?"

Taehyung sbuffó.

"Ti è tanto difficile capire la parola 'gay'? Devo farti un disegnino?"

"Punto uno, ho paura di quello che potresti disegnare, punto due, che ne sai, magari potresti cambiare e diventare bisex, o addirittura etero."
Il grigio rise.

"Non mi è mai piaciuta una sola ragazza in quasi 19 anni della mia vita e sicuramente non mi piacerà ora."

Il biondo sospiró.

Testardo come un mulo.

"Comunque si chiama Akiko. È mezza giapponese e ha cinque mesi in piú di me. È solo un'amica."

"Come l'hai conosciuta?"

"Beh una sera mi fissava. Io ho cercato di parlarle per chiederle spiegazioni, ma lei non c'era. L'ho seguita fuori dall'hotel finchè non siamo arrivati in un vicolo."

"E?"

"E poi l'ho incontrata di nuovo e ho scoperto che è molto simpatica. Ama leggere, scrivere e ha una passione per il disegno. È molto tenera, ma solo con le persone di cui si fida, che sono poche."

"Capisco...e lei sa tutta la storia?"

"Yap." Rispose Tae alzandosi e prendendo un pacchetto di patatine.

"Ma che caz...Tae abbiamo mangiato un'ora fa."

L'altro lo guardó, mangiando le patatine come se non l'avesse sentito.

"E poi ero io quello che ha sempre fame eh" Disse poi, rubando una patatina dal pacchetto del grigio.

"E oltre a essere un perfetto idiota sei anche incoerente."
Disse il minore alzando un sopracciglio.

"Non rompere!" Esclamó Jimin buttando le patatine all'aria.

"Sei più idiota di quanto pensassi!" Esclamó allora il grigio.

"Comincia a correre, Kim." Disse il biondo inseguendolo.

Corsero per tutta la casa. Fortunatamente Tae viveva in una casa e non in un condominio.

❝ѕтαу❞➴кσσктαєWhere stories live. Discover now