Capitolo quattro.

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<Dopo il bacio della settimana scorsa le due stelle della musica, Eren Jaeger e Levi Ackerman, non smettono di far parlare di loro; in questi giorni sono stati fotografati insieme molteplici volte, è forse l'inizio di una storia d'amore?
Eren ha rilasciato un'intervista una settimana fa in cui ci disse "Non voglio un processo alle intenzioni, quello che faccio giù dal palco non è affar del mondo, non sto facendo nulla di immorale ne tantomeno peccaminoso o scandaloso. Voglio essere rispettato, prima di essere un cantante sono una persona, siamo delle persone" il cantate quindi non ha smentito le voci che girano su di loro, e mentre la giovane stella del rock sorride alle telecamere, il nostro sempre più famoso violinista accetta di buon grado l'abbraccio affettuoso e protettivo di Eren" eccetera, eccetera.
Anche questo giornale come tutti gli altri non fa che ripetere le stesse cose, patetico> concluse scocciato il violinista, che aveva letto, ad un sempre più annoiato Eren, l'articolo di uno dei tanti giornali scandalistici che riportavano notizie su di loro.
<Non so se sia un bene o un male il fatto che non scrivano nient'altro che questo, perché vuol dire che sono le uniche cose che sanno, se scrivessero altro vorrebbe dire o che le hanno inventate o che hanno scavato troppo> disse Eren per poi legarsi distrattamente i lunghi capelli castani in uno chignon di fortuna.
<Scavato troppo? Si riferisce a cose sue personali?> chiese il violinista per poi portare alle lebbra in bicchiere di Jack Daniel's gentilmente offertogli da Eren, non pensava che quel ragazzino avesse così tanti alcolici a casa sua, soprattutto non pregiati come quello, visto che quel whisky aveva molto probabilmente il doppio dei suoi anni.
<Esattamente, devo ammettere che non mi vanno a genio i ficcanaso> ammise il giovane per poi iniziare anche lui a sorseggiare il suo whisky, <Cosa mai potrebbe nascondere un ragazzo come lei? Non credo che le ragazzine con cui va a letto diranno qualcosa, lei ama definirli amici, io preferisco definirli tipi facili. Se hanno un po' di pudore non diranno nulla, se lo diranno passeranno per svergognati e la loro fama durerà quanto la vita di una farfalla> Eren alzò un sopracciglio a metà tra lo stupore e lo scetticismo, <A mia discolpa posso dire che non sono ragazzine e non sono solo donne, ma a parte questo, a preoccuparmi non è di certo questa questione, se mai dovessero rivelare qualcosa il pettegolezzo alimenterebbe solo la storia che gira intorno a noi. Il problema è ben altro, ma  non credo che arriveranno tanto, quindi continuerò a dormire sereno> concluse il rockettaro, ma evidentemente queste parole non bastavano al violinista, che in quel momento si dimostrò particolarmente curioso <Potrei sapere cosa la turba signor Jaeger? Il suo tono di voce si inclina quando parla del suo misterioso problema> non c'era apprensione nella sua voce, questo Levi lo sapeva, ma sapeva anche che quella non era solo mera curiosità, Eren invece parve non gradire quella domanda e si mise sulla difensiva, <Come ho già detto non mi piacciono i ficcanaso quindi preferirei che lei non si intrometta, i miei problemi sono miei, miei soltanto, e non amo condividerli con altri>.
La sua voce era ferma e fredda, e il grande violinista di ritrovò a pensare a quanto il suo comportamento fosse improvvisamente mutato, certamente il "problema" che affliggeva Eren era qualcosa di molto profondo e doloroso per lui.
Il giovane sospirò portandosi la mano libera alla tempia, mentre portava nuovamente alle labbra il bicchiere di whisky, <Mi perdoni per la scortesia, non è da me essere così> il corvino si ritrovò a giocherellare con un'elastico nero che aveva al polso, chiedendosi come ci fosse finito quello lì.
<Ho capito abbastanza su di lei, e da quello che ho capito posso affermare che lei è fintamente cortese fino a provocarmi un'indigestione, per non parlare dei suoi altrettanto finti sorrisi che qualche giorno mi provocheranno il diabete. Proprio per questo le consiglio di togliere la maschera che porta, quello che ha appena risposto in malo modo è il vero lei, una persona che ha dei segreti è degli errori alle spalle, non quello indistruttibile, perfetto e diabetico che le telecamere e le ragazzine idiote amano, facendo finta di essere qualcuno che non è rischia di perdere la sua vera identità, che a mio avviso è paradossalmente più gradevole alla versione approvata e amata dal popolino> le parole del corvino lasciarono di stucco il giovane cantante, <Il vero lei è quel ragazzo che, mi duole ammetterlo, mi ha stupito due settimana fa a quella stupida festa, quello che ha saputo tenermi testa e che mi ha risposto per le rime, quello che non aveva paura di essere se stesso a una festa di persone tutte uguali. Questo è il vero lei. Lei non è un ragazzino stupido e banale che sorride alle telecamere perché è l'unica cosa in grado di fare, credo che lei sia molto di più perché ha del potenziale, non so quale sia il suo peccato, ma so che è la causa del suo sorriso finto> il violinista poggiò il bicchiere vuoto sul tavolino poco distante dalla poltrona su cui era seduto, <Il suo è un sorriso talmente tanto finto da essere scambiato per vero, signor Jaeger, e penso che il suo peccato sia qualcosa di tanto segreto quanto evidente, proprio per questo non mi resta che scoprire quale sia. Lei non è una persona finta, non si comporti come tale o questo diventerà il suo nuovo peccato> terminò il violinista, guardando quell'anonimo elastico di cui non ricordava la provenienza, ma che fino ad allora non aveva buttato, perché? Non era suo, allora di chi era? Inconsciamente si era affezionato a quell'insignificante oggetto di cui faceva finta di non sapere il proprietario, solo una persona avrebbe potuto essere il suo precedente proprietario, era un'elastico molto grade, servivano capelli molto lunghi.
<Mi stupisce signor Ackerman, la cosa peggiore è che lei in tutto questo discorso non ha sbagliato nulla, non mi resta che farle i miei complimenti> lo stava provocando volontariamente, Levi lo sapeva, non aveva tolto la maschera volontariamente, voleva infastidirlo e ci stava riuscendo.
<È davvero così determinato nell'essere qualcuno che non è? Il suo comportamento è un netta contrapposizione con il suo pensiero, lei è una persona brillante che si comporta in modo noiosamente banale, mi perdoni ma non sopporto che una persona come lei venga sprecata, e se non vorrà toglierla lei la maschera allora sarò io a togliergliela> Eren sorrise compiaciuto, quella volta sorrideva per davvero e il violinista ne fu soddisfatto, <Non aspettavo altro> replicò il giovane finendo il suo whisky tutto d'un fiato.

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