Capitolo 13

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L'intervista per Ziggo e il Galà con i Reali sono andati bene, a parte quando durante le domande del giornalista Daniel rischiava di addormentarsi, ma questi sono futili dettagli.

Ora siamo tutti e due in aeroporto, lui diretto in Australia mentre io in Inghilterra.
Non ci degniamo nè di uno sguardo, nè di un saluto e andiamo verso i nostri controlli.

Mi giro per guardarlo andare via, ma non ci troviamo in un film e lui non si è voltato verso di me.

Siamo due bambini troppo orgogliosi.

Mi sistemo sulla seggiola dell'aereo e mi metto le cuffie per far passare più velocemente queste due ore di viaggio.

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"Colleghi, capito colleghi!" dico io nel piccolo balcone del mio appartamento con in mano un flûte con dentro del tè.

"Beh, ma ti ha baciata in Cina, poi avete fatto quello che avete fatto a Monaco, le interessi" dice Hailee con fare ovvio, "E mi potresti spiegare perchè stiamo bevendo del tè caldo all'interno dei flûte?"

"Ti rispondo alla prima affermazione: se le interessassi ora non sarei qui ma in Australia a saltare sul suo letto come dei canguri" dico mentre lei mi guarda con una faccia tra lo schifato e il divertito.

"Ma come osi usare dei canguri per delle allusioni sessuali!"

"Shhh, volevo essere originale.E stiamo bevendo del tè all'interno dei flûte perchè mi si sono rotte tutte le tazze" dico andando a prendere una felpa siccome sta iniziando a tirare un leggero venticello pomeridiano.

"Un giorno andiamo a comprarle ste benedette tazze" dice lei andando a posare i due flûte nel lavandino per poi ritornare.

"Scusi, regina. La prossima volta le farò trovare le tazze oro" dico mentre lei mi fa segno di entrare.

Si siede sul divano e io metto la testa sulle sue gambe.

"Lewis l'altro giorno mi ha chiamata, sai voleva sapere se sapevo qualcosa su John, se mi avevi detto qualcosa o se ti aveva fatto qualcosa" dice lei passando le mani tra i miei capelli.

"E tu? Cosa gli hai risposto?" chiedo, sorridendo a quel gesto che fa quando è nervosa.

"Niente, gli ho detto che ero di fretta e non sapevo niente. Mi sono sentita una stronza, era preoccupato e incazzato per aver letto quelle cose e non averle sentite da te"

Sbuffo, "Lo so, lo so Hailee. Ho sbagliato ma ne abbiamo parlato e abbiamo risolto"

Si muove un'attimo per prendere il cellulare dalla sua borsa e guardare l'orario, esclamando "Oh cazzo! È tardi, devo andare a lavoro, ci sentiamo" mi lascia un veloce bacio sulla guancia e si mette la giacca.

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Non so quante ore ho dormito, ma so che ne avevo davvero bisogno.

E chi mi ha interrotto il sonno, continuando a bussare alla porta, dovrebbe andare all'Inferno in un cerchio apposito.

Esco dalla camera mettendomi una felpa, vado ad aprire la porta e mi trovo Sebastian. davanti, gli chiudo la porta in faccia e gliela riapro subito.

Mi giro e guardo l'orologio, "Sono le 3 di notte, lo sai, vero?"

"Volevo farti una sorpresa" dice facendomi vedere il sacchetto che aveva in mano, sbircio dentro e vedo qualche alcolico.

"Pensavo fosse un qualcosa più da Kimi"

"Infatti, lui mi ha procurato le bevande" dice alzando le spalle ed entrando in casa.

"Vai a vestirti, che usciamo" mi dice e io lo guardo con un sopracciglio alzato.

On The Highest StepWhere stories live. Discover now