Capitolo 15

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Oggi è una di quelle giornate in cui vorrei prendere e rompermi la testa contro il muro o prendere la testa di qualcuno e romperla contro il muro.

Quel 'qualcuno' è Christian Horner che ha deciso di chiamarci all'ultimo minuto per andare a Milton Keynes.

E ora siamo qui, con occhiaie, sonno e voglia di Mc donald's.

Si, Mc Donald's, anche se gliel'ho proibito, Max mi ha ricattata dicendo che avrebbe detto a Helmut Marko che mi sta altamente sul cazzo e quindi dopo questa bellissima avventura a raccogliere dati dal simulatore tramite Jake Dannis ci andiamo.

"Tu sei stronzo forte eh" dico a bassa voce, cercando di non farmi sentire.

"No, io sono un manipolatore, questo è uno dei miei tanti pregi" dice Max, molto sicuro di se stesso.

Sbuffo, prendendo nota di quello che sta facendo Dennis al simulatore e Helmut mi guarda male e io ricambio alzando il sopracciglio.

Che rapporto amorevole!

"Jake, prendi meglio la curva" dice Daniel, facendomi sussultare dallo spavento, dato che eravamo in silenzio e l'unico rumore che c'era era quello del simulatore.

"Daniel! vieni qui e fai tu, o se no non lamentarti" dice Jake un pò scorbutico.

"Ci siamo svegliati con la luna storta, stamattina?" dice Daniel stuzzicandolo, vuole fargli perdere la pazienza.

"Stai zit-" comincia a dire Jake, ma viene fermato da Christian che urla contro ai due facendo rimbombare la sua voce nella stanza, "Ragazzi, smettetela! Tu, Jake fai il tuo lavoro mentre tu, Daniel fatti i cazzi tuoi" dice il team principal senza troppi giri di parole.

La mattinata è passata, e la mia mano è distrutta.

Usciamo dall'edificio dopo aver fatto il giro della fabbrica e del museo, ed è stato emozionante.

È sempre un'emozione diversa.

Al museo abbiamo incontrato Pierre e Brendon, con cui dopo Daniel e Max avranno uno shooting.

Pierre guardava incantato i trofei di Sebastian vinti quando era in Red Bull e mi spiegava con occhi meravigliati ogni vittoria e anche ogni sconfitta, i quattro mondiali vinti e il comportamento che aveva quando non era nella Rossa.

"Beh, Pierre, lui quando era in Red Bull era una vera testa di cazzo" gli dico mentre siamo fuori dall'edificio, aspettando Max che vada a prendere la macchina e venga a prenderci dato che diluvia.

"Peggio di Max, però non diciamoglielo. Se no perde il primato" e intanto arriva Max e noi saliamo sulla macchina.

Max e Pierre sono nei sedili davanti, Brendon, io e Daniel siamo seduti dietro.

Perché proprio io in mezzo?

"Pierino, accendi la radio?" domando al francese davanti.

"Scusa, ma la macchina di chi è?" chiede Max dallo specchietto.

"Tua, ma sticazzi!" dico io allungandomi per accendere la radio.

Le note di Whatever It Takes abitano tutta la macchina.

"Brava almeno hai scelto una canzone decente!" dice Max mentre parcheggia la machina al Mc Donald's, mentre io sono intenta a canticchiare.

"Ma tu dici che questa canzone è decente? Solo decente? Ma stai scherzando?!... Ovvio ce ne sono di più bella ma questa è carina" dico mentre scendiamo tutti dalla macchina.

"Va bene, come vuoi tu, tesoro" mi dice mentre stiamo entrando e riceve un'occhiata di fuoco da Daniel.

Bah, prima mi dice che "è stato solo sesso"  e poi lo guarda male perchè mi ha chiamata "tesoro".
Chi lo capisce è bravo.

On The Highest StepOù les histoires vivent. Découvrez maintenant