Capitolo 19

452 22 0
                                    

Mancano poche ore al mio ventisettesimo compleanno e sono sola: Hailee lavora, Lewis doveva andare a Brackley, papà è andato a Monaco di Baviera per il lavoro e Sebastian ha una moglie e delle figlie da accudire e con cui stare.

Quindi, mi porto avanti mettendo a posto i vari impegni di Daniel, tra cui il lancio del suo brand di vestiti e qualche shooting per un marchio di costumi maschili.

Ho quasi sempre festeggiato il mio compleanno con queste persone, che in pratica, sono la mia famiglia e anche se non amo particolarmente il mio compleanno, è strano non averli intorno: di solito Hailee si presentava a mezzanotte precisa e mi faceva gli auguri per poi passare tutta la notte insieme.

Finito di sistemare l'agenda, accedo a Netflix (ringraziamo Lewis per avermi gentilmente prestato il suo account) e spulcio tra le varie serie tv e film da guardare: decido di fare il rewatch, per la millionesima volta, di The Vampire Diaries.

Una barretta di cioccolato con nocciole e una stagione dopo, suono il campanello.

Chiudo il portatile, lo metto sulla piccola scrivania in camera mia e urlo un "Arrivo" alla persona dietro la porta.

Guardo l'ora: mezzanotte.

Auguri a me.

Mi metto i leggins sotto la maglietta lunga,(questi abbinamenti da fattona sempre nel cuore) e vado ad aprire.

Perché ho il maledetto vizio di non controllare chi ci sia dietro alla porta?

Daniel.

"Non parlare" inizia.

"So che mi odierai, so che non ti piace che la gente spenda soldi per te ma-"

"No Daniel, 'ma' niente. Mi fa piacere che tu sia qui, anche perché io non ti avevo detto del mio compleanno ma odio che spendi anche solo un centesimo per me. Daniel, sono solo la tua assistente" butto fuori tutto d'un fiato.

"Almeno vuoi vedere il regalo? Ti assicuro che non è niente di che"

"Sì, perché sono curiosa, dai. Fammi vedere"

Sparisce un'attimo per poi riapparire con un mazzo di rose rosa gigante.

'Niente di che' aveva detto.

"Niente di che?! Daniel, sei serio?" chiedo guardando con stupore il mazzo di rose.

"'Accetta e basta, e fammi entrare, per favore"

"Ah già scusami, entra" mi sposto per farlo passare, spostando di lato il mazzo di rose.

"Ho dimenticato la cosa più importante...." si toglie la felpa e l'appende sull'appendiabiti, mentre io continuo a guardarlo per spronarlo a finire la frase "Tanti auguri, Alexia. Goditi questi ventisette anni" dice dandomi un bacio sulla guancia facendomi sorridere.

"Io...Daniel grazie, grazie davvero" dico posando il mazzo sul tavolo della cucina.

"Alexia, smettila. Non hai niente da ringraziare, ti ho fatto il regalo perchè volevo, okay?" spiega passandosi una mano tra i ricci.

Annuisco "Sei venuto qui dall'Australia o eri a Monaco?"

"In Australia per salutare la mia famiglia, ma avrei dovuto viaggiare comunque" dice con un'alzata di spalle.

"E ti sei fatto quasi 18 ore di volo solo per venire qui? Davvero?"

"L'ho fatto perché volevo io, l'ho fatto per te" dice sbuffando, sarei io quella che dovrebbe sbuffare.

E a quella frase rimango con il fiato sospeso, con un sorriso da ebete in faccia.

"Ho fame" mi risveglia dal mio stato di trance.

On The Highest StepWhere stories live. Discover now