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-T/n Pov.-

Da quando io ed Ace ci siamo baciati,ogni volta che ci guardiamo diventiamo rossi e distogliamo lo sguardo,ora è diventata un'impresa persino pensarlo senza arrossire!

Basta!ho deciso,oggi chiarirò!non possiamo andare avanti così.

Mi avviai decisa verso la camera di Ace,ma appena fui davanti alla sua porta,tutta la mia determinazione sparì.

E se in realtà non ricambia i miei sentimenti.....

forse l'ha solo fatto per non ferirmi...

Questi erano i pensieri che mi stavano assalendo,in realtà nemmeno io sapevo esattamente cosa provavo,essendo la prima volta che provo questi sentimenti verso una persona che non fosse la mia famiglia.

E una sua risposta negativa mi avrebbe distrutto,però..se ci penso..

è venuto di sua spontanea volontà a cercarmi...

a consolarmi..

e non ha rifiutato il bacio...

Non poteva essere tutto falso,non poteva aver finto tutto,così spinta nuovamente dalla determinazione,bussai 4 volte sul legno scuro della porta dinanzi a me.

Dopo qualche secondo,sentì dei passi avvicinarsi alla porta e pochi istanti dopo quest'ultima rivelava un Ace mezzo addormentato,con i capelli arruffati e una voglia di vivere negli occhi pari a zero.

Ace: Marco ho già messo apposto la dispen-

Ace fermò a metà la sua frase rendendosi conto,che di fronte a lui non si ritrovava Marco,ma bensì una T/n determinata più che mai,con uno sguardo da far gelare il sangue.

T/n: Ace,ti devo parlare.

-Narratore Pov-

T/n aveva pronunciato quelle semplici parole,con un tono così freddo,da far venire un brivido l'ungo la schiena di Ace.

Ed anche il suo sguardo non aiutava,era uno di quelli che non ammetteva repliche,ed infatti T/n non avrebbe accettato una delle altre scuse di Ace questa volta.

Così ormai rassegnato fece spazio a T/n per farla entrare,per poi chiudere successivamente la porta alle proprie spalle,prima di raggiungere T/n che si era accomodata sul letto.

-Ace Pov.-

Non sapevo che fare.

sapevo di cosa T/n mi voleva parlare,ed anche io volevo chiarire ma...non sapevo proprio cosa dire in quel momento.

la tensione era così alta che sarebbe stata persino palpabile.

Dopo un respiro profondo mi accomodai accanto a T/n sul letto,aveva lo sguardo basso aveva timore come me del resto,di incrociare di nuovo i nostri sguardi,e che accadesse di nuovo,rimanemmo in silenzio per qualche minuto finché T/n non decise di romperlo.

T/n: Ace,spero che tu abbia capito perché e di "cosa" sono venuta a parlarti.

Cavolo non l'avevo mai sentita parlare così duramente,ma non era un tono freddo era più come dire....speranzoso?

Ovviamente non mi sarei potuto più salvare con qualche scusa come le altre volte,quindi era meglio risolverla qui in questo momento,visto che anche a me non piaceva quella situazione,mi faceva male stare lontano da T/n,non poter più ridere senza il disagio nell'atmosfera.

Ace: si,lo so

Aspettai che mi facesse quella fatidica domanda,quella domanda di cui avevo avuto paura da quel giorno,quella domanda che sicuramente se avessi risposto male,avrei ucciso internamente T/n,e dopo attimi che sembrarono ore arrivò.

~Quel sorriso...~(Ace x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora