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-T/n Pov.-

Dopo la discussione nella mensa,me ne sono andata un po sul parapetto della nave,per sbollire ancora un po di irritazione,rimasta residua nel mio corpo.

Forse dovrei tirare giù Satch.

Questo pensai,mentre i miei occhi vagavano per l'orizzonte davanti a me,e un rinomato silenzio mi accompagnava in questa attività,in quel momento ero l'unica sul parapetto,i miei pensieri però furono interrotti da una voce alle mie spalle.

?: Ho una lettere per te,T/n

Mi girai di scatto,e dinanzi a me si trovava un uomo davvero strano.

Era un uomo sulla quarantina,aveva capelli rosso scuro sparati in aria,portava una giacca viola quasi nera,che gli arrivava sotto alle ginocchia con una fascia gialla intorno alla vita,e pantaloni azzurro chiaro.

in poche parole,sembrava un fuori di testa.

T/n: Come sai il mio nome?

Lo dissi freddamente,ero molto diffidente con gli sconosciuti,anche una parola di troppo li poteva far diventare miei nemici,non so da chi ho preso questo tratto,forse stando in compagnia di Benn.

?: Calma,faccio parte della ciurma di Shanks,sono entrato da poco,mi chiamo Rockstar.

Appena metabolizzai la frase,il mio sguardo freddo si trasformò in un dolce sorriso,chiunque faccia parte della ciurma di mio padre,per me era un amico,perché sapevo che Shanks sceglieva i membri della sua ciurma con molta cura.

T/n: Perché sei qui,Rockstar?se i pirati di Barba-bianca ti vedono,ti faranno a fette.

Rockstar: Tuo padre mia ha detto,di consegnarti questa.

In mano teneva una busta di un colorito scuro,e come chiusura,della cera rossa con raffigurato il jolly Roger dei pirati del rosso.

La presi in mano,la osservai attentamente,era molto pulita con neanche una piega,si vede che Shanks deve aver detto a Rockstar di consegnarmela in condizioni impeccabili e ci era riuscito perfettamente.

T/n: Grazie Rock-

Quando alzai la testa per ringraziarlo,se ne era già andato,ed al suo posto era ritornato il rinomato silenzio che stavo assaporando prima del suo arrivo.

Mi misi la lettera in tasca,l'avrei letta dopo in camera,e mi avviai verso il ponte per trovare qualcosa da fare,non riuscivo a stare ferma per troppo tempo.

Appena arrivata la scena che mi ritrovai davanti non mi fece trattenere dalle risate.

Finalmente la ciurma aveva ritrovato Satch,ma il problema è che non riuscivano a farlo scendere,visto che lo avevo appeso a testa in giù attaccandolo all'asta della vela maggiore della nave.

Però visto che ormai avevo sbollito la rabbia decisi che la sua pena poteva pure cessare,così con tutta la tranquillità del mondo andai sotto l'albero maestro,e con l'agilità di un gatto mi iniziai ad arrampicare senza difficoltà.

Appena lo raggiunsi,assunsi in viso un ghigno malefico.

T/n: Allora Satch..come va?

Lui mi guardò offeso e solo ora notai che il pugno che gli avevo dato in testa si era trasformato in un enorme bernoccolo rossastro.

T/n: facciamo così,se mi perdoni alla prossima isola ti offro 3 giri di saké,va bene?

Appena lo dissi un sorriso apparse sul suo viso,ma sparì quando notò che avevo in mano un coltello e lo stavo avvicinando al pezzo di stoffa che lo teneva a mezz'aria.

~Quel sorriso...~(Ace x Reader) Where stories live. Discover now