Ritorno.

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Passarono settimane da quel giorno in cui seppi la verità: una parte di me voleva essere ancora la figlia che passava lunghi pomeriggi al parco col suo papà, un'altra parte di me voleva essere obiettiva e trattarlo come l'uomo che da quel momento in avanti avrebbe reso la mia vita una completa merda.

Non sapevo per la città chi potesse essere un uomo sotto il comando di mio padre, di conseguenza io e Niccolò non ci mostravamo mai in pubblico se non a notte buia quando andavamo in un posto sperduto dal mondo a godere della bellezza di una città spenta dal suo disordine.
Era lì che ci baciavamo, che le nostre mani si stringevano ed i nostri respiri divenivano un tutt'uno, era il nostro luogo speciale e nulla mi faceva star meglio di raggiungerlo e stare con lui.

Una di quelle sere lo vidi diverso, tentavo di legare le mie labbra alle sue ma lui sembrava così pensieroso che la voglia era nulla:
"Che ti prende?"
"Non lo so.. è tutto così calmo"
"Infatti, che bello.."
"Non parlo del paesaggio scema, tuo padre si è fatto risentire?"

"Tuo padre" odiavo anche sentirmi dire lo fosse.
"No, perché?"
"Non ti sembra strano Giusy? Non può essersi arreso così"

Mi distaccai dalle sue braccia e lui, che fino a poco prima era poggiato al cofano, iniziò a camminare nervosamente accanto l'auto.

"Grazie per avermi rovinato la serata, Niccolò" dissi infastidita
"Giusy io non sto scherzando, lo vuoi capire o no"
"Beh cogliona non sono ma evidentemente potrebbe essersi arreso dopo aver visto che sua figlia stava per morire"
"O potrebbe star creando qualcosa di più grande, ma tu pensi ogni tanto?"
"Oh coglione prenditi meno confidenza" ignorò queste mie parole e tornò seduto sul cofano.
"Mi puzza Giusy, dobbiamo chiedere a tua nonna."

La serata si concluse così e, il giorno successivo, andai dalla mia cara nonnina.
Quando entrai vidi valigie e vestiti sparsi dappertutto, non capivo cosa stesse facendo.
"Nonna?"
"Tesoro sai attenta a non inciampare, potresti strapparmi qualcosa" certo figurati se si preoccupa di me
"Nonna ti devo parlare"
"Dimmi, intanto sistemo i perizoma"
"Si può sapere dove vai?"
"Ischia, anche una signora come me merita una vacanza"
"Ma cos.. vabè, nonna papà si è più fatto sentire?"
"Zero, non so che fine abbia fatto"

Constatato fosse inutile chiedere a lei, decidemmo di lasciar perdere finché Niccolò non mi mandò una foto qualche giorno dopo.

[Ikigai ❤️]
Apri, subito 📷
[08:47pm]

Decisi di aprire senza aspettare ulteriormente, rimasi pietrificata.
Una foto, lui quando venne picchiato col sangue alla bocca e privo di sensi, accanto un bigliettino: "Non ti è bastato? Bene."

[Ikigai ❤️]
Ho chiamato la polizia, stavolta non voglio avere paura. Non uscire di casa, tra poco arriverà Filippo da te. Quando bussa assicurati sia lui.
[08:50pm]

[Giusy]
Sta attento, chiamami mentre aspetti la polizia
[08:51pm]

Credevamo l'incubo fosse finito, invece era appena iniziato.

Giusy. // UltimoWhere stories live. Discover now