11- Luke's Life, deluxe

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È cominciata la cadenza del soffrire.

Lo scriveva Cesare Pavese. Poi s'è suicidato. Una morte d'effetto per qualcuno che ha sempre vissuto sfidando l'Universo. Ebbene, è ricominciata. La grande depressione, la consolidazione di tutte le idee materialiste dedite alla perseveranza dell'ineluttabile credenza che tutti i fini sono connessi da un enorme, stratosferico, meganomalo senso di apatia emotiva. Ho vissuto sotto le ali protette della grande depressione e sotto le sue ali mi ritroverò a crepare.
Crediamo tutti di essere così invincibili da poter sfidare qualsiasi cosa. Non l'ho conosciuto, Pavese, però mi piace. Sembra simpatico. Uno pieno di vita, giuro su Dio.

Mi sono chiuso in camera e ho deciso di mettere un punto a questa situazione, di qualunque situazione si tratti. Non vedo Michael da quando si è infiltrato in camera mia e mi ha lanciato la sua lettera addosso. Si è arrabbiato perché me ne stavo sdraiato per terra ad osservare il soffitto, pensando alla grande depressione, e non lo stavo ascoltando. In realtà credo di essere entrato in una specie di viaggio astrale; ero lì, sì, ma non davvero. La mia vita è tutta un po' un viaggio astrale; corpo e anima si separano, esisto ma non troppo.

Fatto sta che ho aperto la sua lettera solo la mattina seguente, quando mi sono svegliato. Per terra. Nella stessa posizione della sera precedente. Mi è sembrato quasi di essere uscito da una capsula del tempo. Aperti gli occhi, ho tirato un respiro smorzato e il mio cuore ha ripreso a battere.

Dice che mi ama. E che mi odia per questo. E dice pure di aver tirato un pugno al muro. E non sa gestire la rabbia.
Dice sempre un sacco di cose, Michael, per questo non gli ho creduto. Quindi ho deciso di togliermi dalla circolazione per un po'. Giuro su Dio che mi manca fare nottata con lui. Guardare l'alba e poi salutarci come due sconosciuti che credono di essersi già incontrati tempo addietro.
Ma so che sta solo delirando, e ciò che ha scritto lo ha scritto perché era fatto come una pigna. Dice sempre un sacco di cose, quando è fatto come una pigna.

Quindi ho pensato che non vedendomi si sarebbe ricreduto, avrebbe aperto gli occhi. Non so se il mio piano sta funzionando. Non lo so. D'altronde, i miei piani non hanno mai funzionato. Per questo adesso sono qui.

Michael è una brava persona. Merita qualcuno che sappia ascoltare i Ramones senza iniziare a piangere come un complessato. E comunque lo amo anche io. Giuro su Dio. Anche se sono ateo.

 𝐌𝐈𝐃𝐃𝐋𝐄 𝐅𝐈𝐍𝐆𝐄𝐑Where stories live. Discover now