05

1.7K 137 66
                                    

Oggi è il mio giorno libero, grazie al cielo.

È dalla scorsa settimana che devo andare a controllare il locale, e, finalmente, ho abbastanza tempo per vedere come stanno andando gli affari.

Lo stipendio da poliziotto non mi basta per pagare l'affitto.

Mi cambio in fretta, per poi camminare sotto il sole cocente.

Impiego almeno venti minuti per arrivare al night club.

Tra un cinema e un negozio di kebab, brilla l'insegna spenta, con la scritta "Lost".
Visibile, ma allo stesso tempo invisibile.

Non si trova molto lontano dal centro, è circondato da molte altre attrazioni, quindi non dà nell'occhio.
Il nascondiglio migliore è in primo piano, dopotutto.

Entro nell'ambiente soffuso e silenzioso, lasciando sbattere la porta dietro di me.
Mi dirigo con passo calmo verso il mio studio, ma un pianto attira la mia attenzione.

Improvvisamente, l'atmosfera tranquilla scema, lasciando spazio ad una più agonizzante, con il battito impaurito del mio cuore a fare da colonna sonora.

-C'è qualcuno?- urlo a gran voce.

Forse è un addetto alla pulizia, dopotutto dovrebbe essere quasi il loro turno.

Un singhiozzo più forte degli altri mi indica la fonte di tutte quelle lacrime.
Tenendo le mani in avanti, con i pugni ben serrati, avanzo lentamente.

Sarei già scappato a gambe levate, se non fosse che è il mio cazzo di locale.

-Allora, chi è? Guarda che se non ti fai vedere chiamo la polizia.- minaccio, mentendo (ci tengo a mantenere una buona reputazione).

Un corpo tremante si alza da dietro il divanetto, a capo chino.

-Ta...Taehyung?-

Corro verso di lui, abbracciandolo, in parte sollevato e in parte preoccupato.

-Sc...scusa, Jjin, sscusa, io..- biascica tra le lacrime, mentre gli accarezzo la schiena.

-Tranquillo, Tae, tranquillo, puoi spiegarmi anche dopo.- lo rassicuro.

-Nno, no, Jin, no, te lo devo dire ora, sí, ora..-mormora, staccandosi di colpo e provando a fermare i fiumi che sgorgano dai suoi occhi con le mani.

-Okay, allora sediamoci.- lo invinto, guidandolo sul divanetto.

-Ecco, io, ehm, ho detto a Jungkook del mio lavoro.- sputa, a voce quasi inudibile.

Sono abbastanza sicuro che ora la mia mascella stia toccando il centro della Terra.

Dopo interminabili attimi in cui cerco di realizzare la cosa, sbotto:
-MA SEI PAZZO?? OH, KIM TAEHYUNG, SE SOLO HAI OSATO PRONUNCIARE IL MIO NOME, O QUELLO DEL LOCALE, TI SPEZZO IN DUE, GIURO.-

Il grigio si raggomitola su se stesso e mormora qualche scusa, che suonano come un "non voglio avere segreti con lui".

Inspiro a fondo, cercando di calmarmi e affrontare la situazione a sangue freddo.

-Okay, okay, scusami per la scenata, ma sai quanti guai potrebbero succedere se si sapesse che Kim Seokjin, un poliziotto, è anche il propretario di un night club, con giri illeciti di droga e prostituzione.-

Lo vedo annuire e seguo il suo gesto, per poi continuare:
-Ora, dimmi cos'hai detto a Jungkook e perché, senza omettere nessun dettaglio.-

-Uhm, voleva sapere di Suga, sai l'amico di RM, spacciavano spesso da queste parti.- mi guarda per essere sicuro che me ne ricordi, parlando di nuovo solo dopo il mio gesto di assenso.
-Beh, mi ha chiesto come facessi a conoscerlo e se fossi anch'io un delinquente o qualcosa del genere e, ecco, gli ho detto di essere, di essere tu sai cosa.- sussurra sempre più piano.

-Non hai detto niente quindi? Solo "sono uno stripper"?- domando curioso.

-Sí, esatto. Non dirò mai niente, senza il tuo consenso, ma volevo rendergli nota questa parte della mia vita, perché penso che possa essere quello giusto per me. Abbiamo un legame che mai ho visto in altri, provo così tante emozioni soltanto pensando al suo volto e alla sua risata, ma non posso pretendere di avere una storia seria con lui nascondendogli una fetta così imponente della mia esistenza.-

Vedendo i suoi occhi brillare, le guance colorarsi di imbarazzo e le dita stuzzicarsi fra loro, non posso fare a meno di sorridere alla tenera scena.

-Va bene, Taehyung. Capisco il tuo punto di vista, perciò ti perdono. Ti chiedo solo di far attenzione la prossima volta e di avvisarmi, cosicché io possa consigliarti l'opzione migliore, okay?-

Con un sorriso timido, annuisce più volte, per poi fiondarsi tra le mie braccia e lasciarmi tanti "grazie" sulla mia spalla.

*:・゚

Mi alzo in piedi, mettendo le mani sul tavolo e guardando in faccia ognuno dei tre ladri che ho di fronte.

Avevo programmato di finire la "riunione" in poco tempo, ma quel thailandese di merda di Ten non capisce un cazzo.

-Riassumo per l'ultima volta.-

Gli lancio un'occhiataccia, prima di riprendere anche gli altri due:
-Jaebum, Jackson, fate attenzione pure voi: voglio finire il più presto possibile.-

Ora che sono tutti sull'attenti, con gli occhi fissi su di me, inizio a parlare, cercando di tenere un tono di voce forte e chiaro:
-Allora, il nostro obiettivo è questo quadro,- alzo la fotografia rimpicciolita, per far capire meglio - il suo valore si aggira intorno ai 32 milioni di won (25000 euro circa), perciò potremo farci un bel bottino ciascuno.
Si trova nel museo centrale, quello accanto alla piazza del mercato, più precisamente nella tredicesima sala a destra dall'ingresso.
Dovremo fare qualche giro di prova prima del vero e proprio colpo, ma sappiamo già che le guardie si cambiano ogni quattro ore, di notte.
Inoltre, saremo costretti a creare una catena: uno di noi si troverà all'ingresso, un altro nel corridoio, uno ancora nella sala, e l'ultimo sul tetto.
L'azione dovrà essere veloce e senza intoppi: un solo errore potrebbe costarci molto, anche troppo.
Dopo aver preso il quadro, l'allarme scatterà nell'arco di due minuti, perciò non accetto distrazioni.
Spero che abbiate capito tutto sta volta e, in ogni caso, direi di vederci ancora una volta prima del furto.-

Annuiscono tutti, facendomi tirare un sospiro di sollievo.

-Quindi, Yoongi-hyung, quando ci incontreremo la prossima volta?-

-Domani stesso, alle 16, direttamente di fronte al museo. Sappiate che dovremo osservarlo sia di giorno che di notte, per assicurarci il successo.-

Finalmente, posso uscire e tornare da Nam, per riposarmi.

Decido di passare un attimo al supermercato per comprare da mangiare, ma una coppia di figure familiari attira i miei occhi.

Sono più che certo che una sia quella di Taehyung, mentre per l'altra ho paura di chi possa essere, a causa del colore rosso dei suoi capelli.

Mi avvicino furtivo, sperando di non dare nell'occhio.

Riesco a vederli chiaramente a pochi metri di distanza.

Vicino al mio amico c'è lui.
C'è Hoseok.

Perché è con Tae?
Perché sono usciti insieme e stanno ridendo tranquillamente?

Taehyung mi sta forse tradendo?

RUN┃yoonseokDonde viven las historias. Descúbrelo ahora