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Sono qui dalle cinque del mattino e non ho ancora avuto tempo di chiamare Taehyung, tanto meno di messaggiarlo.

L'orologio sulla parete segna le 12.30 e spero con tutto il cuore che stia ancora dormendo, che non si sia svegliato senza di me e che non abbia frainteso tutto.

È ovvio che questa cosa dello stripper non mi vada tanto giù, ma lo accetto comunque e, anzi, vorrei poterne sapere di più.

Se dovesse svegliarsi senza di me al suo fianco, potrebbe pensare che mi faccia ribrezzo o disgusto in qualche modo; o almeno, così ho capito dai suoi occhi ieri.

-JEON JUNGKOOK, CAPRA DI MERDA, SEI UN COGLIONE CON LA C MAIUSCOLA!-

Quasi prendo un infarto sentendo queste urla, provenienti da un Jin piuttosto incazzato.
È entrato nel mio ufficio senza che me ne accorgessi, troppo preso dai miei stessi pensieri, ma sbattendo la porta dietro di sé si è fatto più che notare.

Non mi lascia il tempo di replicare che mi tira uno schiaffo in pieno viso.

-Ce l'hai un cuore? Sei veramente così stronzo da far piangere un cucciolo? Non hai alcun senso di colpa, eh?- continua, puntandomi un dito contro.

Mi massaggio la guancia dolorante, sicuramente rossa, e lo allontano con l'altra mano.

-Prima di tutto, ti calmi.- comincio, ma vengo subito interrotto da un suo grido di frustrazione.

-Non mi dici cosa devo fare, okay? Soprattutto, non dirmi di calmarmi perché non mi calmo, OKAY?- replica stizzito.

-Va bene, va bene, ma dimmi almeno cosa succede. Non puoi piombare qui e picchiarmi senza un motivo.-

-Jungkook, fattelo dire, sei proprio un cafone. Taehyung ti è sempre stato accanto e ti ha aiutato ogni santa volta, ma appena ti dice lui un suo segreto, boom, non lo accetti e lo abbandoni.- si lamenta, lasciando un sospiro.

Sono uno sfigato, cavolo.

Mi siedo, abbandonando la testa tra le mani e cercando di pensare ad una soluzione.

-Non hai niente da dire?- mi riprende subito.

-Jin, sia tu che Tae avete capito male.- sospiro, passandomi una mano sulla fronte -Devo trovarlo assolutamente e parlarci.-

-Allora, muoviti, ti copro io con il turno.- mi sprona, tirandomi in piedi.

-Sí, tanto mi mancava mezz'ora, vado subito.- borbotto tra me e me, lasciandolo da solo nel mio ufficio e correndo fuori.

Una volta in auto, prendo il telefono e chiamo Hoseok, ricordando che dovrebbe uscire con Taehyung per pranzo.

Mi risponde dopo qualche squillo, salutandomi con la sua solita voce allegra.

-Hey Hoseok! Posso chiederti una cosa?-

-Certo, dimmi pure.-

-Sei fuori con Tae ora?-

-Sì, stiamo andando a mangiare, perché?-

-Come sta?-

-Penso sia triste, anche se mi ha detto che sta bene e sorride tutto il tempo.-

-Dove andate a mangiare? Devo parlargli un attimo.-

-Ehm, penso che andremo al sushi, sai quello con l'insegna verde vicino a Zara.-

-Okay, grazie Hobi. Ah, per favore, non dirgli che sono stato io a chiamarti.-

*:・゚

Nam si ferma, voltandosi verso di me:
-Okay, Yoon, io sono arrivato, mi devo preparare per stasera e qui vendono la roba migliore.-

Annuisco:
-Quindi stasera non torni a casa, giusto?-

-Insomma, chiamarla "casa" è un po' esagerato, ma vabbè. In ogni caso, penso che tornerò verso le sette del mattino, ho un po' di feste nella lista.- risponde, dopo averci pensato un momento.

-Okay, io mi sa che farò un giretto al museo da solo, per essere sicuro di ogni possibilità e trovare una soluzione ad ogni eventuale errore. Domani sarà un lavorone con quei tre coglioni.- sospiro, facendo ridere il mio amico.

Mi dà una pacca sulla spalla, salutandomi e augurandomi buona fortuna.

Ricambio e vado verso la mia meta, sperando di non metterci troppo.

Mi fermo, però, notando le stesse due figure di prima sedute su una panchina lí davanti.

Dovrei passare e fare finta di niente?
No.
Non posso mettere a rischio il colpo.

Sto per girare i tacchi, quando sento il "Ciao!" di Taehyung, che mi intrappola.
Alzo gli occhi al cielo, per poi mettere su il sorriso più falso che abbia mai fatto:
-Hey, Tae.- lo saluto, avvicinandomi.

-Cosa ci fai qua in giro? Di solito dormi a quest'ora.- mi chiede il grigio, proprio di fronte alle orecchie attente dell'altro stronzo.

-Avevo bisogno di un po' d'aria, sai a casa le cose non vanno molto bene...- mento, sperando di potermene andare subito.

-È ancora per la tua ragazza?- chiede Hoseok, facendomi venire voglia di tirargli una sberla.

Qualcosa negli occhi di Taehyung scatta: forse ha finalmente capito di avere il poliziotto che mi dà la caccia proprio al suo fianco.

-Ah, si, Dahyun, giusto? È da un po' che le cose vanno male, no?- sta al gioco, tirando fuori le sue migliori abilità di recitazione.

Annuisco, fingendomi affranto con un piccolo sospiro:
-Già, devo schiarirmi le idee e capire se ne valga la pena di continuare questa storia.-

-Capisco.- mormora Tae.

Hoseok sta per dire qualcosa, ma vengo salvato da un urlo:
-TAEHYUNG!-

Il nominato gira la testa verso un poliziotto trasudato.

Da come gli occhi del grigio si riempiono immediatamente di lacrime, immagino che sia il fantomatico Jungkook.

Ci raggiunge correndo, prendendo tra le mani il viso del suo (forse) futuro ragazzo e fissa lo sguardo nel suo, evidentemente preoccupato.

Tossisco, leggermente a disagio, alzandomi e facendo segno a Hoseok di fare lo stesso.

Ci allontaniamo, lasciando i due piccioncini da soli.

-Beh, mi sa che la nostra uscita è finita qui.- sussurra divertito il rosso.

-Perché sei uscito con Tae?- chiedo tutto d'un tratto, curioso.

-Per passare un po' di tempo con lui forse?- ribatte, alzando un sopracciglio.

Gli tiro uno schiaffetto sul braccio, per poi puntargli l'indice contro:
-Voglio la verità, stronzo.-

-Beh, se la metti così, volevo sapere di più su di te Minjun, ti trovo carino.- rivela, con un dolce sorriso.

Sento il viso avvampare, ma non posso e non devo cadere ai suoi piedi.

-E allora? Io non sono minimamente interessanto a te; stai solo sprecando il tuo tempo.- replico, incrociando le braccia e cercando di guardarlo in modo duro.

-Guarda che ho visto come sei arrossito, tesoro.- dice, tirandomi le guance con una leggera risata.

Probabilmente ora sono più rosso dei suoi capelli.
Mi sento terribilmente a disagio, perciò tolgo le sue mani con forza e scappo via, seguendo il ritmo impazzito del mio stupido cuore.

nota autrice:
se vi interessasse, ho pubblicato la one shot namkook, per leggerla andate sul mio profilo e aprite la storia "bts one shot" :)
ily

RUN┃yoonseokWhere stories live. Discover now