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-Ed ora, una notizia flash! Il ricercato Min Yoongi, famoso per i suoi furti, è tornato in Corea. Fate dunque attenzione ad un ventiseienne basso e spesso vestito di nero, come nella foto qui affianco. Se lo notate, non esitate a chiamare le autorità! La polizia è già sulle sue traccie, ma non è ancora stata trovata una pista plausibile.-

Schiaccio con forza il pulsante del telecomando, spegnendo quel maledetto apparecchio che mi ha appena condannato.
Sapevo di star facendo una cazzata, ma non pensavo che mi avrebbero scovato così velocemente.

Qualcuno deve aver fatto la spia, per forza.

Esco dal camerino di Taehyung e mi dirigo verso la grande sala, dove il grigio sta sonnicchiando insieme a Namjoon. Poco lontano, Seokjin sta contando del denaro, probabilmente per pagare i lavori del locale.

-SVEGLIA SVEGLIA!- urlo con tutto il fiato in corpo, battendo forte le mani e spaventando il proprietario.

-Che cazzo fai, Yoongi?! Torna a guardare la tv.-
-L'ho appena spenta, visto che stavano parlando di me.-

Resta di sasso, ma noto che le sue orecchie si colorano di un leggero rosso, come se ne sapesse qualcosa.
-Seokjin, mi offri ospitalità e poi vai in giro a dire che sono tornato?- sibilo, fingendomi offeso e sperando di smuoverlo.
-M..ma che dici! Non potrei mai!- si affretta a replicare, alzando un po' troppo la voce.

-La smettete...di fare casino...- sussurra Nam, rigirandosi sul divanetto.

-Seokjin. Lo so che nascondi qualcosa, quindi sputa il rospo.- lo minaccio, avvicinandomi a lui.
-Ecco, può darsi che, per sbaglio eh, io abbia detto "Min Yoongi sta tornando" mentre ero al telefono con Taehyung, e può darsi che un certo Jung Hoseok mi abbia sentito...- bisbiglia, talmente piano che penso di non aver sentito bene.
-Serio?-
-Ehm..-

Non ha il tempo di darmi una risposta sensata che mi ritrovo a tenerlo per il colletto, con il suo viso a pochi centimetri dal mio.
-Ti uccido.-

*:・゚

-Sunmi ti vuole subito.- mi informa un poliziotto di cui non ricordo il nome.

Annuisco velocemente e corro verso il suo ufficio, sperando di non trovarla arrabbiata.

-Hoseok, finalmente: è da prima che ti cerco. Dov'eri finito, uh?- mi attacca appena varco la soglia.
-Ehm, ho avuto a che fare con dei giornalisti un po' ficcanaso...-
-E così, ora, tutto il Paese sa che Min Yoongi è tornato, ancora prima che lo sappia lo stesso dirigente della polizia. Perché non mi hai informato subito, eh?-

Rimango qualche minuto in silenzio, non sapendo esattamente come rispondere ed evitando di pararmi il culo, perché la infastidirei maggiormente.

-Mi dispiace, Hoseok, ma da quando ti ho affidato il compito di trovare quel ladro, non sei più lo stesso e non accetto questo tipo di comportamento. Sono stata clemente fin'ora, ma mi hanno detto che hai lasciato andare diversi delinquenti e non posso più far finta di niente.- comincia, facendomi rabbrividire.

-Hoseok, sei esonorato dal tuo incarico e ti consiglio di non tornare in centrale fino ad almeno la prossima settimana. Riposati e riprenditi, per favore; così non puoi andare avanti.-

Abbasso la testa e mormoro un "grazie", prima di uscire dalla stanza con le spalle incurvate.

Ho fatto un casino.

Ora non ho alcuna possibilità di trovare Yoongi.

[...]

-Hobi! Che fai qua tutto solo? Non è da te!- esclama Jimin, raggiungendomi sulla panchina.
-Eh...storia lunga- accenno una risatina, prima di rivolgergli la stessa domanda.
-Oh, io stavo solo facendo una passeggiata, sai oggi è una bellissima giornata.-

Cade un silenzio imbarazzante tra noi, visto che nessuno ha idea di come continuare la conversazione.
Jimin si mette persino a fischiettare, ma peggiora ulteriormente la situazione.

-SUGA! DOVE CREDI DI ANDARE??- sentiamo d'un tratto.

-Era...Jin hyung?- mormora il biondo accanto a me, confuso.

Sposto lo sguardo per tutto il parco e oltre la strada, notando un individuo dalle spalle larghe gesticolare sul ciglio del marciapiede.

Poco più in là, una figura familiare si sta allontanando da Jin con un passo frettoloso.

Suga.
Improvvisamente, faccio caso al nome che è stato urlato.
Suga.
Anche chiamato Min Yoongi.

-Oddio, è lui.-
Mi alzo di scatto e, senza nemmeno salutare Jimin, parto all'inseguimento, come se ormai fossi programmato per corrergli dietro.

-YOONGI! ASPETTA, YOONGI!-

Grido il suo nome più volte, provando a fermarlo, ma quando si gira e mi riconosce, si affretta.

Devo porre fine a questo suo vizio di fuggire continuamente da me.

nota autrice:
giuro che da sabato ricominceranno gli aggiornamenti regolari, perdonate quest'assenza

RUN┃yoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora