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Non ho idea di dove sia finito Hoseok o se mi stia ancora seguendo, ma ho intenzione di tornarmene in Giappone il prima possibile.
Volevo portare a termine l'affare con l'aiuto di Nam, ma ora come ora non posso aspettarlo, sto rischiando troppo.

Spero veramente di aver depistato quello stupido poliziotto e di non averlo portato alla stazione con me: dopotutto, ho preso così tante svolte che stavo per perdermi io stesso.

Tengo le braccia conserte, controllando di sentire ancora la consistenza del denaro nelle innumerevoli tasche della mia giacca, e raggiungo uno dei binari.

Dovrei partire per Daegu, dove è stato stabilito il luogo d'incontro per lo scambio, ma, non sapendo se io abbia seminato davvero Hoseok, decido di prendere un treno per Busan, giusto per portarlo su un'altra strada e rimanere al sicuro.

Salgo velocemente, per poi attraversare diversi vagoni e sedermi accanto alla finestra.
Tiro un sospiro di sollievo, sentendo la voce robotica della stazione annunciare la partenza.

Ma canto vittoria troppo presto, perché, appena il mezzo inizia a muoversi, noto quella dannata chioma rossa farsi strada tra i passeggeri.

Non ha neanche più senso scappare, perciò copro semplicemente il mio volto con un giornale, lasciando la testa indietro e fingendomi intento in un pisolino.

-Yoongi, lo so che non stai dormendo.-
Mi sa che il mio "travestimento" non ha funzionato.

-Che palle che sei, Jung. Mi lascerai mai in pace?-
-Mi chiami per cognome adesso? Non mi calpestare i sentimenti così.-

Mette su un tenero broncio e sono quasi tentato di pizzicargli le guance.
Si siede accanto a me, lanciandomi uno sguardo e sorridendo.

-Che c'è?-
-Niente, Min. Sei solo molto bello.-

Gli dò uno schiaffetto sulla spalla, improvvisamente agitato, mentre sento il viso andare a fuoco.

-Quando arrossisci sei ancora più carino, sai?-

Tossisco un paio di volte, sentendomi in punto di morte, senza rispondergli: questo giornale è diventato incredibilmente interessante.

-Oh, dai Yoongi, non vorrai fare scena muta per tutto il viaggio...fino a Daegu ce ne vuole di tempo...-
-DAEGU?!- urlo sorpreso, attirando qualche sguardo di disapprovazione da parte degli altri passeggeri.
-Ehm, non sapevi che questo treno portasse a Daegu?- mi chiede perplesso, alzando un sopracciglio.
Scuoto la testa e capisco di avercela nel culo.

Ora depistare Hoseok sarà ancora più difficile.

-Senti, Yoongi.- comincia, venendo subito interrotto.
-Smettila di chiamarmi così che mi fai beccare, porca troia. Chiamami Doyoung, okay?- sussurro, forzando un sorriso.
-Non so se ti ricordi, ma io sarei un poliziotto, quindi, ecco, ti abbiamo già beccato...-
-Vuoi dirmi che ci sono altri sbirri sul treno?-

Ora inizio ad agitarmi sul serio: non ho le forze per affrontare un'intera pattuglia, nemmeno per fuggire, e, soprattutto, mi sento in qualche modo tradito da Hoseok. Pensavo che ci fosse una specie di intesa fra noi, che non mi avrebbe più sbattuto in galera alla prima occasione, ma a quanto pare mi sbagliavo. Gli importa solo della carriera, che egoista.

-No, tranquillo. Nessuno alla centrale sa che sono qui, in realtà non mi vedranno più per almeno una settimana, visto che sono stato sospeso.- rivela con una risata amara.

Mi sento tremendamente in colpa per averlo subito visto sotto una brutta luce nella mia testa, perciò mi fiondo tra le sue braccia e lo tengo stretto, sperando di confortarlo.
Lui rimane immobile sotto il mio tocco, probabilmente stupito da questa mia dimostrazione d'affetto.

-Cosa stai...cosa stai facendo?- mormora, mentre cerca di svegliarsi dallo stato di trance e ricambiare l'abbraccio.
-Sto provando a farti sentire meglio, non percepisci il mio amore?- replico con un tocco di ironia, ottenendo un sorriso sincero da parte sua.

-Che carino che sei, Yoonie.- bisbiglia, accarezzandomi i capelli con le dita, mentre sprofondo nel suo petto.

Non dò peso al fatto che abbia nuovamente usato il mio vero nome, perché troppo distratto da quanto suoni bene detto dalle sue labbra.

Mi perdo nelle carezze continue che riserva alla mia cute, nel calore che mi trasmette, nella confortante sensazione che sento stando così vicino a lui.

"Tra tutto, dovevo nascere proprio ladro?" penso, prima di lasciare che le mie palpebre si chiudano e il mio respiro si regolarizzi.

*:・゚

Sto facendo un'enorme cazzata.
Potrei finire licenziato, sotto processo, in carcere, e chissà cos'altro, ma non posso fare a meno di Yoongi.
Non mi è mai interessato nessuno come lui, non ho mai sentito così tante farfalle nello stomaco come ora, non ho mai desiderato baciare qualcuno così ardentemente.

Lo osservo dormire beato tra le mie braccia, con i capelli scompigliati a causa delle mie dita. Ha una guancia schiacciata contro il mio petto, che lo rende ancora più adorabile, per non parlare poi del leggero rossore che colora le sue gote.

Prendo la sua mano ed inizio a giocarci, sentendo un bisogno irrefrenabile di esprimere i miei pensieri.

-Min Yoongi, Jung Hoseok.- sussurro, più a me stesso che a quel gattino addormentato -Due persone così diverse, ma così compatibili. Mi hai rubato il cuore sin da subito, con quegli occhietti vispi e quel sorriso infantile, ma forse avrei dovuto aspettarmelo da un ladro bravo come te.-

Esalo un profondo sospiro, prima di continuare, con la voce un po' più incrinata.

-Quanto vorrei poterti conoscere, poter approfondire il nostro legame, poter baciarti e coccolarti. So bene che eravamo destinati: sento chiaramente il filo che ci collega, come se dipendessimo l'uno dall'altro. Dette ad alta voce, tutte queste cose sembreranno ridicole, ma non sono mai stato così serio in vita mia. Yoongi, sono convinto che ci debba essere qualcosa fra di noi, eppure, ho paura. Ho paura a parlartene quando sei sveglio, ho paura a raccontarti di tutte le sensazioni incredibili che mi fai provare, ho paura a dichiararmi. Non voglio perderti, però, allo stesso tempo, qualcosa mi dice che tutto questo ci porterà solo guai.-

Faccio un altro grande respiro, cercando di mantenere la voce stabile.

-Perché mi piaci così tanto, Yoongi? Con quale cattiveria l'universo ha deciso di farti entrare nella mia vita e di scombussolarla? Non capisco più niente di quello che tormenta la mia mente, so solo che non riesco a lasciarti andare.-

Passo velocemente il dorso della mano sulle mie palpebre, bloccando le lacrime in arrivo, mentre sento Yoongi muoversi alla ricerca di una posizione migliore.

Poi, con gli occhi ancora chiusi e la voce impastata, sussurra:
-Anche tu mi piaci, Hobi-

nota autrice:
fino al capitolo 22, aggiornerò il mercoledì e il sabato

RUN┃yoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora