epilogo

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Alla fine, eravamo stati presi tutti.

In un modo o nell'altro, eravamo stati incastrati tra le mura della centrale, costretti in un interrogatorio, ad eccezione di Hoseok, del mio Hoseok.

Non avevo aperto bocca finché non era tornato dall'ospedale, dove si erano presi cura di lui ed avevano rimosso quella dannata pallottola che avrebbe dovuto colpire me al suo posto.

Quando, però, ebbi l'occasione di abbracciarlo e il permesso di assaggiare nuovamente le sue labbra, mi ero lasciato andare, assecondando ogni capriccio della polizia, fino a giungere al processo.

Jimin e Seokjin erano riusciti a scamparsela, convincendo la giuria di essere innocenti, chi con un bel sorriso, chi con parole audaci.
Si erano poi trasferiti in Taiwan, e, a quanto dicono le lettere che ancora ci mandano, hanno preso dimora fissa lí. Seokjin ha aperto nuovi locali, stavolta legalmente, con l'assistenza di Jimin.
Per quanto riguarda il night club che aveva in Corea, ha lasciato un certo Chittaphon con un cognome impronunciabile a tenere in piedi il giro.

Jungkook e Taehyung, invece, se l'erano cavata per mancanza di prove concrete, riuscendo così ad ottenere una pena minima che avevano deciso di scontare pagando la cauzione, abbastanza ridotta.
A volte, vengono ancora a trovarci, raccontandoci che stanno cercando di farsi strada nel mercato musicale, come duo di cantanti.
Ho fiducia in entrambi e nelle capacità che hanno, perciò credo proprio che riusciranno a raggiungere ciò a cui auspicano di più.

Namjoon aveva accettato il verdetto di colpevole, chiedendo però di essere messo in isolamento a scontare gli anni assegnati dalla condanna, senza dover propriamente partecipare alla vita che si svolge nel carcere. Era stato accontentato e, purtroppo, non ho avuto modo di incontrarlo, dovendo racimolare notizie su di lui da qualche guardia un po' corrotta, abbastanza da dirmi come fosse tremendamente dimagrito e come spendesse le sue giornate a leggere libri piuttosto che guardare fuori dalle sbarre. Questo finché non suonò l'allarme, avvisandoci della fuga di un detenuto.
Non è mai stato trovato e non ho più ricevuto informazioni su di lui, ma lo conosco come un fratello e so bene che si trova al sicuro da qualche parte, con una nuova vita.
Il nome RM non viene scritto a caratteri maiuscoli per nulla.

Ovviamente, la pena maggiore fu destinata a me, il pericoloso Min Yoongi che da tanto tempo sfuggiva alle grinfie della polizia. Ho cercato di impietosire la giuria e il giudice, raccontando la mia storia con qualche aggiunta, e sono riuscito ad ottenere un verdetto un po' più tenero nei miei confronti.

Hoseok, dopo aver saputo il risultato del mio processo, aveva fatto di tutto, dall'insultare il giudice al semplice disturbare con schiamazzi e urla, pur di avere la mia stessa pena.
Non la ottenne, poiché non aveva così tanti crimini come me ㅡanzi, era stato uno dei migliori poliziotti per molto tempoㅡ eppure riuscì a farsi portare nella mia stessa cella, in modo da tenermi compagnia in questo inferno.

In carcere, ha litigato con ormai tutte le guardie penitenziarie, solo per potermi stare accanto, facendo un gran baccano e guadagnandosi anni in più.
Io, al contrario, ho cercato di essere il più educato possibile, nella speranza di ottenere una riduzione della pena per buona condotta, cosa che effettivamente poi è avvenuta.

In questo modo, siamo riusciti ad arrivare allo stesso ammontare di anni da scontare, senza passare nemmeno un giorno lontani.

Hoseok, sotto il falso nome di Hojong, è riuscito a fare amicizia con la maggior parte dei detenuti: rallegra gli innocenti, balla con i più terrificanti e scherza con le guardie. Quando deve, inoltre, fa uscire un lato piuttosto serio ㅡe attraente, a parer mioㅡ, in modo che chiunque segua le sue istruzioni senza fiatare.

RUN┃yoonseokWhere stories live. Discover now