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Busso per l'ennesima volta alla porta di Hoseok, senza ottenere risposta.

-Kook, forse non è neanche in casa...- sussurra Taehyung, al mio fianco, mentre mi tiene la mano, in agitazione.

-E dove potrebbe essere?- replica Jin irritato, giusto dietro di noi, accanto a Namjoon.

-Sfondo la porta.- mormoro in rimando, non trovando altre soluzioni.

-Ma sei scemo?- ribatte Jin, tirandomi un coppino alla nuca.

Tra i sospiri degli altri due, cominciamo un battibecco inutile, vittime dell'ansia che ci sta assalendo.
Dopo qualche insulto, però, sentiamo la serratura scattare e immediatamente cala il silenzio, nell'attesa trepidante di vedere Hoseok e poterlo informare di quello che sta per succedere.

Il rosso si presenta con gli occhi socchiusi, senza maglietta e ricoperto di succhiotti, con le guance tendenti al colore dei capelli, ora scompigliati.

-Hobi, chi è?- chiede una voce assonnata, seguita da un piccolo sbadiglio.
-Torna a letto, Doyoung. Non è per te.- risponde Hoseok, con uno strano tono di voce.

-Ditemi.- ci incita, con uno sguardo tagliente.

-Scusa, hyung, non volevamo disturbarti...- sussurro, a disagio.

-E invece sí- ribatte Jin, facendosi avanti -Sei in un terribile guaio, anzi, siete in un terribile guaio. Sia tu che """""Doyoung""""".-

Alza un sopracciglio, confuso, mentre Namjoon si accinge a continuare il discorso.
-Sí, Hoseok, sappiamo che Yoongi è da te e purtroppo lo sa anche la polizia. A breve, verrano qui, per questo siamo corsi ad avvisarvi, anche se non approviamo molto il vostro rapporto. In ogni caso, questo non è il momento adatto per le parole, dobbiamo allontanarci, e in fretta.-

-Mi state prendendo per il culo o cosa? Ma tu chi sei, poi?- borbotta il rosso, perplesso.

-È un amico di Yoongi, potresti averlo già visto da qualche parte, ma direi di lasciare le presentazioni a dopo. Comunque, hyung, è tutto vero, perciò muovetevi a prepararvi, noi vi aspettiamo giù.- replico io, mentre i suoi occhi si allargano sempre di più a causa dello shock.

-Oh cazzo.-

*:・゚

Porca troia, porca troia, porca troia, porca troia!

Impiego qualche momento per muovermi, correre verso la stanza da letto, dove mi fermo di nuovo alla vista di Yoongi.
È tornato tra le coperte, ha gli occhi chiusi e le labbra lucide, il naso e le guance sono di un rosa tenue, e sono quasi tentato di lasciarlo riposare.

Mi avvicino lentamente, fino a sdraiarmi al suo fianco, ed inizio a carezzargli il viso, delicatamente.
Mugola sotto il mio tocco e sporge il labbro in fuori, come a chiedermi un bacio che non esito a dargli.

-Yoon, dobbiamo alzarci- bisbiglio, continuando a coccolarlo.

-Perché? Io voglio stare qui con te...- si lamenta con un tenero broncio.

-Piccolo, anch'io lo vorrei, ma non possiamo. La polizia ci è alle calcagna.-
-Ma sei tu la polizia, che stai dicendo?- mormora, assumendo un'espressione perplessa, ma senza aprire gli occhi.
-Il resto della polizia, a quanto pare, ha scoperto dove ti trovi e con chi sei, quindi non so quanto io sia ritenuto innocente al momento...- replico, afflitto.

Salta subito in piedi, incredulo, con le sopracciglia sollevate e gli occhi sgranati:
-Stai scherzando?-

-No, Yoongi. Dobbiamo preparci e andare via, gli altri ci stanno aspettando giù.- lo sprono, spingendolo verso l'armadio.
-Gli altri?-
-Sí, Jungkook, Jin, un tizio che dovrebbe essere un tuo amico e quello che penso sia Taehyung. Dobbiamo fare in fretta, su, muoviamoci!-

Raccogliamo qualche cambio molto velocemente, aggiungendo un po' di cibo e bevande nel borsone, controllando di non lasciare tracce del passaggio di Yoongi, e in una decina di minuti siamo fuori.

Chiudo la porta, mentre il moro si attacca alla mia schiena, poggiandoci la guancia.

-Yoonie...-
-Aspetta, ti prego. Era un momento così sereno, non voglio che finisca così in fretta. Voglio abbracciarti ancora per qualche secondo, per favore- sussurra, timidamente.

Sorrido, sentendolo stringermi più forte, e accarezzo le sue mani giunte sulla mia vita. Intreccio le nostre dita, mentre il suo respiro rallenta, rilassandomi.

-Okay, sono pronto.- afferma dopo qualche minuto, staccandosi da me e facendomi sentire un improvviso vuoto.

Mi volto e gli lascio un piccolo bacio sul naso, che arriccia in risposta.

-Ora lo sono anch'io.-

Intrecciamo le nostre dita, tenendoci saldamente per mano, quasi come se avessimo paura di perderci nel breve tragitto verso il parcheggio.

Non appena raggiungiamo la nostra meta, però, il suono più famigliare di tutti si diffonde nell'aria, facendomi venire la pelle d'oca.

La testa di Jungkook fa capolino dal finestrino di un'auto verde scuro, sicuramente noleggiata.
-Salite! Che cazzo aspettate, non la sentite la sirena?- urla, invitandoci con la mano.

Trascino Yoongi in una piccola corsa, che ci permette di raggiungere il veicolo in poco tempo, mentre i poliziotti si fanno sempre più vicini.

-Andiamo, andiamo!- ordina Jin, battendo la mano sulla spalla di Jungkook, alla guida.

-Cosa facciamo se ci riconoscono?- chiedo, tenendo tra le mie braccia il corpo di Yoongi, poiché tutti i posti sono occupati.

-Namjoon, forse è meglio se spieghi tutta la situazione- sussurra Taehyung, aprendo finalmente bocca.

-Allora, stavo cercando di raccogliere un po' di denaro in giro, quando sono capitato in una strana conversazione. Ero in un piccolo negozietto e giusto a qualche passo da me un uomo si è messo a parlare al telefono, dicendo che avevano scoperto il nascondiglio del "famoso ladro Min Yoongi" e che un poliziotto lo stava aiutando a nascondersi. Sono corso ad avvisare Jin, che insieme a Jungkook, ha deciso di abbandonare il turno e andare a prendere Taehyung. Dopodiché, siamo venuti da voi.- si passa una mano fra i capelli, aggiungendo amareggiato -Quindi, sí, dovrebbero già sapere la nostra identità, o almeno quella dei poliziotti che ci fanno compagnia. Mi dispiace.-

Senza neppure farlo di proposito, bestemmio.









nota autrice:
stay tuned per il doppio aggiornamento

RUN┃yoonseokWhere stories live. Discover now