Ricorda che io non (ti) dimentico mai.🔥

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La finale era alle porte. Speravo che Natasha, Byron e gli altri vincessero, solamente per Dark.
Volevo che alzassero la coppa e celebrassero la vittoria in tutta tranquillità. Non ero pronta a uno scontro con lui, avevo quasi paura di rivolgergli la parola.
Mia madre era venuta con me, con la scusa che "sono troppo piccola per stare novanta minuti sugli spalti, circondata da sconosciuti". Non aveva tutti i torti, però non sono una sprovveduta, sapevo - e so! - difendermi; inoltre, era pomeriggio, mica sera!

Quando mi ero seduta sulla tribuna, avevo avvertito freddo. Il clima era temperato, era inequivocabilmente una mia reazione incoscia. Nel momento in cui Ray stava facendo la sua apparizione a bordo campo, un brivido mi aveva percorso tutta la schiena. Speravo mi vedesse, ma al tempo stesso no. Come nascondermi, come parlargli? Questo era un dilemma amletico.
Ma l'attimo in cui ero andata nel panico più totale - prima dell'inizio della partita - è stato quando mi aveva notata. Gli occhi neri e cattivi di colui che si faceva chiamare 'Comandante' da me e dai miei ex compagni avevano trapassato gli occhiali, altrettanto scuri e meschini, per penetrare nei miei occhietti azzurri. Nell'istante immediatamente dopo avevo giocherellato con una ciocca dei miei capelli biondi.

Ray's pov
La partita stava per avere inizio ed Etra si era già accomodata in tribuna. Il raggio oscuro delle mie iridi avevano perforato la barriera dei miei occhiali per raggiungere i suoi piccoli specchi d'acqua che cercavano un confronto anche se infimo con me. Mi dispiace aver lasciato la Royal Academy, solo per lei. Sarei rimasto molto volentieri al suo fianco per guidarla ancora. Evidentemente, per lei varrà lo stesso. Mi auguro che dopo i festeggiamenti della fenomenale Zeus ci sia l'occasione di parlarci. È da più di una settimana che non la vedo e mi manca allenarla, figuriamoci sentire la sua voce.

«Date il massimo. Dobbiamo vincere.» mi ero seduto sulla panchina, lasciando posizionare i miei ragazzi sul campo. Etra, vincerò per te.

«Comandante, con lei e il Nettare degli Dei vinceremo sicuramente!» Byron Love è il giocatore più forte della Zeus. Utilizzando quella sostanza, pur essendo illegale e assimilabile alla droga, le sue doti superavano persino quelle di Etra e di Jude, i miei protetti.

«È sbagliato...» Natasha aveva preso l'elastico da un polso per legarsi i capelli in una coda di cavallo. La sua voce era bassa, ma tediata. Il viso lievemente pallido.

«Cos'è sbagliato nel desiderare la vittoria in una finalissima come questa?» sarà la partita che terrà incollati allo schermo milioni di telespettatori in tutto il mondo. Certo, non quanto una finale dei mondiali, ma sicuramente sarebbe un peccato perdersi uno show del genere!

«Bere una pozione come quella.» la tensione che mostrava la russa si faceva sentire. A me non toccava affatto. «Lei non sa allenare... Ma soprattutto, non sa perdere.» Etra ci guardava con un accento triste e Natasha ricambiava i suoi sguardi, sentendosi in colpa. Da quando in qua sono migliori amiche?

«Kozlova, svegliati. Se non vuoi vincere. cambia squadra.» questa ragazzina mi stava scocciando. «Vai alla Raimon!»

Lei se n'era uscita con un sospiro, io attendevo il fischio d'inizio con impazienza.

«Non so come Etra l'abbia sopportata per tutto questo tempo...» semplice, tra noi c'è un ottimo feeling! «Al di là di questo, sto prendendo in considerazione l'idea di lasciare la squadra... A malincuore.» ovviamente, per causa mia. Ma perché stava mettendo in mezzo la mia protetta? Quanta invidia, Natasha!

«Se non sarà la Zeus ad alzare la coppa, sappi che sei tagliata fuori dalla squadra.» Percival Travis era seduto in tribuna. Dopo l'esonero dalla Cherry Blossom, la sua ex squadra, intendeva ripartire da una nazionale... Il sogno di Natasha è di averlo alla Zeus. Lo so perfettamente, non sono stupido. Lei lo stava contemplando mentre si sbottonava la giacca di pelle color bronzo con una mano e con l'altra beveva la sua gassosa. Anche Etra lo saprà, il triangolo di sguardi lo conferma.

I ċaռ't ɛsċaքɛ ʄʀօʍ ʏօʊ. ᯾ Ŕѧʏ ÐѧяҡWhere stories live. Discover now