Assoggettata da lui, perfino nei sogni.🔥

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Ero concentrata su fisica: il flusso del campo magnetico e cinquecentomila altre formule. La mia testa, a momenti, scoppiava. Da più di un'ora la mia capoccia era su quel dannato libro di testo di duecento pagine. Sobbalzo quando qualcuno bussa.

«Chi è?»

«Dark sta entrando. Vedi di non farlo arrabbiare.» tremo, mentre sento mia madre scendere le scale. Perché l'ha invitato?!

«Buonasera, cucciola.» prima che possa controbattere, Ray entra e chiude la porta, senza dare però un giro di chiavi. Si è reso conto che stavo studiando e che non sono in vena di fare due chiacchiere allegramente...

«È diventato il mio psicologo, oltre che allenatore?» la mia è una battuta, ma si vede che l'ha presa sul serio...

«C'hai azzeccato in pieno. Pleione ritiene utile che io ti faccia da psicologo.» così se la spassa con lui ogni volta che viene a casa nostra? No, non ci sto!

«Caspita, cosa le è toccato!» si siede sul mio letto e mi invita a fare lo stesso. Mi sposto dalla sedia rotante della scrivania al bordo del letto, non troppo vicina a lui.

«Allora...» prende carta e penna. «Spiegami il tuo problema.»

«L'eccesso o la mancanza di libido...» dopo venti secondi di silenzio, la mia mente mi ha obbligata a dire così. Vorrei sotterrarmi. Il mio problema non è propriamente quello... Solo in parte...

«Capisco. Dunque, hai bisogno di innamorarti.»

«Sarebbe geniale se non avessi paura di essere ferita e se non avessi dei criteri rigidissimi.» il mio catastrofismo non sfalda tuttavia i tentativi di aiuto di Ray.

«Bevi con piacere gli alcolici?» è uno scherzo?!

«Per niente, sono astemia.» lo invito con un cenno a chiarirmi la sua posizione. La sua tattica è ubriacare le ragazze e/o le donne per farle cadere ai suoi piedi oppure conquistarle come si dovrebbe generalmente fare?

«Io bevo di rado. Tollero soltanto vino e champagne.» scrive qualcosa. «Ti posso chiedere il perché questa scelta?» drastica o meno, che sia, è pur sempre una mia decisione. Solo il pensiero di andare fuori di testa per conferirmi a un uomo nel vero senso del termine, mi fa ribrezzo.

«Semplice, sta tutto nel mio sconfinato razionalismo.» non ha ancora staccato la matita dal foglio... «Uno, non voglio andare incontro a malattie del fegato, altri rischi per la salute, o comunque diventare dipendente. Due, odio lasciarmi andare e perdere il controllo di me stessa e del mio corpo.» ed è proprio ciò che ho fatto prima... Rispondere a Dark senza pensarci troppo. Me ne sto pentendo e mi vergogno solo a pensarci.

«Hai mai aperto le gambe?» arrossisco e accavallo le gambe. Si sta spingendo un po' troppo oltre...

«No, sono vergine e non ho mai dato né ricevuto un bacio sulle labbra.» annuisce. Sì, però sto esagerando anch'io. Sarà anche il mio "psicologo", ma pretenderei una certa segretezza. «Lo so, sono solo una bambina...»

«Che sa dare il giusto peso a ciò che vive e sperimenta.» sorrido e abbasso lo sguardo sulle mie cosce, inguardabili come il resto del mio fisico. Senza che me ne renda conto, Ray mi bacia, dandomi una botta di autostima, che sale fino a raggiungere un notevole picco. Scioccata, ricambio, e mi stacco prima che si allontani dal mio viso.

«Ha una spiegazione... P-Per questo?»

«Potevi tirarmi uno schiaffo, se ti faccio tanto schifo.» si ferma, per poi sussurrarmi un'altra frase, che mi fa rabbrividire. «Per me, significa che mi vuoi. Anzi, ci vogliamo entrambi.»

I ċaռ't ɛsċaքɛ ʄʀօʍ ʏօʊ. ᯾ Ŕѧʏ ÐѧяҡWhere stories live. Discover now