Non finisco mai di mettermi in pericolo.🔥

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Sono finalmente uscita dal locale. Quella musica mi stava trapanando le orecchie, oltre a farmi venire il mal di testa. Sbuffo ancora mentre cammino verso casa mia a piedi. Non è vicinissima, sono dieci minuti a piedi... Ma non ho alternative.

Natasha's pov
Io e Percival siamo in una stanza riservata al personale della discoteca. È piuttosto particolare, perché c'è un camerino, un armadio, uno scaffale che sorregge il telecomando e una televisione di ultima generazione, parecchie luci, tantissimo alcol e per finire un bel divano.

«È quasi più bello della mia camera, qui!», esclamo, febbricitante, mentre ci sediamo sul divano.

«Non mi aspettavo una stanza così. Ma almeno qui c'è decisamente meno confusione.» ha ragione, qui dentro la musica rimbomba poco.

«Guarda quante bottiglie di vodka ci sono!» me le scolo una ad una. Voglio vincere la sfida e fare sesso prima di Etra. Devo farlo! E glielo dirò! La sua faccia sarà uno spettacolo tragicomico! «Percy, bevine qualcuna anche tu!»

«Natasha, io voglio ricordarmi questa serata. Non esagererò!» faccio spallucce e comincio a trangugiare la prima bottiglia.

«Finalmente abbiamo un'occasione di stare da soli, che non sia ad allenamento.» mi avvicino e lo guardo come se stessi pensando a una scena di un film o alla pagina di un manga spinto.

Percival's pov
Penso che Natasha voglia andare oltre. Il suo sguardo e la sua bocca socchiusa non mi stanno di certo dicendo il contrario. Ha già 18 anni, quindi non c'è di cui preoccuparsi!
Non mi fa impazzire l'idea di farlo qui (da un momento all'altro entrerà pur qualcuno e non voglio che la mia Natasha venga vista nuda da un uomo o ragazzo che non sia io) ma a casa sua, eppure Cammy sarà già tornata e non voglio fare troppo rumore. Ultimamente è così lunatica, chissà cosa le sta succedendo.

«Anch'io ne sono felice. Stasera siamo stati fortunati.» la sua mano più vicina al mio corpo si sta avvicinando alle mie cosce. La lascio fare per qualche secondo, poi metto la mia mano più distante da lei sul suo seno e la bacio.

Per un attimo mi torna in mente la lite di Natasha con Etra. Quest'ultima è palesemente innamorata di Dark, ma ha paura di una doccia fredda da parte del suo coach. Dark è sulla stessa lunghezza d'onda, ma credo che lui - a differenza della sua giocatrice prodigio - tema un rifiuto in un'ottica più carnale che spirituale.
Mi auguro che quella che ormai è la mia ragazza, ovvero Natasha, non stia mirando a una performance da cinema per battere la sua migliore amica sul tempo.

«Ci mettiamo insieme?», mi chiede, facendomi dimenticare della turbolenta faccenda di Dark e di Etra.

«Stavo per chiedertelo. Certo!» ed è stato il primo scontro tra le nostre lingue.

[...]

È passata un'ora da quando abbiamo lasciato il nightclub. Il motivo? Natasha si è ubriacata fino a perdere il controllo di sé, fino a vomitare. Me ne sono accorto poco dopo essermi svegliato sul divano sul quale avevamo limonato. Non avrò dormito più di mezz'ora ma è bastato per vedere la mia ragazza a terra, con il vomito sotto ai miei piedi.
Dunque l'ho riportata a casa, sana e salva, facendola tornare in sé.

Non so se sia stata una buona idea, ma lo abbiamo fatto, esattamente venti minuti fa. Senza filtri, né barriere. Abbastanza rischiosa come cosa, ma lei era d'accordo. Ho provato a controllarmi ma non so se sono riuscito. Domani provvederò a comprare il test di gravidanza e ne parleremo insieme.

«Vorrei che tu fossi la mia ragazza per sempre.» anzi, mia moglie. Intendo sposarla.

«Lo voglio anch'io, tesoro. E anche avere tanti figli!» Natasha, probabilmente ti ho già messa incinta...

I ċaռ't ɛsċaքɛ ʄʀօʍ ʏօʊ. ᯾ Ŕѧʏ ÐѧяҡWhere stories live. Discover now