Destini incrociati al mondiale. 🔥

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Dopo una ventina di minuti, mi alzo e raggiungo Ray. Ho scelto il momento adatto: ha da poco finito di parlare al telefono e, non appena mi vede, mi sorride e rimette il cellulare in tasca. Lo guardo cercando di essere il più neutra possibile, ma capisce che mi sto sforzando.
Stava chiamando un suo amico o Pleione? Sente la sua mancanza o gli piace davvero la mia compagnia?

Ray's pov
Ho chiamato Giulio e Paolo chiedendo loro come procede con la sostanza che avevo iniettato. Mi hanno detto che si sentivano carichi per la partita contro la Cina e che la abbatteranno. Il segreto prosegue ad essere tale, grazie a Etra.
Eppure, mi dispiace che lei lo abbia scoperto: continuerà, nel profondo del suo cuore, a coltivare dell'astio nei miei confronti... Se non proprio odio, quasi quanto quello che serba nei confronti di Pleione e Pilar.

«Ehi, Etra. Ti vedo giù di morale. Va tutto bene?» è inutile che mi dica che "va tutto bene". Io conosco molto bene i miei giocatori. E di Etra voglio sapere sempre tutto, lo sa perfettamente anche lei.

«Sì, non è niente.»

«I tuoi occhi trasudano altro.»

Etra's pov
Fatico a trattenermi dal dire la verità. Non mi viene da piangere, o almeno non ancora, però c'è qualcosa che mi fa sentire triste.

«Forse ho bisogno di stare un po' da sola.»

«Ti dispiace che la tua amica abbia deciso infine di parteggiare per la Russia?» in effetti non l'ho vista al ritiro e l'ultima volta che ci ho parlato era ancora incerta... Ma deve sicuramente essersi unita alla Russia. Probabilmente per cercare di ricongiungersi con la sua famiglia, che non ha del tutto accettato la gravidanza di lei.

«Nah... L'importante è che lei sia felice della sua scelta. Ci incontriamo spesso dopo le lezioni e gli allenamenti, specie il venerdì e il sabato sera. Nonostante il litigio che è successo qualche mese fa, il nostro legame non si è usurato.» non so come mai siamo finiti a parlare di lei, ma meglio così.

«E quindi cosa ti attanaglia?», mi chiede mentre abbasso lo sguardo. Il mio tentativo di "fuga" è fallito, ancora una volta.

«Nulla di importante, davvero.»

«Non ti credo.» fa bene a insistere. Pare ci debba tenere davvero a me... Io voglio questo, voglio dimostrazioni. A parole sono tutti abili.

«No, sinceramente, non preoccuparti per me.»

«Invece mi preoccupo.»

«Non dovresti.» quando i miei occhi incontrano i suoi, tremo leggermente. Il suo sguardo si intensifica e il silenzio cade tra noi per qualche secondo.

«Ho capito di cosa si tratta.» perdo un battito. «Ti incupisci perché dovrai interagire con me quasi ventiquattr'ore al giorno per un mese.» metabolizzo dopo qualche secondo questa frase e poi scoppio a ridere.

«Ammetto che non faccio i salti di gioia, soprattutto dopo che ho saputo di quel... Piano top secret del tutto illecito...» quel segreto che nessuno deve sapere, altrimenti il mio coach finirà di nuovo dietro le sbarre. «Tuttavia, non è neppure una tragedia.»

«E se dovesse ricapitare ciò che è successo quando Percival ha organizzato una squadra all'ultimo minuto e ha sbaragliato la mia?» ripenso al momento in cui abbiamo sfruttato la pausa per appartarci. Il cuore inizia a battermi ancora più forte di prima. «Te lo ricordi, vero?»

«Non dimenticherò mai quegli attimi. Soprattutto quelli in cui stavo per scappare.» avvolge le braccia attorno al mio corpo e la sua bocca sfiora il mio collo. Etra, non perdere il controllo di te stessa proprio adesso! Stavi per fuggire quando lui, a seguito di qualche palpata, voleva passare al gradino successivo.

«Chissà cosa sarebbe successo se non fossi corsa via...», mi sussurra all'orecchio in maniera sensuale. Se fa così, però, non gli resisto.

«Secondo me tutto tranne che qualcosa di appagante.» sono più esperta nel rovinare l'atmosfera che nel giocare a calcio, ne sono sicura. «Sono molto difficile e non sono una che si accontenta.»

«Ti avrei messa a tuo agio e, se necessario, aspettata.» non è una frase da Ray. Non è possibile che abbia una sensibilità tale da comprendermi così a fondo.

«Sarebbe bastato? Non credo, ma apprezzo l'empatia.» Datti un freno, Etra. Stai esagerando! Più fai la bambina complicata e più lo stuzzichi.

«Magari ora non basta perché non sei molto disposta a lasciarti andare.» avrà capito che ho paura e sta facendo un passo indietro...

«Lo penso anch'io.»

«Finito il mondiale, voglio farti superare ogni tuo limite a livello emotivo.» in un mese può accadere di tutto. Potrebbe anche decidere di abbandonarmi per sempre per stare con Pilar o Pleione. O un'altra donna...

«È un'ardua sfida, sappilo.»

«Non chiedo di meglio.» ci scambiamo un sorriso che ha tutta l'aria di una schermaglia. Ray guarda l'orologio, subito dopo che sblocco lo schermo del telefono. Notiamo che si è fatto tardi e ci diamo la buonanotte quando arriviamo nel corridoio dove due strade si diramano.

[...]

L'indomani mi sveglio presto, faccio colazione e mi precipito ad allenamento con i miei compagni. Sarà il discorso di ieri sera con il comandante, ma mi sento molto motivata. Ho persino dimenticato di essere triste per la possibilità che il Giappone e l'Inghilterra si incontrino sul campo.

Finito l'allenamento mattutino, siamo andati a pranzare. Prendo possesso del telecomando e, con cuore pesante, accendo la televisione. I risultati delle partite vengono proiettati sullo schermo.

Inghilterra - Germania 2-1
Svezia - Argentina 2-6
Brasile - Polonia 4-0
Cina - Italia 1-7

L'Argentina ha sconfitto la Svezia, 6-2 per l'albiceleste. Stesso discorso per il Brasile, quattro gol e rete inviolata contro i polacchi.
Paolo e Giulio si sono approfittati dell'ennesima malefatta di Dark e hanno travolto i cinesi, che sono riusciti a segnare solo su rigore sul finire dei novanta minuti.
Mi è giunta voce da Mark che Edgar e alcuni dei suoi compagni di squadra si sono infortunati durante la partita con la Germania, dopo aver vinto 2-1 contro i tedeschi.
Nel frattempo, il suo omonimo dell'America e Dylan, il suo ragazzo, sono alle prese con la partita contro il Portogallo.

La Russia ha perso contro la Francia: è di nuovo Natasha contro Anne. Sia in amore, che sul campo da calcio.
La Spagna ha sgominato l'Egitto, senza alcuna difficoltà.

Il nonno di Mark è venuto a vederci sugli spalti. Quest'anno la sua squadra non si è qualificata, ma ricordo ancora quanto fosse potente.
Con Hillman vinceremo. È un uomo decisamente navigato in questo tipo di partite. Non so quanto avanti riuscirà ad arrivare il Giappone, ma non io non mi tirerò indietro. Mai e poi mai. Anche se dovesse trattarsi dell'inghilterra...

La partita è finita da poco e mi son vista la giornata passare in un lampo senza neanche rendermene conto. Sono la prima a prendere posto per la cena e accendo la televisione, curiosa dei risultati.

Portogallo - USA 3-5
Russia - Francia 0-4
Giappone - Grecia 6-4
Egitto - Spagna 1-7

Non ho avuto neppure il tempo di ripensare alla conversazione di ieri avuta con Ray. O meglio, ci ho riflettuto, ma in maniera più motivante che... Passionale.
Scema, non c'è stato nulla di così emozionante in quel discorso! Tu e lui non vi siete mai baciati! Ti stai facendo solo dei film.

«Etra, secondo te chi affronteremo domani?», mi chiede Jude, notando che sono di nuovo immersa nei miei pensieri.

«Con la fortuna che avremo, la Spagna.»

«O gli Stati Uniti!», replica Shawn.

«L'Italia?», domanda Nathan.

«Di qualunque squadra si tratti, la faremo a pezzi.», afferma Axel.

Il mio cellulare squilla mentre tutti si stanno alzando. Non appena ho letto il nome della persona che mi sta chiamando, mi si è congelato il sangue.

«Tranquilla, rispondo io.» e il mio telefono finisce nelle sue mani...

I ċaռ't ɛsċaքɛ ʄʀօʍ ʏօʊ. ᯾ Ŕѧʏ ÐѧяҡWhere stories live. Discover now