Bacio

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Lauren's POV:

Obbedii all'ordine di Michael, anche se in realtà stavo tremando e volevo disperatamente scappare a nascondermi sotto le coperte del letto e non farmi vedere mai più.

Il mio cuore mi martellava in petto come non mi era mai successo. La mano di Michael mi accarezzò la guancia ed ebbi l'impulso di riaprire gli occhi.

- Non guardare - mi sussurrò lui.

Le sue dita calde salirono fino alla mia tempia, accarezzando leggere il profilo della mia mascella. Sentivo il suo respiro soffiare sulle labbra, provocandomi una vera e propria tempesta dentro. Non era la prima volta che ci baciavamo -a tredici anni e un veloce bacio a stampo a quindici per obbligo o verità- ma era la prima volta che mi sentivo come se fossi sulle montagne russe, pronta a librarmi nell'aria da un momento all'altro o a ricadere giù per la forza della realtà frantumando ogni singola parte del mio corpo.

Michael impresse con delicatezza le sue dita alla base della mia schiena, attirandomi a sé. Dapprima le sue labbra sfiorarono le mie in un dolce e quasi inesistente bacio, restando lì, quasi immobili, mentre il mio cuore esplodeva nel mio petto. E poi, tutt'a un tratto, Michael si abbassò e strinse la presa sulla mia vita, sollevandomi in aria mentre, sorpresa, gli circondavo la vita con le gambe. Le sue labbra divennero incandescenti. Era come se baciandolo mi stessi facendo del male da sola, ma non riuscissi a smettere. Michael, in quei pochi secondi, mi aveva resa dipendente da lui. Era il bacio più fottutamente bello e bollente della mia vita. Benjamin voleva fare sesso da tempo, ma non si era mai preoccupato di provare a mettermi a mio agio. Michael invece... solo sentire le sue dita accarezzarmi la schiena mi accendeva un calore quasi doloroso nel basso ventre. Era semplicemente lui che mi faceva questo effetto. Un gemito roco e sensuale lasciò le sue labbra quando scostai la scollatura della sua maglia e feci scorrere le dita sulla sua pelle bianchissima, scivolando sulla curva accennata della sua spalla e scendendo sulla sua clavicola.

Non so come, barcollò verso il divano e si lasciò cadere seduto, con me in braccio. Per l'urto rimbalzai sulle sue gambe e le mie labbra tracciarono una scia verso il suo orecchio. Scoppiai a ridere, mentre lui mi guardava divertito. I suoi occhi verdi erano bellissimi, pieni di emozioni felici e intense, e si accostavano alla perfezione alle sue guance arrossate. Se avessi avuto della tempera da una matita rossa e l'avessi sparsa sulle sue guance avrei ottenuto lo stesso effetto.

Michael alzò una mano e mi sfiorò l'angolo delle labbra con un dito. Girai appena la testa e lo baciai velocemente, sempre guardandolo negli occhi. Lui sorrise e mi passò una mano tra i capelli.

- Cosa facciamo? - chiesi. La mia domanda ruppe il silenzio tra di noi. Michael rise.

- Abbiamo due possibilità. Anzi, tre. Primo: facciamo colazione e poi decidiamo come non annoiarci. Secondo: restiamo qui a baciarci finché Jason non ci scoprirà e mi ucciderà e terzo... andiamo in camera e facciamo l'amore.

Alle sue parole il mio cuore si arrestò del tutto. Mi sentii arrossire e sgranai gli occhi, terrorizzata dalle sue parole. Insomma... farlo... per la prima volta con lui... adesso?

Cercai di parlare ma dalle mie labbra non uscì nemmeno un suono. Michael osservò imperturbabile la mia reazione, scrutandomi con i suoi furbi occhi verdi. Raddrizzò la schiena e accostò la bocca al mio orecchio, facendo stringere ancora di più la morsa nel mio stomaco.

- Io propenderei per la prima ipotesi - sussurrò dolcemente. Trattenni un sospiro sollevato mordendomi il labbro. - Anche io - mormorai tremante. Michael mi baciò dolcemente la base del collo. Ma quando cercai di alzarmi dalle sue gambe mi trattenne. - Non devi mai, e dico mai - bisbigliò con le labbra che mi sfioravano la gola - sentirti a disagio con me. È normale, è strano anche per me amarti dato che sei la mia migliore amica, ma questa cosa mi piace fottutamente tanto. Non parlo solo per il sesso, Lauren, per tutto quanto. Saremo ancora migliori amici, potrai parlarmi di tutto quello che vuoi. Ma ti prego, non avere timore di me. Soprattutto, non per una cazzata come fare l'amore. Okay?

Annuii, intenerita dalla sua supplica, e gli baciai la tempia, sfiorando un ciuffo di capelli verdi.

- Okay - sussurrai. Lui sospirò affondando il volto nel mio petto. - Ma davvero, cosa vuoi fare? - chiesi, un po' meno agitata.

- Voglio... mandare affanculo quella cazzo di stronza che ha scritto quel fottuto articolo - esclamò all'improvviso. Sussultai.

- Ma cos stai dicend... - non mi lasciò nemmeno parlare. Mi afferrò e si mise in piedi, obbligandomi a fare lo stesso.

- Vestiti che usciamo.

- È una pessima idea - mi lamentai. Michael sogghignò baciandomi la tempia. Aveva il braccio attorno alle mie spalle, la mano che accarezzava lentamente il mio braccio.

- È un'ottima idea - mi corresse. Eravamo seduti al parco, su due sedie di alluminio abbandonate sotto alle fronde degli alberi.

Il suo piano per mandare a quel paese chi aveva scritto quell'articolo consisteva nel suonare al parco e attirare così alcune fan. Il resto era chiaro. Avevo anche sbirciato mentre mandava un messaggio a mio fratello.

L'ho baciata.

Michael cominciò a suonare e le note di Beside You cominciarono a risuonare cristalline assieme alla sua voce. Posai la guancia sulla mano e lo fissai rapita. Era bellissimo. La sua pelle bianca risplendeva di dolcezza, mentre le sue labbra morbide e piene si muovevano cantando la canzone. Amavo il modo in cui era così preso dalla musica da perdersi nel suo mondo. Era meraviglioso. Il suo piede batteva a ritmo, mentre ogni tanto mi guardava brevemente per sorridermi e riportare lo sguardo sulla chitarra, rilassato.

Soltanto quando la canzone finì mi resi conto della piccola folla di fan ammassati attorno a noi, una decina. C'erano anche un paio di ragazzi. Tutti applaudirono mentre Michael alzava lo sguardo e sorrideva arrossendo. Battei anche io le mani, metre tutti si mettevano a chiedere foto. Michael si alzò e mi passò la chitarra ammiccando per poi iniziare a mettersi in posa. Era strano, in un certo senso. Non mi sarei mai aspettata che il mio migliore amico diventasse una star mondiale così presto.

- È lei la ragazza dell'articolo? - sentii chiedere. Con la coda dell'cchio sbirciai la reazione di Michael. Sorrideva.

- Sì.

- E state insieme? - chiese una ragazzina dai lunghi capelli di un azzurro pastello. Lui la guardò sorridendo per poi guardare me. Avvampai ritrovandomi gli occhi di tutti addosso.

Michael riconsegnò il pennarello a una fan che lo guardava sul punto di svenire e si diresse veloce verso di me, afferrandomi le mani e tirandomi in piedi. Con la coda dell'occhio vidi tanti cellulari puntati verso di noi. Senza dire nulla, Michael affondò una mano nei miei capelli. E mi baciò.

Sentii tante risatine e ooh di sorpresa accompegnate da versetti attorno a noi, ma ero troppo impegnata a cercare di non svenire addosso a Michael. Si spostò scoccandomi un altro veloce bacio a stampo e si girò verso la folla di fan mentre avvampavo sotto a tutti quegli sguardi e mi coprivo la faccia con una mano.

- Penso di aver risposto alla tua domanda - lo sentii sorridere. - E, per la cronaca - aggiunse con voce sicura - la mia ragazza è bellissima.

Lo guardai sorpresa e quando mi sporsi a baciarlo di nuovo, stavolta, partirono gli applausi.

- Ti amo - bisbigliai sulle sue labbra.

- Anche io - sussurrò lui.

Heartbreak Girl || Michael Clifford||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora