-Capitolo 8-

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<Come mai mi hai accarezzato la guancia, quella volta?>

Nakajima mi fissa un attimo negli occhi, poi sposta la sua attenzione sulle sue mani.
Giochiccia con il fondo della mia camicia.
Era quella che portavo alle superiori: mi domando dove l'abbia presa Tanaka...
Il mio sguardo cade sulla spalla dove c'è la maglia che un po' cala.
Gli sta larga...
Ora che lo guardo meglio e da più vicino noto quanto sia magrolino.
I suoi capelli marroncini ancora gocciolano d'acqua per la doccia e le sue guance...
Le sue guance sono di nuovo rosse fuoco.
Avvicino la mano sulla fronte, avendo un piccolo dubbio...
Il suo respiro si blocca al mio tocco e quando levo la mano, ricomincia a respirare.

<La febbre non ce l'hai...>

Mi porto un braccio dietro il collo e me lo massaggio.
Faccio per aprire bocca, quando una voce soave mi ferma.

<... perché mi piace.>

Spalanco gli occhi, rimango immobile fissando l'infinito.
Quelle tre semplici parole continuano a girarmi in testa, senza fermarsi mai.

"perché mi piace."
"perché mi piace."
"perché mi piace."

Era da tanto che non sentivo quella parola ...
Mi giro verso il mio alunno.
Sembrava volesse scomparire per sempre.
Le mani sulla bocca come a cercare di ricacciare le vecchie parole indietro, invano.
Non saprei che dire...
Rimaniamo lì fermi, nessuno dei due vuole dire qualcosa.

<Ryu! Si mangia!>

Nanami entra di corsa in camera mia.
Io mi giro a guardarla e noto che passa nei suoi occhi un velo di dubbio.

<Arrivo.>

Guardo Nakajima che tiene gli occhi chiusi per cercare di non vedermi.

<Andiamo, ti offro la cena e poi ti riaccompagno a casa.>

Vado alla porta e scendo le scale, senza aspettare nessuno dei due.
Mi siedo a capo tavola.
Non lo faccio mai, a meno che non debba fingere di essere "autoritario".
Akane era un posto più in là, ne aveva lasciato uno accanto a me libero ed era apparecchiato.
Nanami e Nakajima finalmente arrivano: Nanami si siede accanto a sua sorella, mentre Nakajima rimane un attimo fermo, non sapendo che fare e sentendosi un po' a disagio.
Vedo con la punta dell'occhio Tanaka mettergli una mano sulla spalla e lo accompagna a sedere.
Quando si è sistemato alla mia sinistra, Umeko porta da mangiare.

<Buon appetito!>

Urlano e le sorelle e si fiondano sul cibo.
Scuoto la testa.

<Signorine... per favore non vi ingozzate! >

Tanaka porta le mani avanti e guarda Nanami ed Akane che ormai avevano le guance gonfie per colpa del troppo cibo in bocca.
Nakajina mangiava silenziosamente.
Faceva piccoli pezzi e li portava alla bocca, masticando bene bene.
Aveva un po' di rossore sulle guance e gli occhi lucidi.

Voleva piangere?

Sento tossire accanto a me e poi qualcuno che scoppia a ridere.
Sospiro e mi giro verso le altre due che si stavano guardando sorridendo.
Tanaka era lì e sorrideva.

<Perché non dici anche a noi cosa è successo Tanaka?>

Avevo un tic nervoso al sopracciglio.
Sapevo benissimo che avevano parlato di me...
La mia voce sembrava più una minaccia:

Provati a dirlo ad alta voce e sei morto!

Era riferito anche alle altre due, ma stranamente, Nanami e Akane se ne fregano altamente.

<È vero che da piccolo avevi l'abitudine di correre nudo quando c'erano ospiti?>

Appoggio le posate e mi massaggio le tempie cercando di calmare il respiro.
Lo sapevano benissimo come ero da piccolo...
Sposto lo sguardo verso Nakajima che stava fissando Akane con gli occhi spalancati.
Il suo sguardo non aveva quell'aria giù di morale, ora i suoi occhi erano più sorridenti.
Qualcosa si accende dentro di me e fisso le due sorelle: Akane fa un piccolo cenno con la mano e Nanami annuisce.

<... Cosa avete in testa?>

<Un cervello, no?>

Un altro tic nervoso mi colpisce il sopracciglio.

<Non credo proprio. Guardandovi in faccia direi che non avete un cervello, bensì una pera cotta.>

<L'uomo senza cervello qui sei tu.>

Stringo i pugni: anche se lo fanno per tirare su il morale a Nakajima...
Mi fanno perdere le staffe per davvero.
Prendo un profondo respiro.
Sento una piccola risata.
Sposto tutta la mia attenzione verso il mio alunno.
Aveva una mano davanti alla bocca e si teneva la pancia: si stava trattenendo dal ridere.
Un piccolo sorriso si forma sulle mie labbra, ma lo scaccio subito.

<Invece che ridere vedete di mangiare... Che sennò la prendo io la vostra cena.>

Nanami e Akane non hanno il tempo di realizzare cosa succede, che gli avevo già preso il piatto e avevo messo il contenuto nel mio.
Nanami si alza subito indignata.

<Ryunosuke Inoue, rendimi subito il mio cibo.>

Mi prende il piatto, allora mi alzo io.
Ma non ho il tempo di rispondere che Nakajima scoppia a ridere, non riuscendo più a trattenersi.
Ci risiediamo tutti e Nakajima, dopo essersi un po' ripreso, ci guarda.

<S-scusate... non volevo ridere.>

Akane sorride e lo guarda dritto negli occhi.

<Guarda che l'abbiamo fatto proprio per farti ridere.>

<Sì, esatto... sembravi giù di morale che abbiamo pensato di fare qualcosa per risollevarti.>

Nakajima si stringe nelle spalle.

<Non... pensavo si vedesse tanto.>

Allora era veramente giù di morale.
Che sia perché...
Akane gli sorride e fa un piccolo cenno con il capo, quasi un cenno fra i due.

<Pensa, Ryu si è anche impegnato...>

Nanami mi sorride.

<Non c'è voluto molto. Siete molto brave a farmi arrabbiare.>

Scoppiano a ridere ed alla fine ci mettiamo tutti a mangiare.

Angolo autrice
GIURO CHE NON SUCCEDERÀ MAI PIÙ UNA COSA COME IERI
Siccome ho paura di avere dei blocchi, mi porto avanti coi capitoli prima di pubblicarli e ieri, per sbaglio, ho postato quello di un capitolo MOLTO PIÙ AVANTI.
Chiedo scusa.
Ma vi giuro, mi era preso un colpo.
Ero tipo:
"ODDIO E SE PER ANNULLARE LA PUBBLICAZIONE DEVO CANCELLARLO E PERDERLO?"

Per fortuna non è successo eheh~

Coscienza: ma... Secondo me, sei fumata.
Io: naaah
Coscienza: allora troppo detective Conan ti fa male.
Io: naaah.

Vi saluto. Ciauuuu

&quot;C'è un errore nei miei calcoli&quot; - Boyxboy- [Completata] Where stories live. Discover now