Entriamo in casa.
Mi tolgo le scarpe e, nemmeno il tempo di rialzarmi, che mia madre mi corre incontro.<Ryu! Dove sei...>
Mi guarda in faccia e si ferma, immobile, di sicuro ad osservare le ferite.
Si porta le mani alla bocca, mostrando uno sguardo di preoccupazione.<Che cosa ti è successo?>
Akane e Nanami si affacciano dalla porta del salotto e si affiancano a mia madre, anche loro preoccupate.
Vedo Tanaka scendere le scale a sguardo basso e non appena alza la testa, fa dietro front e ricomincia a salire le scale.
E' abituato al fatto che quando ero alle superiori tornavo con delle ferite e credo ora sia a prendere il kit di emergenza.
Nanami mi si affianca e mi circonda un braccio.<Ce la faccio, tranquille... voglio solo fare un bagno.>
E lentamente inizio a salire le scale, ignorando tutto e tutti.
Entro in camera mia, mi tolgo al camicia e tutto il resto che ho addosso ed entro in bagno.
La porta della stanza si apre e la voce della mia cuoca mi arriva attraverso la porta del bagno.<Signorino, le preparo qualcosa?>
<Un caffè Umeko, grazie mille.>
[...]
Rimango nella vasca per mezz'ora.
Il caldo dell'acqua mi calma ed in più è un sollievo per la mia schiena dolorante.
Esco dal bagno con l'asciugamano legato alla vita ed uno fra i capelli.
Li asciugo mentre cammino verso il letto, dove è già pronto un cambio di vestiti.
Indosso tutto e scendo le scale.
Sento delle voci provenire dal salotto e mi avvicino.<... io dico di denunciarlo. Ha picchiato mio figlio!>
<Io non potrei partecipare alla causa, visto che la parola di un parente non conta.>
<Mia sorella ha ragione, essendo sua moglie verrebbe considerata una questione privata e quindi non può partecipare al processo.>
Entro nella stanza dove le tre donne si sono riunite per parlare.
Nakajima, intanto, è seduto in un angolo del divano mentre beve qualcosa di caldo, visto il fumo che esce dalla tazza.
Beve un sorso, poi segue lo sguardo di Akane seduta accanto a lui e mi vede.
Appoggia la tazza sul tavolino e mi viene incontro.
Apre bocca, ma alzo una mano per fermarlo.<Io non voglio denunciarlo.>
Dico, rivolto a mia madre.
Si gira subito verso di me e fa per ribattere ma il mio tono di voce ed il mio sguardo in accettano repliche.
Faccio qualche passo, poi sento delle mani afferrarmi il braccio ed aiutarmi a camminare.
Mi volto verso Nakajima e non dico nulla, mi metto a sedere e lui fa lo stesso.<Tua madre ha ragione, Ryu. Quell'uomo ha fatto partire una rissa e ti ha ferito. Per non parlare di quello che->
Alzo una mano e blocco quello che stava per dire Akane.
<So benissimo cosa ha fatto quell'uomo. Ma non siamo noi a dover decidere: si tratta pur sempre del padre di Nakajima. Deve essere lui a fare la denuncia.>
Le due sorelle puntano i loro occhi sul ragazzo accanto a me.
Mia madre invece mi fissa incrociando le braccia.
Nel frattempo, Tanaka entra in salotto col kit di pronto soccorso e mi si avvicina, posando una mano sulla mia spalla per farmi capire che quando voglio medicarmi lui è lì.<Nakajima, cosa vuoi fare?>
Mi giro verso il mio alunno.
<Io... non lo so.>
Annuisco.
<Se ci darà di nuovo noia, lo denunceremo, fino ad allora Nakajima dormirà qui. Umeko.>
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"C'è un errore nei miei calcoli" - Boyxboy- [Completata]
RomanceUscita versione revisionata Ryunosuke Inoue, un professore di matematica con un passato alle spalle che continua ad influenzarlo dalle scuole superiori. Con le sue amiche, condivide più di un segreto, uno dei quali è l'essere attratto da persone d...