-Capitolo 17-

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Eravamo ancora lì, in bagno.
Non so quanti minuti erano passati, fatto sta che era ora di tornare in classe.
Tiro su col naso e mi alzo, lasciando i capelli davanti agli occhi.
Senza dire nulla vado verso la porta e la apro, poi mi scosto di lato.

<Prima tu...>

Nakajima mi guarda un attimo, ma io non ci riesco, non finchè il mio cuore non smette di battere così...
Mi passa accanto e si ferma in mezzo al corridoio.
Esco e chiudo a chiave.
Vado verso Nakajima e, dandogli le spalle, gli dico...

<Vai pure da Akane se hai bisogno. Dovrebbe essere in aula insegnanti ora.>

Poi guardo l'orologio al polso e corruggio la fronte.
Sono passati solo 10 minuti da quando eravamo in bagno...
Pensavo di più.

<Hai ancora tutta l'ora libera. Se ti sei calmato, torna alla seconda, sennò dimmelo e ti faccio uscire prima.>

Poi alzo la mano e gli faccio un segno di saluto, ma non ho il tempo di incamminarmi, che la sua voce mi ferma.

<Aspetti..!>

Mi giro e me lo ritrovo davanti.
Avvicina la mani ai miei capelli e li scosta dal viso, poi sorride.
Mi guarda il viso, circondandolo con le sue mani.
Sento il suo calore che si sposta sulla mia pelle.

<Così è meglio.>

E si allontana andando verso l'aula professori.
Io mi porto le mani sul punto della pelle che lui ha toccato e lo sento andare a fuoco.
Il mio cuore continua a battere.
Lo fisso finchè non gira l'angolo, solo allora mi riprendo e ricomincio ad andare in classe.
Sentivo un piccolo sorrisino sulle labbra.
Le mani in tasca, cammino per il corridoio e quando alzo gli occhi mi ritrovo davanti l'ultima persona che volevo vedere.
I suoi occhi azzurri mi scrutavano.

<Cosa ci fai fuori dalla classe, Yoshida?>

<Ho chiesto se potevo venire a cercarvi... ci stavate mettendo un'eternità.>

Lo guardo e prendo un enorme respiro.

<Perchè hai fatto una cosa del genere?>

Lui alza gli occhi al cielo, poi da un calcio all'aria e si nasconde nelle spalle.

<Non so di cosa sta parlando.>

<Sarò più preciso: perchè hai fatto questo ad un tuo compagno di classe?>

Lui ghigna e fa una faccia innocente.
Poi scuote la testa.

<Perchè ti interessa tanto sapere il motivo? Se si trattasse di un altro alunno non te ne potrebbe fregare di meno... ma visto che si tratta di Nakajima...>

Mi avvicino a lui e gli passo accanto.
Mi fermo lì, uno di fianco all'altro.
Sono più alto di lui, così coprivo la luce che arrivava dalle finestre del corridoio.
Lo guardo e lui alza la faccia.

<Sì, hai ragione... se si trattasse di te, ti lascerei lì a piangere. Che ne so, magari infierirei.>

Sogghigno.
Lo lascio lì sconvolto dalla mia frase.
Mi avvio verso l'aula, in modo da poter dare il cambio alla bidella.
Avevo fatto si e no tre passi, che la voce di Yoshida mi fa rigirare.

<Ahahah. Non sapevo fosse così cattivo.>

Appoggia la schiena al muro e continua a ridere.
Sembrava una risata forzata...
Come se volesse nascondere qualcosa...
Vedo una gocciolina di sudore scendere dai suoi capelli...
Aveva paura. Sì, aveva paura di me.
Sorrido di poco, poi la mia espressione torna normale.

&quot;C'è un errore nei miei calcoli&quot; - Boyxboy- [Completata] Where stories live. Discover now