-Capitolo 22-

982 61 20
                                    

Esco dal bagno e cammino lungo il corridoio, ma il mio corpo si muove da solo: la mia testa era altrove.
Sta ancora pensando a cosa è successo, a perchè Nakajima si è comportato così...

"Dovrebbe smetterla di giocare col cuore degli altri."

Forse ha ragione...
Ma questo che c'entra ora?
Prendo il telefono e senza esitazioni mando un messaggio ad Akane.

"Devo parlarti."

La risposta non si fa attendere.

"Sono a casa tua."

Senza pensarci su, velocizzo il passo ed entro in aula insegnanti.
La professoressa Kobayashi era a sedere, e appena mi vede entrare, si alza.

<Professore... che succede?>

Non la sto nemmeno a sentire.
Prendo la mia roba e senza dire nulla, esco dall'aula.
Arrivo agli armadietti e mi cambio le scarpe.

<Professore, aspetti! Mi vuole dire che succede?>

Non so che espressione avevo, però doveva essere veramente paurosa, perché appena alzo lo sguardo verso la mia collega, lei indrieteggia.
La fisso senza dire nulla anche stavolta, poi mi giro ed esco dall'istituto.
Appena fuori, inizio a correre verso casa.
La mia mente continua a vedere le immagini di quello che è accaduto poco fa, cercando una soluzione.
Al cancello, apro con le chiavi e mi fiondo dentro.
Tanaka apre la porta d'ingresso per uscire a portare fuori la spazzatura, ma si sposta subito vedendomi arrivare.
Lancio le scarpe sull'ingresso e lascio cadere tutta la roba sul pavimento: la sistemerò dopo.

<S-signorino? C'è qualche problema?>

<Akane?>

<Al piano di sopra, signore.>

Umeko esce dal salotto con un vassoio con sopra una tazza di caffè fumante appena fatto.
Appena mi vede, però, non riesce a dire nemmeno un "Bentornato" che già mi ero fiondato di sopra.
Entro in camera di Akane e la trovo sul letto, insieme a Nanami.
Stavano parlando allegramente, quando si voltano verso di me.

<Ah, ecco il soggetto del nostro discorso.>

<Akane...!>

Mi piego e appoggio le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
Le due sorelle si fissano un attimo negli occhi poi fanno posto sul letto e mi fanno cenno di avvicinarmi.
Mi siedo sul bordo, prendendo la testa fra le mani.

<Ho combinato un casino.>

<Che succede?>

In breve, racconto cos'è successo con la professoressa Kobayashi e di come Nakajima e Yoshida mi abbiano visto.
Gli racconto anche di come mi ha trattato Nakajima, senza omettere nulla.
Le due sorelle non dicono una parola quando ripeto la frase di Kisho.
Sanno benissimo che giocavo con i cuori degli altri e c'era anche un motivo.
Nanami si sistema sul letto, incrociando le gambe ed appoggiando le mani sulle sue coscie.
Akane invece, si porta una mano sul mento massaggiandoselo.

<Sono venuto da te perchè so che Nakajima si fida di te e magari tu sai qualcosa sul motivo del suo cambiamento...>

Akane scuote la testa.

<Io ho semplicemente ascoltato quando mi parlava di te e l'ho consolato.>

<Non è che il fratello di Arisa gli stia dando consigli?>

Nanami attira la nostra attenzione.
Ci fissava mentre muoveva un dito per aria.

<Che intendi?>

<Da quel che mi ha raccontato mia sorella, Kisho ha bullizzato Nakajima, o almeno l'ha preso in giro davanti la classe.>

Annuisco, ricordando la scena della lavagna, con Nakajima che la puliva e tutti ridevano.

<Mi sembra strano che ora lo abbia difeso.>

Nanami alza la spalle.
E' sempre stata la più intelligente di tutti e tre, ed anche ora ce l'ha dimostrato.

<Ci può stare... magari sta cercando di allontanarti da lui.>

Conferma Akane.
Io fisso una ad una le due sorelle e sbuffo...
Qualcuno bussa alla porta, poi con il permesso di Akane entra in camera Tanaka.

<Signorino, c'è sua madre.>

<Dille che ora sono impegnato.>

Tanaka sembra sulle spine, perchè si sta torturando le mani.
Poi si inchina e chiede scusa.

<Mi dispiace, io intendevo->

Ma non finisce che viene sposato ed una donna sui 60, ben truccata e ben vestita appare sulla porta.
Aveva un grande sorriso sulle labbra e veniva verso di me con le braccia spalancate.

<Mamma?>

<Signora Inoue?>

Io spalanco la bocca e gli occhi, lo stesso fanno le due sorelle.

<Figlio mio, che bello rivederti!>

Mi viene incontro e mi abbraccia, stringendomi forte.
Inizio a tossire sentendomi strozzare dalle sue braccia.

<Nanami!>

Poi passa ad abbracciare Nanami, che anche lei si sente soffocare.
Alla fine si gira verso Akane, che riesce a salvarsi dall'abbraccio, tendendole la mano.
Mia madre le sorride e ricambia la stretta.

<Mamma, si può sapere che ci fai qui?>

<Volevo vederti, mi mancavi e siccome tu non potevi venirmi a trovare, sono venuta io!>

Un tic colpisce il mio sopracciglio.
Sbuffo e mi alzo dal letto, fulminando mia madre con lo sguardo.

<Ti ho detto che sono impegnato col lavoro.>

Mia madre non mi ascolta ed inizia a guardarsi intorno.
Tanaka era tornato di sotto, cercando di evitare la tempesta.

<Va beee... e poi non mi sembra che tu sia veramente impegnato, visto che stavi qui a parlare con tua moglie.>

Mi sbatto una mano sulla faccia e mi avvio verso il piano di sotto.
Nanami e Akane mi seguono, parlando un po' contro voglia con mia madre.
Giuro che se dopo cena pretende di rimanere a dormire, la accompagno a casa io stesso...
Durante la cena: Nanami parla allegramente con mia madre, intrattenendola, mentre io parlo con Akane, cercando di risolvere il problema Nakajima.
La serata passa così, con questa divisione invisibile.
Quando si fa tardi...

<Ohibo! E' già così tardi?>

Mia madre guarda verso l'orologio: erano le 23:39.
Io fisso Nanami che mi sorride di rimando e mi stringe la mano sul tavolo, per stare al gioco.

<Signora, vuole un passaggio a casa?>

Mia madre si gira sorpresa verso me e Nanami, che tenevamo le dita incrociate.
Poi fissa Tanaka e si intendono con uno sguardo.
Poi esce e va di sopra.

<Avevo intenzione di rimanere più di una settimana.>

Dice mia madre e per poco non cado dalla sedia.

<P-più di una settimana...?>

Sento come una scossa elettrica: Nanami e Akane si fissano sconvolte, cercando comunque di fingere di essere felice.
Io rimango immobile: mia madre qui significa che io e Nanami dobbiamo tornare ad essere sposati...
Lascio cadere la testa sul tavolo e sbatto la fronte.

<Vado a letto.  A domani mattina.>

Angolo autrice
Veramente in questo periodo ho poca ispirazione.
Scrivo il capitolo e, siccome mi devo interrompere per andare in spiaggia , quando lo riapro e lo rileggo mi fa schifo cosa ho scritto.
E ricomincio.
Aiut...
*viene portata via dalla coscienza*


&quot;C'è un errore nei miei calcoli&quot; - Boyxboy- [Completata] Donde viven las historias. Descúbrelo ahora