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Alex
-Alto!- grido a Ok mentre mi lancia una bottiglietta d'acqua e si siede accanto a me. Siamo nella sala riunioni nella casa branco da circa un'ora, presi in discussioni completamente inutili sul come attaccare i Goose.

-Mi sembra inutile parlare di attacco a sorpresa. Dobbiamo essere pronti ad un nuovo loro attacco piuttosto- dice l'anziano del branco, il vecchio Grounty.
-Per questo non possiamo aspettare altro tempo e dobbiamo attaccare subito. Il branco è pronto?- chiede mio padre al suo secondo, di cui a volte sospetto si fidi più di me.
-Si, non è al massimo delle sue forze ma è pronto per un'attacco- gli dice un po' titubante.

-Non dovremmo aspettare che il branco sia davvero pronto? Che senso ha fare un'attacco dove non abbiamo certezza di vittoria?- chiedo io esasperato alzando le braccia le braccia al cielo e tutti i presenti portano lo sguardo su di me.
-Pensavo che mirassimo sempre all'eccellenza- continuo io fissando mio padre quasi con tono di sfida e lui mi guarda severo.
-Taci, figlio e non parlare di cose che ancora non capisci- mi dice con tono freddo e io mi devo trattenere dall'alzare gli occhi al cielo.
-Sono cose che capisco più che bene, padre. Non abbiamo bisogno di una nuova sconfitta- continuo io, questa volta imitando il suo stesso tono. Tutti nella stanza sono in silenzio, fermi immobili con il fiato sospeso e lo sguardo fisso su di me e su mio padre.

-So quando il mio branco è pronto- mi rimprovera lui con il tono ancora invariato.
Ci sono mille altre cose che vorrei dire per dimostrargli che ha torto, che il branco non è ancora davvero pronto, ma so che se vado oltre questo limite silenzioso che mi ha appena concesso mancherò di rispetto al mio Alpha e con tutto quello che sta succedendo è l'ultima cosa di cui ho bisogno. Annuisco semplicemente fissandolo impassibile mentre lui torna a discutere i particolari dell'attacco alle porte e io mi perdo fissando un punto poco definito facendo però attenzione a cogliere ogni singola parola.

-Quindi attaccheremo dopo il tramonto, ci sentiranno arrivare in ogni caso, dei guardoni riferiscono che hanno messo sentinelle un po' ovunque, l'effetto a sorpresa è da escludere- comincia a dire mio padre poco prima che la riunione venga sciolta -Abbiamo avuto modo di osservarli combattere, i loro attacchi sono ben studiati e soprattutto studiano l'avversario prima di colpirlo. Riferite a tutti di fare attacchi casuali, di non seguire un ordine logico, di essere imprevedibili e di cambiare ogni scelta all'ultimo secondo. Sono avversari forti ma non sono imbattibili, dite a tutti di non sottovalutare nessuno, nemmeno quelli che sembrano più deboli, ricordate che uno dei loro guerrieri più forti è la secondogenita del loro Alpha e posso assicurarvi che sa avere l'aspetto di una gracile lupetta, ma è subdola e manipolatrice, combatte in modo eccellente e ne abbiamo avuta prova poco tempo fa- appena pronuncia queste parole devo fare uno sforzo immane per rimanere impassibile e annuire solamente. Cosa sa mio padre di Elena? Ma ancora più importante dove l'ha vista per parlarne con questa certezza? Più passa il tempo più le domande sembrano aumentare ma delle risposte nemmeno l'ombra.
-Abbiamo bisogno di tutto il branco e per questo sono costretto a imporre delle misure estreme. Dovranno partecipare tutti i lupi con più di duecento anni- dice infine e tutti ci guardiamo sbalorditi ma sono io a prendere la parola per primo.

-Padre non pensi che siano troppo giovani e troppo deboli per affrontare quello che ci aspetta?- chiedo fermo ma l'assurdità di quello che il mio Alpha sta dicendo non ha limiti. Come possono dei cuccioli intraprendere una guerra?
-In caso di necessità ogni misura estrema è necessaria- risponde semplicemente mio padre. Oh, il vecchio detto dei Rock. Così freddo, così subdolo, nel perfetto stile di mio padre.
Annuisco sconcertato, non condivido ma non posso ribattere, mi sono già esposto troppo per potermi permettere di contraddirlo ancora.

Mio padre scioglie la riunione e subito tutti i presenti me compreso si alzano per uscire dalla stanza.
Senza esitare supero tutti e con il mio telefono stretto in mano corro nell'unico posto qui nel territorio del branco in cui posso parlare senza la paura di essere ascoltato. Ci penserà qualcun'altro a dare la notizia alle madri dei cuccioli, io devo badare alla mia di cucciola.

Nexus, il legame del lupoNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ