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Alex
Esco dalla sala riunioni diretto alla mia stanza, ho il bisogno urgente di una doccia, sento troppo l'odore di mio padre su di me. Da quando siamo tornati dallo scontro non riesco a guardarlo in viso senza provare un indescrivibile disprezzo per quello che ha fatto, non riesco a non pensare al dolore immenso che ho provato quando ho visto Elena lì, immobile e con l'odore di mio padre addosso. È stato un incubo, temevo di averla persa davvero.

Sto per entrare in casa quando Ok mi prende e mi tira per un braccio, facendomi sbattere contro il muro di casa mia.
Lo guardo interrogativo ma la sua espressione è completamente inespressiva, troppo perfino per lui.
-Che succede amico?- gli chiedo e lui stringe gli occhi.
-Dovresti dirmelo tu- continua lui è lo guardo interrogativo.
-Che cazzo stai facendo Alex?- mi chiede ancora e a questo punto non sto capendo più niente. Lo spingo lontano da me e mi aggiusto i vestiti con le mani.

-Assolutamente nulla- gli dico schietto e lui stringe di nuovo gli occhi, si guarda intorno poi mi afferra per un braccio e mi porta a casa sua, per poi farci entrare entrambi nel sottoscala, uno dei pochissimi posti completamente insonorizzati in tutto il villaggio.
Appena entriamo mi spinge e mi fa sbattere contro la parete.
-A chi cazzo passavi informazioni sulla battaglia, eh?- mi chiede e io rimango impassibile alle sue affermazioni.
-Come lo sai?- chiedo soltanto cercando di non farmi prendere dal panico, la voce invariata.
-Ti ho sentito alla serra, sai?- continua lui e io annuisco, rimandando ancora impassibile.
-La vuoi smettere di annuire e cominciare a darmi delle fottute risposte?- continua lui alzando la voce.
-Sai che mi fa fastidio questo tuo vocabolario scurrile- dico soltanto alzando le spalle.
-Io parlo come cazzo voglio, mentre tu vedi di cominciare a spiegarmi come stanno le cose- continua lui alterato. Ecco, questa è la differenza tra noi, io so mantenermi completamente distaccato, lui non ne è capace, è sempre stato così.

-Alex, ci conosciamo da sempre. Tu sai di poterti fidare di me, perché non lo fai?- continua lui è questa volta la sua voce ha una sfumatura più triste. Quindi è di questo che si tratta, si sente escluso.
Io sospiro e mi siedo sul piccolo sgabello in legno.
-Lo so che mi posso fidare di te ma tutto questo è più grande di me- gli dico guardandolo negli occhi e lui annuisce facendomi segno di continuare ed è in questo momento che decido che si, di lui mi posso fidare fino in fondo, perché mi ha sentito mentre tradivo il mio branco ma non ha comunque detto nulla.
-Stavo passando informazioni alla figlia dell'Alpha dei Goose, per cercare di limitare in qualche modo le vittime da entrambe le parti- gli dico e lui spalanca gli occhi di colpo.

-Elena? La lupa bianca?- continua lui e io annuisco, provando però un po' di fastidio nel sentire pronunciare il nome dalla mia compagna da un altro lupo.
-Io non capisco- continua lui e io sbuffo, aspettando che faccia due più due.
Forza, Ok, ne sei più che capace.
-Un attimo, vuoi dire che Elena è la tua compagna?- chiede ancora e io annuisco.
-Pensavo appartenesse ai Goose, ma non avrei mai pensato che fosse, cioè, lei- continua e io annuisco non riuscendo a trattenere un sorriso.
-È la lupa migliore che io abbia mai conosciuto- continuo e lui mi sorride.
-Oddio gridate al miracolo, il grande e temibile Alex ha gli occhi a cuoricino e la voce da innamorato!- grida lui ridendo e io lo fulmino con lo sguardo, lanciandogli un secchio, la prima cosa che ho trovato accanto a me.
-Aia!- urla ancora lui massaggiandosi il punto che ho colpito e io gli sorrido, cominciando a raccontargli tutto, dal nostro primo incontro fino a quello che è successo durante la battaglia.
-Un attimo... come i tuoi capelli sono diventati bianchi?- mi chiede indicando la mia testa e io annuisco.
-Due ciocche di capelli sono diventate argentate- continuo e lui si avvicina per guardarmi meglio i capelli.
-Ma io non vedo nulla- continua lui osservandomi da vicino con sguardo concentrato e io alzo gli occhi al cielo.
-Perché le ho coperte mentre eravamo ancora in battaglia-gli dico e lui continua a guardarmi interrogativo.
-Con un po' di colore marrone- continuo e lui annuisce.
-In effetti ora, facendoci caso è vero...- dice lui e alzo ancora gli occhi al cielo.

-Quindi ora?- continua lui e io alzo le spalle.
-Per questo eri in biblioteca l'altro giorno?- chiede ancora e io annuisco.
-Bene allora, alzati- mi dice tirandomi su dal braccio e portandomi verso la porta.
-Andiamo a cercare qualcosa di interessante in quel mare di carta- mi dice e io sorrido annuendo. È bello quando puoi essere sincero con tuo fratello.

—————————

-Questi libri sono inutili- dice Ok chiudendo l'ennesimo libro e poggiandolo sul piccolo tavolo di legno ormai colmo di libri.
-Pensavi fosse una ricerca semplice?- gli chiedo e lui alza le spalle. Sono passati due giorni dalla battaglia e il branco è distrutto e mentirei se dicessi che non mi sento in colpa ad impiegare il mio tempo nella ricerca piuttosto che nell'aiutare la mia gente a riprendersi.
-Cerchiamo qualcos'altro- dice Ok alzandosi di colpo e io lo imito. Come sempre, qui in biblioteca non c'è anima viva e a ragion veduta oserei aggiungere. Chi verrebbe qui dopo quello che è successo?

La biblioteca dei Rock è molto grande, certo non lo è quanto quella dei Goose ma può essere paragonata a quella di una importante università. La stanza è enorme, gli scaffali pieni di libri si dividono addirittura su due piani e da quando siamo entrati qui dentro, almeno tre ore fa, non facciamo altro che ispezionare scaffale dopo scaffale, prendendo ogni libro che ci possa sembrare anche lontanamente utile.

-Vieni, porta la scala- mi chiama Ok fermandosi sotto un grande scaffale e guardando verso la sua cima. Faccio come si dice e mentre lui la tiene ferma, mi preparo a salire, ispezionando ognuno di essi alla ricerca di qualcosa di utile, a partire dai minerali fino alle leggende greche.
-Trovato nulla?- chiede il mio amico mentre io leggo uno ad uno il nome di ogni libro.
-No- gli dico mentre un titolo attira la mia attenzione.
-Kira spiriti- leggo ad alta voce mentre lo prendo, ma appena lo tiro fuori dallo scaffale un altro libro più piccolo, quasi un fascicolo che prima non avevo visto, cade dal suo posto e finisce a terra. Subito mi sporgo a guardarlo e lo stesso fa Ok.

-che roba è?- chiede lui ad alta voce e la curiosità è troppa anche per me, così decido di scendere dalla scala per dare un occhiata.
-Prendilo- dico ad Ok ma lui mi guarda storto.
-Non se ne parla nemmeno, prendilo tu- mi dice facendo una voce acuta e io alzo gli occhi al cielo mentre prendo il libro.
-Che cuor di leone che sei- dico sottovoce mentre giro il libro per leggerne la copertina.

-"Lapis"- leggo ad alta voce mentre lo rigiro tra le mani. È fatto di uno strano materiale, non saprei dire quale, non ho mai visto nulla del genere.
-Secondo te di cosa è fatto?- chiedo ad Ok e lui lo prende in mano per studiarlo.
-Pelle di un qualche animale?- chiede lui e io alzo le spalle.
-Non saprei proprio, non sembra essere pelle di animale però- gli dico e lui annuisce ripassandomi il libro dopo aver sfogliato le prime pagine.
-È scritto in latino- mi dice ripassandomelo e anche io lo apro sfogliando velocemente.
-È latino arcaico- sentenzio io girandomi e andando verso il tavolo per potermi sedere e leggerlo con calma e il mio amico mi imita.

Dopo una decina di minuti passati a leggere un libro di una trentina di pagine in tutto, posso dire con certezza che non parla di "pietre", ma parla "della pietra". Non voglio scendere a conclusioni affrettate e pensare quello che vorrei.
-La pietra non è mai nata ma è solo esistita- leggo la prima frase ad altra voce.
-Non ha tanto senso- dice ad alta voce Ok prima di farmi segno di continuare.
-Lei è tonda ed è perfetta, Lei è calda e si riscalda- continuo e Ok mi ferma ancora.
-A questo punto è chiaro che parli della tua pietra- mi dice e io annuisco e continuo a leggere, ad alta voce mentre sia io che Ok siamo concentrati al massimo.

L'unica cosa che posso dire è che quello che ho, che abbiamo scoperto è assurdo.
-Devo parlare con Elena- dico alzandomi in piedi.







Spazio Autrice
Ciao lupachiotti,
Prima di tutto devo dirvi una cosa speciale, siamo arrivati a 12 mila letture e 1000 stelle e quando ieri l'ho scoperto sono scoppiata a piangere, grazie a tutti voi, è solo merito vostro...
Come secondo cosa, voglio avvisarvi che lunedì parto per New York e ci starò per ben due settimane (💖) quindi non so se riuscirò ad aggiornare spesso. Detto questo, vi voglio bene 💖
Baci baci
La vostra scrittrice

Nexus, il legame del lupoWhere stories live. Discover now