Capitolo 1

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LEGGETE ASSOLUTAMENTE:
Siamo umani è naturale sbagliare, quindi se sbaglio qualcosa vi prego, se siete molto appassionati a i libri e i film di harry potter, di non insultarmi, se non vi piace il modo in cui scrivo, come scrivo o solo se sbaglio qualche formula magica togliete dalla biblioteca privata la mia storia, ci saranno delle controversie, non tutto sarà uguale al film, detto questo, godetevi il mio nuovo libro!

«ciao figliolo!! Divertiti!» dice mia madre sbracciandosi da dietro la linea gialla segnata sul pavimento del binario nove e tre quarti.
«ciao!» mi limito a dire io leggermente imbarazzato.
Il treno parte e subito inizio a cercare i miei migliori amici, Jisung, Taehyung e Chan.
Vago di vagone in vagone e finalmente li trovo.
«ciao ragazzi!» dico sedendomi vicino a Taehyung
«Jiminie sei per caso nato in barca?» chiede Jisung chiudendo la porta della nostra carrozza che io sbadatamente avevo lasciato aperta entrando.
«uh cristo adesso inizia» lo riprende scherzosamente Chan e in risposta lui si limita a fargli il verso.
«come sono andate le vacanze?» chiede Taehyung girandosi verso di me
«bene, abbiamo girato l'europa!» dico entusiasta
«davvero?! Qual è stata la tua tappa preferita?» chiede Chan con altrettanto entusiasmo
«decisamente l'Italia! Il cibo lì è così buono!» dico rievocando nella mia mente i bei momenti.
«voi invece?» chiedo guardando i miei amici
«io sono tornato dai miei parenti in Australia, ho incontrato il mio cugino babbano, hai presente?» dice lui guardandomi
«mh...fretix? Tetrix?» chiedo cercando di ricordare il nome del cugino
«c'eri quasi, si chiama Felix» dice lui per poi ridere contagiando tutto il gruppo.
«uh c'è il carello dei dolci!!» esclama Taehyung battendo le mani per poi alzarsi di scatto verso di esso
«Taehyung prendimi dei pallotti cioccocremosi!!» dice Jisung cercando nelle sue tasche qualche spicciolo
«tranquillo Jisungie faccio io» dice Taehyung facendogli l'occhiolino, facendo così arrossire dolcemente Jisung.
Per il resto del tragitto parliamo del più e del meno, di come Taehyung abbia passato le sue vacanze in compagnia della sua famiglia in Scozia, e del fatto che Jisung si comporta spesso da primadonna.
Tra risate e racconti arriviamo a destinazione.
Scendiamo dal treno e dopo aver dato i nostri bagagli a qualcuno di competente ci avviamo verso le carrozze.
Subito vedo Jisung avvicinarsi alle creature che guidano la carrozza che io, non vedo.
Le creature si chiamano Thestral e sono visibili solamente alle persone che hanno visto morire qualcuno.
Purtroppo Jisung ha subito la morte del fratello minore, Shuyang.
Dal mio punto di vista lo vedo accarezzare il nulla, ma so in verità ciò che sta veramente accarezzando.
Dopo essere saliti in carrozza, quest'ultima, parte.
Dopo non troppa strada arriviamo davanti alla nostra scuola, entriamo e come di consueto ci avviamo verso la sala da pranzo.
Avvengono i soliti smistamenti per poi susseguire il solito discorso di inizio anno del nostro caro presidente, Albus Silente.
«Benvenuti ad un altro anno ad Hogwarts, ora vorrei dire due parole, prima che intontisca tutti troppo il nostro ottimo banchetto.
Ricordate che come ogni anno l'accesso alla foresta è severamente proibito a tutti gli studenti, inoltre il nostro guardiano, il signor Gazza, mi ha chiesto di rammentarvi che la parte destra del corridoio del terzo piano è zona preclusa a tutti coloro che non desiderano fare una fine molto dolorosa, negli anni precedenti abbiamo avuto degli incovenienti, ossia, alcuni studenti non hanno rispettato queste regole, quindi, ragazzi, seguite le nostre regole e consigli e tutto andrà per il meglio, grazie» conclude il preside sedendosi poi.
Dopo che, come ogni singolo anno, il preside presenta i professori, finalmente il nostro banchetto può iniziare.
Mentre Taehyung e Channie bisticciano su fatti irrilevanti io mi richiudo un po' in me stesso fissando un punto vuoto a caso.
Ad un certo punto inizio a sentirmi osservato sposto lo sguardo a qualche metro più a sinistra e nel tavolo dei serpeverde noto un ragazzo dai capelli bianchi fissarmi, ma appena i miei occhi entrano in contatto con i suoi lui guarda subito da un' altra parte facendomi assumere una smorfia confusa.
«Ma no!!! Ti ho detto che non esistono i granchi che mangiano i piedi degli umani!!» sento Taehyung riprendere Chan
«mio zio è stato assalito da un grachio assassino invece!» controbatte Channie
«basta! State zitti, Chan ha ragione Tae, ora taci» sbotta Jisung con un' espressione infastidita in volto lasciando Chan borbottare qualcosa in sottofondo.
Continuiamo il nostro pasto in silenzio e ad un certo punto Tae prende parola.
«oh Jisungie c'è un ragazzo del tavolo dei corvonero che ti sta fissando da minuti interi!»
«oh...davvero?» chiede Jisung mordendosi il labbro facendo si che un espressione triste si insinui nel suo viso.
Non prendetelo male, a Jisung piace essere guardato, ma a lui, piacerebbe essere guardato da Taehyung, non da un ragazzo della casata dei corvonero.
«si ed è anche figo» continua Tae
«mangia il tuo piatto in silenzio» dico ricevendo da Jisung uno sguardo di ringraziamento.
La cena prosegue in silenzio fino a quando ogni casato fa marcia verso il proprio dormitorio.
Per la grande massa di persone perdo di vista il mio gruppo di amici, finendo così circondato da persone di cui non so nemmeno i nomi.
Ad un certo punto sento qualcuno spingermi da dietro facendomi perdere l'equilibrio per poi cadere rovinosamente a terra.
Vedo il ragazzo dai capelli bianchi sbucare da non so dove e con una mossa furtiva mi porge una mano per alzarmi da terra, subito accetto di buon grado il suo aiuto.
Mi alzo da terra, sto per ringraziarlo quando lui se ne va.
«hey aspetta!» dico cercando di seguirlo, ma la mole di gente che mi tira spallate non mi fa raggiungere il ragazzo.
«almeno dimmi il tuo nome!» alzo la voce, ma niente non mi risponde.
Piano piano i suoi capelli bianchi scompaiono tra la folla uscendo così dal mio campo visivo.
Che ragazzo misterioso.

SPAZIO CHE NESSUNO SI CAGA:
Vi prego non uccidetemi grazie





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