Capitolo 13

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«Fortuna Major»
«entra pure figliolo» dice lei aprendo la porta
«buona notte signora»
«buona notte»~

Jimin's pov

«Channie ci vediamo più tardi, ora devo andare» dico allacciandomi le scarpe.
«dove vai?» chiede lui guardandomi con curiosità
«devo, aiutare una persona... a fare...qualcosa, ciao!» dico andandomene da quella situazione scomoda.
A passo svelto giro l'angolo e mi imbatto su una bruna poco più bassa di me facendole cadere i libri che aveva tra le mani.
«oh scusami tanto» dico accucciandomi aiutandola a raccogliere i libri che le erano caduti.
Sbadatamente leggo il titolo di un libro "Supernatural" che gusti che ha la ragazza!
«scusami tu non stavo prestando attenzione a dove stavo andando» dice lei e subito incontro il suo sguardo.
Gli occhi hanno un colore verde chiaro, come il verde del muschio vicino alle cascate, con delle pagliuzze più scure all'interno dell'iride. "Cavoli che bei occhi" penso tra me e me.
Volgo il mio sguardo poi al suo nasino, piccolino e per ultimo alle sue labbra che sembrano due petali di camelia, okay devo smetterla di guardarla così sembro uno psicopatico.
Lei si alza facendo scattare in piedi anche me.
«piacere io sono Sophie» dice lei con un sorriso solo ora mi accorgo che tra le mani ha un vasetto di miele, con inzuppato all'interno un cucchiaino e subito un sorriso spontaneo solca il mio viso.
«piacere io sono Jimin» mi presento io
Lei ha qualcosa di famigliare.
Guardo il colore della sua uniforme.
"Grifondoro" eppure non l'ho mai vista, penso tra me e me.
«beh ci vediamo Jimin» dice la ragazza superandomi per poi continuare a camminare verso la sua meta
«ci vediamo Sophie!» dico incamminandomi verso l'aula di musica.
Che incontro bizzarro.
Arrivato davanti all'aula guardo di non essere stato seguito ed entro, trovando Yoongi a braccia conserte vicino alla vetrata che da alla foresta proibita.
«non credevo fossi un tipo ritardatario» dice lui guardandomi con un sorrisetto
«ho avuto un contrattempo» dico riferendomi all'incidente con Sophie.
«capisco» dice lui e dopo un momento di silenzio prendo parola.
«riguardo a quella cosa che dovevo dirti... devi promettermi che non crederai che io sia pazzo» dico guardandolo dritto negli occhi.
«così mi preoccupi» dice lui con espressione indecifrabile
«va bene non crederò tu sia pazzo» dice, facendomi bagnare le labbra con la lingua per il nervosismo.
«è da diversi giorni che mi sento osservato, ora non sto a spiegarti tutto nei minimi particolari, ma è come se qualcuno mi guardasse, non solo nei momenti in cui sono da solo, ma anche nei momenti in cui sono in compagnia» dico mordendomi il labbro
«magari è solamente una tua sensazione, con l'incidente al Quidditch è normale tu sia un po' scombussolato» dice Yoongi mettendomi una mano sulla spalla in segno di rassicurazione
«no non hai capito, soprattutto del Quidditch parlo! Yoongi cavolo non ti sei reso conto che qualcuno voleva ferirti? Jody è morta, qualcuno l'avrà pure uccisa! Devo indagare sul passato della scuola, su fatti accaduti che magari possono farmi capire, ma soprattutto devo tenere gli occhi aperti, questo posto non è sicuro come gli insegnanti e il preside vogliono far credere» dico con sguardo serio
«Jiminie capisco tu voglia andare a scoprire chi ha ucciso Jody e via dicendo, ma questa è una faccenda seria, magari dovresti lasciarla ai professori e al preside» dice Yoongi mettendomi anche l'altra mano sulla spalla
«tu non hai capito» dico scrollandomi della sua presa alle mie spalle
«Qui non si tratta solo di Jody qui si tratta anche di me e di te.» dico guardandolo negli occhi aspettando una sua reazione.
«non voglio che tu corra rischi Jimin» sentenzia lui ricambiando lo sguardo con la stessa intensità.
«ma non posso privarti di nulla, quindi per quanto questa cosa mi sembra folle io sono dalla tua parte» dice guardandomi fisso con i suoi occhi verdi facendomi sorridere.
«Perfetto ne parlerò anche con Chan, Tae e Jisung» dico avvicinandomi alla porta d'uscita ma senza mai staccare il contatto visivo con Yoongi.
«ci vediamo dopo okay?» chiedo mettendo la mano sul pomello della porta.
«certo a dopo» dice e così esco dall'aula.
Mi avvio verso il dormitorio sperando di riuscire a parlare con i miei amici ma vengo bloccato prima da Emily, la migliore amica di Jody.
«Ciao Jimin» dice lei con tono privo di emozioni
«Ciao Emily» la saluto io con compassione
«Jody prima di andarsene voleva darti questa» dice dandomi una lettera color crema.
«pensava di dartela ma...» dice lei ma la sua voce si rompe a metà frase.
«mi dispiace tantissimo per quello che le è successo Emily» dico abbracciando la ragazza ormai piangente.
Lei dice qualcosa ma i suoi singhiozzi non mi fanno capire cosa ha detto.
«se hai bisogno di qualsiasi cosa io, Chan, Jisung e Tae ci siamo okay? Come ai vecchi tempi ricordi?» chiedo cercando di strapparle un sorriso
«si...grazie Jiminie» dice la ragazza staccandosi dal mio abbraccio
«meglio che vada ora, sto diventando ridicola» dice la ragazza asciugandosi velocemente le lacrime
«ma figurati Emily, se hai bisogno sai cosa fare» dico sorridendole dolcemente
«ci vediamo e grazie per la lettera» dico salutandola per poi avviarmi una volta per tutte al dormitorio.
Entro in camerata e vedo Tae e Jisung intenti a scambiare qualche chiacchera.
«ragazzi venite devo parlarvi di una cosa seria»
Dopo aver spiegato tutto nei minimi dettagli entrambi mi guardano con aria scioccata.
«quindi che si fa?» chiede Tae giocherrellando nervosamente con le sue mani.
«devo controllare l'iscrizione di una persona, non l'ho mai vista prima, ed è stata inquientante quando abbiamo parlato, in più è sparita nel nulla quindi le da un punto a sfavore» dico strofinandomi il labbro con fare pensoso.
«va bene, ma come facciamo?» chiede Jisung con espressione confusa.
«ho il mio asso nella manica» dico con un ghigno
«cioè?» chiede Taehyung
«Marko quello del settimo anno» dico con il mio ghigno ancora in volto
«quello che non sa lanciare nemmeno l'incantesimo expelliarmus?» chiede Jisung con espressione misto tra scioccata e disgustata.
«esattamente lui, conosce tutto di Hogwarts, e poi, può essere imbranato quanto vuole con la bacchetta in mano, ma dagli un fialetta e anche un solo ingrediente ti produrrà qualsiasi cosa tu voglia» dico guardando i miei amici con fare convincente.
«va bene, domani andremo a parlare con lui, ma prima apri questa dannata lettera!» dice Tae facendomi sospirare al suo comportamento infantile.
Seguo il suo consiglio, e apro la lettera, riconoscendo subito la scrittura ordinata di Jody.

Ciao Jimin,
Mi sei mancato sai? Ci siamo distanziati di molto dalla nostra separazione e i bei momenti passati con te, Emily e i ragazzi piano piano stanno iniziando a sbiadire.
Spero che con questa lettera io e te riuscissimo ad essere amici ancora, poi magari se quella scintilla che ci ha fatto innamorare si riaccenderà io sarò pronta a proteggerla, spero tu voglia ricominciare ad essermi amico o magari qualcosa di più, ma sappi che in tutti i casi io ti vorrò bene

Con affetto

Jody

Un'espressione triste incornicia il mio volto, inizio a ricordare tutti i momenti belli che ho passato con Jody e subito una fitta di malinconia attanaglia il mio cuore.
«ragazzi dobbiamo trovare l'assassino» dico guardando i miei amici con fare serio
«e dio solo sa cosa gli farò quando lo troverò»





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