5) La truffa

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Intanto il nano esultava «Ti chiedevi se avessi mai avuto paura? Ti assicuro non ero così felice da anni!»

«Mavelina, dai, la venderemo solo a mercanti straricchi» fece Fedele «mercanti cattivi che non si meritano i loro soldi.»

«A mercanti?» il nano lo prese per le spalle e lo scrollò «Quella mela la vendiamo ai re, solo loro se la potranno permettere.»

Fedele inspirò di nuovo e Filomeno si voltò verso Mavelina con la stessa faccia «Ha un'altra idea. Questa volta facciamo il botto, questa volta diventiamo re.»

«Fedele basta! Non mi convincono le tue idee.» brontolò lei.

«Facciamo...»

«Fedele se è un'altra truffa non dirla.»

«Dilla dilla dilla» supplicava il nano.

«Vendiamo il pomo d'oro a un re, che la metterà nella sua...»

Il nano di nuovo non poté trattenersi «La metterà nella sua stanza del tesoro e in quel momento la mela si trasformerà in un uomo!» Filomenò lanciò l'elmo, con la lingua di fuori e le braccia aperte partì a correre «La venderemo all'imperatore!» si tuffò nel bosco con l'accetta di fuori, il suo giubilo fece un fracasso sempre più distante, fino a non sentirsi più.

Una mano sul fianco e il naso storto, Mavelina guardava i due, le labbra piegate in basso.

«Mi piacevi un pochino, prima.» fece un passo a sinistra e la mela tornò uomo.

«Oh no. Ombra ombra ombra.» Fedele mise in ombra l'uomo e quindi nascose il pomo d'oro nella sua borsa.

«Ah sì? Poco fa lo avevi affidato a me» lamentò Mavelina «Dicevi che ti ispiravo molta fiducia.»

«Hai... Hai ragione.» tirò fuori il pomo d'oro e si sforzò di lasciarlo in mano a Mavelina «Ma tienilo nascosto, per ora. Ragioniamoci, va bene?» Fedele si grattò le mani come se averle vuote le irritasse «Questa è un'opportunità, Mavelina, che ti cambia la vita in un modo colossale. Da verme a falco pellegrino, da goblin a drago delle montagne. Lo capisci anche tu, vero?»

«Vacci piano, non ci voglio pensare ora.»

«Senti eh? Avremmo anche preso quella mela in tre, ma io e il nano abbiamo fatto il grosso e noi due siamo d'accordo su come usarla.»

«Vi ho aiutati, ingrati. E, se non sbaglio, tutte le tue idee richiedevano l'ausilio della mia magia.»

«Non è vero.»

«Ah no? Come vuoi vendere qualcosa senza mostrarlo mai alla luce del sole?»

«Ah già.» Fedele abbassò la fronte, allargò le braccia per poi battere le mani sui fianchi «Ragionando così veloce ti ho trascurata, scusa» si strofinò i capelli e si sedette a terra «Uffa. È che è successo tutto tanto in fretta.»

«Sapevate che avreste trovato un tesoro, giusto?»

«No» rise «Non è mica la prima volta: maggior parte delle volte si trovano trucchetti, finti tesori, mappe che non portano a nulla, oppure trappole mortali. Questi templi sono costruiti per i ladri allocchi. Questa è la prima volta che troviamo qualcosa di reale.»

«Capisco.»

«È come se un piccione cacasse un uovo d'oro che ti cade in testa e rotola un po', lo raccoglie un tuo amico e tu gli dici...»

«"È mio!"» indovinò Mavelina.

«Esatto. Si tratta di ricchezza, e quando ce l'hai rischi di dimenticare alcune cose. Cose importanti, che non si dovrebbe dimenticare.»

«Ho visto: Filomeno non sembrava più normale.»

«Perché di solito è normale?»

«Hi hi» ridacchiò lei.

«Ehi» sussurrò Fedele «Vuoi provare il suo elmetto?»

«No.»

«Dai.»

«No no, grazie, mi piace tenere il mio cappello, mi fa ombra.»

«Infatti ti sta bene. Comunque» Fedele indossò l'elmetto e fece la voce roca «Comunque.»

«Ahah. Toglitelo prima che ti veda.»

«Mi sta molto largo, sai? Non me lo sarei mai, mai, immaginato.»

Lei gli sorrise «Stupido.»

«Uah!» con le braccia in alto Filomeno tornò da loro.

Fedele gli centrò la testa con l'elmetto «Ragazzi, abbiamo un appuntamento col tesoro del re.

Pomo d'oro fuorilegge || Vincitore Wattys 2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora